9

9 3 2
                                    

Non uscivo di casa da circa due settimane, la mia vita era diventata monotona al cento per cento, passavo l'intera giornata in camera mia a morire dai sensi di colpa o in garage seduto in auto. Dalla sera dell'incidente,non avevo più avuto il  coraggio di guidare, avevo come la paura o l'impressione, qualunque cosa essa sia, di perdere il controllo dell'auto e fare del male a qualcun altro.

Da Nick:
Hey amico, sto passando da casa tua.

Quanto mi mancava solo Dio poteva saperlo, mi mancava confidarmi con lui,mi mancavano le sue urla nell'orecchio,mi mancava averlo vicino a scuola, c'è quel ragazzo mi mancava da morire, certo ci sentiamo su whatsapp ma non era mai come averlo vicino e guardarlo in faccia.

Alcuni minuti dopo qualcuno bussò alla mia porta, non mi diede neanche il tempo di rispondere che si intrufolò in camera, chi poteva essere? Nick, ovvio.

-Hey, fenomeno come stai?-mi chiese Nick -Hey, Hey, scusa Jay non volevo chiamarti fenomeno, non ti incazzare- alzò le mani in segno di resa. Sapeva il fastidio che provavo quando mi chiamava con quel nomignolo assurdo datomi da Loli qualche tempo fa...Loli... quanto cazzo mi mancava!

-Hey, tranquillo amico tutto apposto,tu come stai?- dissi quasi tutto d'un fiato.

-Bene, forse non molto ma sto bene-

-Che ti è successo?- chiesi preoccupato.

-Niente e che, tu manchi un casino a scuola, non potresti ritornarci?- chiese lui

-No!No! Non ci ritorno li io!-

-Ma cazzo Jay , è l'ultimo anno! perchè devi fare l'idiota e perderlo? eh? -chiese lui, nella sua voce sentivo un pizzico di rabbia.

-Perché mi va bene così! Ti stai preparando invece ad affrontare l'esame?- chiesi cercando di cambiare discorso.

-Tempo perso con te! Comunque si, infatti stavo andando a casa di Chiara per alcuni chiarimenti- disse lui.

-Bene, mi fa davvero piacere- dissi, ma ero un tantino dispiaciuto.

- Jay, siamo migliori amici e ti conosco più da quanto tu non immagini, cosa c'è che ti turba?- chiese lui.

-Se te lo dico prometti che non mi prenderai per pazzo?- chiesi, lui annuì -Quella sera, ho visto il volto del ragazzo in moto prima di perdere i sensi!- esclamai con amarezza. Ci fu un momento di silenzio.

-Jay, non per farti passare per quello pazzo, ma...- si fermò un attimo - forse non hai visto nessuno ed è stato un effetto causato dalla non lucidità che avevi in quel momento-

-Vabbe credi quello che vuoi anche tu! Grazie mille eh!? Peggio dei miei genitori che appena vado a raccontargli ciò diventano improvvisamente filosofi del mio pene!-

-Jay ti credo, ma ti sto anche facendo sapere cosa penso- disse lui calmo.

-Vabbe!? Cosa farai dopo che avrai finito la scuola?-chiesi,sapevo già quale fosse il suo sogno ma, non volevo che lui andasse via.

-Ho trovato un lavoro li vicino al conservatorio, andrò li a studiare musica.-

-Il tuo sogno di diventare chitarrista si avvererá- dissi io, ero felice per lui. Lui annuì...

-Jay,scusami ma adesso devo proprio andare ci si becca in giro, forse- disse lui speranzoso, lo salutai ed uscì da camera mia.

Qualche ora dopo...

-JASONNNN, SCENDI UN ATTIMO SOTTO!- urlò mia madre, devo ammettere che mi ero addormentato.
Da quando mia sorella è andata via, il rapporto con i miei genitori era peggiorato, avevano iniziato a chiamarmi con il mio nome di battesimo e a scambiare con me più o meno dieci frasi, non al giorno a settimana, cioè se in una settimana ci scambiavamo dieci frasi era già un miracolo.

Death Or Glory?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora