Annalisa Gerardo

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Lunedì 27 luglio

Più ci penso e più l'idea di andare a trascorrere un po' di tempo alla grande mela mi sembra l'idea giusta. Sono anni e anni che vivo in questa italia e ora ho volgia di viaggiare...ho voglia di visitare il mondo.

Entro nell'ufficio di mio padre dopo aver aspettato che una nonnia finisse il suo "discorso" di ora.

Quando entro trovo mio padre impegnato al compiuter e cosi mi siedo sulla sedia davanti a lui.

Dopo alcuni minuti lui tira su la testa e sembra quasi sorpreso di vedermi.
<<potevi dirmi che saresti venuta>> dice metre posa via il portatile
<<volevo parlarti di una cosa seria e sono venuta come una normale cliente....>>
<<forza parla allora>> dice facendo un sorriso molto tirato
<<ho preso una decisione dopo tanto tempo di ripensamenti...andrò a farmi una nuova vita a New York e volgio totalmente cambiare vita ed identità. Sono venuta qua per chiederti, come totale estranea, se nella tua azienda hai bisogno di una persona che faccia qualunque cosa.>>
<<puoi fare la capo reparto se voi>>
<<forse non hai caoito io non voglio avere la targhetta "la figlia del grande capo" io voglio solo un lavoro per tirare avanti e avere i permessi per stare in america>>
<<quindi tu vuoi fare un viaggio di lavoro in amercia tra cui io ti devo trovare tutti i permessi eccetera?>>
<<no, in pratica si solo che voglio vivere e lavorare a new york.poi punto due i permessi per i tuoi dipendenti li trovi quindi puoi trovarli amche per me>>
<<okay, ho capito. Ci sarebbe bisogno di una segretaria che sappia parlare anche italiano...ti andrebbe bene?>>
<<si grazie....quando parto?>>
<<fine questa settimana inzio prossima...le farò sapere meglio..puo solo dirmi nome e cognome>>
<<annalisa gerardo>>

Gli stingo la mano alzandomi ed esco dall'ufficio con un grande sorriso sulle labbra.

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