Tutto in iniziò da una frase lasciata sotto a una vodka vuota.
"Vorrei che un angelo scendesse dal cielo e mi salvasse da quest inferno". IL solitario **********
Riuscirà a salvare questo solitario o no??
Rebecca dovrà affrontare molte sfide prima...
Tutto era pronto. Le valigie fatte. I biglietti presi. I soldi pure. Telefono, compiuter e casse stavano dentro la valigia...non sarei mai partita senza quei tre elementi fondamentali alla mia vita.
C'era mio padre che mi stava accompagnando all'aeroporto. Nessuno di noi osava parlare.
Arrivammo davanti all'entrata e lui ferma l'auto da una parte. <<ecco>> dice lui dandomi un miliardo di fogli in mano<<sono tutti i documenti che ti servono, c'è il passeoporto, carta d'identità, i fogli per il lavoro e la la casa....c'è anche la patente...sta attenta....se hai bisogno di noi siamo sempre qua>> dice con tono freddo e molto distaccato. <<bhe...grazie per tutto....si, grazie per i documenti e il lavoro...bhe anche per la casa>> dissi prima di scendere e prendere la mia roba.
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Sono finalmente sull'aero che mi porterà nella mia nuova vita...in una vita migliore spero.
Ora il futuro era nella mia mano...tutto potevo fare tranne che rovinarla come questa Dovevo essere migliore....dovevo lasciarmi alle spalle tutta la questione di canne, droga, gare, soldi, armi e alcol.
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Arrivai davanti al palazzo di casa mia. Almeno dove conteneva l'appartamento che mia zia aveva fino a quando era morta...e che poi avesse lasciato in eredità a me. L'appartamento si trovava al 34° piano.
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