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-Jason, lui è Roman, lei Gabriella e lei la piccola Giulia- disse mio padre, presentandomi al pirata della strada e alle sue sorelle!

-Piacere Jay- dissi  con un pizzico di rabbia e di odio.

-Jason,loro sono il signore e la signora Fly-continuò a dire mio padre .

-Piacere Jay- dissi io.
Notai che da lontano Palù cercava di farsi notare da me, come dire la missione era compiuta, c'era riuscito alla grande. -Scusatemi un attimo- dissi in modo cordiale, lasciai il salotto e mi diressi verso Palù che sembrava volesse dirmi qualcosa.

-Lo sai che, quello è il tipo?- mi chiese lui, lo aveva notato anche lui, bene .

-Si!- dissi

-Bene sta attento- mi disse lui dandomi una pacca sulla spalla io annuì e andai a sedermi sul divano.

Me ne stavo in disparte come se niente fosse e fissavo con sguardo omicida quel coglione figlio di puttana, devo ammettere che sua madre era una gran gnocca.

-Hey, non mi dire che, tutta sta bellezza nasconde un ragazzo gay!- esclamò una ragazzina, presumo sia Gabriella la sorella del pirata.

-NOO!- esclamai irritato e mi andai a sedere a tavola, dove i nostri genitori avevano già preso posto.

Iniziammo a cenare fino a quando il Signor Fly non inizió a parlare della carriera, del suo lavoro, del futuro delle due figlie e del futuro del figlio, io avrei una vaga idea su dove fargli passare il tempo, in una TOMBA,mio padre ovviamente gli diede corda ed iniziarono a parlare dei loro affari. Io continuai a cenare indisturbatamente non mi importava di quello che avessero da dirsi, al momento mi importava solo mettere qualcosa nello stomaco niente più.

-Jason-mi chiamò il sign Fly -Jason giusto, questo è il tuo nome?- chiese, io annuì -Allora come stai?- mi chiese stampandosi in faccia un sorriso malizioso, che cosa aveva in mente? sapeva che era stato suo figlio a tagliarmi la strada e mi stava mettendo alla prova? Vuole giocare sign Fly? Bene, diamo inizio alle danze.

-Potrebbe andare meglio, a lei come va?-chiesi

-Bene figliolo, grazie- disse, ma lui teneva ancora in faccia quel fottuto sorriso malizioso, gatta ci cova qui, io continuai a cenare indisturbato come sempre. -Che hai? Ti vedo un pò strano, forse malaticcio?- mi chiese, stavolta in tono molto strafottente.

-Ma se non mi conosce neanche come fa a dire che sono strano o malaticcio?- risposi io, stavolta il sorriso malizioso in faccia me lo ero stampato io, mettiamo alla prova il sign Fly come lui fa con me, su su Sign...no Heaven c'è la può fare.

-Hai ragione, ma quando una persona si sente a disagio lo si vede dall'espressione che ha un faccia- disse lui leggermente, confuso(?).

-Sta dicendo che lei si sente a disagio rimanendo qui? Perché se è così la porta è quella!- esclamai nauseato.

-JASON, COME TI PERMETTI? CHIEDI SCUSA E SUBITO ANCHE!!!- urlò mio padre,io lo guardai malizioso.

-Tranquillo Roby, lascialo fare non ti preoccupare-disse il sign Fly rivolgendosi a mio padre.

-Sai non vorrei che lui fosse impertinente-

-Almeno Jason è impertinente e non gay- sputò fuori, come fosse veleno.

-Sa,sign Fly, potrei anche esserlo, chi mai lo potrà sapere?-chiesi io,non volevo difendere il coglione ma non poteva essere rifiutato da suo padre soprattutto davanti a persone che nemmeno conosce.

-Non lo sei caro, lo sa il mondo anche perché appena a qualcuno chiedi di Jay Heaven, una folla di donzelle accanite sbava dietro di te alla sola pronuncia del tuo nome-disse, C-c-cosaaa? Come cazzo faceva a saperlo e soprattutto era vero quello che stava dicendo? Non ci posso credere!?

-Non ci credo,mi dispiace. Molte persone mi odiano e soprattutto le donzelle, come le definisce lei.- risposi
-Furbo il ragazzo-disse rivolgendosi a mio padre, ma lui ovviamente non  rispose, non poteva avere il coraggio di rispondere.

-Karen sparecchiamo?- chiese la sign Fly a mia madre, che gentilmente annuì, dopo un via vai infinito dalla cucina mia madre e la signora Fly si accomodarono di nuovo, dove iniziarono a discutere di nuovo della loro carriera, che palle!

Io ero come una trottola, mi alzavo dalla sedia e andavo sul divano, dal divano mi risedevo sulla sedia, la noia mi assaliva ogni secondo di più, i figli dei signori Fly non si erano mossi neanche un secondo da quelle fottute sedie era come se fossero stati attaccati con la colla alle sedie, la piccola Giulia si era addormentata mentre gli altri due manco fiatavano, c'è o sono strano io o sono loro.

-Hey- sentì una voce provenire alle mie spalle, mi voltai ed era Palù, grazie al cielo.

-dimmi- risposi

-Vieni un attimo in garage che ti devo dire una cosa-mi disse lui,io annuì e mi fiondai in garage, chissà magari sarà una cosa davvero  importate.

-Dimmi-dissi appena arrivai in garage.

-Nulla,ho notato che ti annoiavi allora ho trovato giusto allontanarti da li per un po, che ne pensi?- mi disse lui.

-Penso che tu sia un fottuto genio salva persone!- esclamai iniziando a ridere, cosa che a ruota fece anche lui. Adoravo Palù era diventato un caro amico, certo non lo conosco da molto tempo e non so ancora molto bene chi lui sia, ma la cosa che so e che lui mi sta accanto come se fosse la mia ombra e devo ammettere che la cosa mi faccia molto piacere.
Iniziammo a cazzeggiare per un pò, devo ammettere che sembravamo dei ragazzini che si prendevano per il culo, passai gran parte della serata a divertirmi in garage insieme a Palù più tosto che rimanere in salotto e scocciarmi.

-Palù adesso vado di la, credo sia ora che loro ritornino a casa propria-dissi, lui annuì semplicemente ed io uscì dal garage dirigendomi in salotto, stavano ancora parlando della loro carriera e di cose che a me bene poco interessavano, non  erano  il genere di discorsi che mi piaceva ascoltare, quindi mi accomodai sulla sedia e feci finta di niente.

La serata finì, -FINALMENTE!!- la noia  iniziava a farmi pensare cose al quanto brutte ed omicide.

Death Or Glory?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora