Giornata Del Cavolo

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Mi sveglio perché c'è qualcuno che mi strattona.
È mio fratello.
Mi tiro sul dal letto mentre Andrea mi fissa.
Dopo un po' riesce a dire, <<hey Rebe che ci fai qui? Non avevi litigato con mamma e papà? >>
Quanto lo vorrei prendere a botte.... Ha quasi 18 anni e parla ancora come un bambino piccolo....
<<si sto ancora arrabbiata con loro>>dico mentre esco dalla mia camera.
<<perché sei qua allora? >>mi chiede come se fosse un bambino di due anni che vuole saper tutto.
<<tranzo frate ora me ne ritorno dove ero e non mi faccio più sentire.
Che palle che è pure lui. Non ho mai un attimo di pace tra gli stronzi.
<<ma ho detto a mamma che ti fermavi a pranzo >>mi dice sempre con la voce da lattante
<<ora vai dire a mammina che non mi fermo a preanzo>>detto questo esco da quella maledetta casa.

Se sta mattina presto non avessi avuto così tanto sonno non mi sarei mai fermata lì... Ma ero in condizioni pietose e quindi ho dovuto farlo.

Salgo in macchina e mi accendo la musica a palla.
Dopo neanche mezz'ora di viaggio sono a casa.
Il pomeriggio lo passo sul divano a mangiare pizze. Non ho un cazzo da fare in questi giorni.

La sera decido di andare a fare un giro per Milano.
"sarebbe stato meglio se il giro te l'avessi fatto il pomeriggio non la sera " dice il mio subconscio ma non lo ascolto.
Non trovo praticamente nessuno.
Torno a casa verso le 11 di sera e mi metto a dormire.
Oggi è stata una vera giornata del cavolo.

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