Nella vita segui solo ciò che è in grado di catturarti il cuore

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"Non ti avevo ancora scritto" disse serio il riccio.

"Lo so che avrei dovuto aspettare, ma non ho resistito.. Siediti, non stare lì in piedi"

Michael fece come gli disse Andy e si sedette proprio di fronte a lui, con le gambe incrociate e le mani sopra le ginocchia.

"Posso toccarti?" Chiese Andy.
E da quando chiedeva il permesso?, si domandò il riccio. Annuì ancora con la testa e deglutì, sentendo che i suoi battiti stavano notevolmente accelerando. Andy allungò una mano e la portò sulla guancia del compagno, gli accarezzò la pelle e poi la porto tra i suoi ricci, così morbidi e delicati. Mika arrossì sotto il dolce contatto e abbassò lo sguardo per evitare di farsi vedere.

Andy sorrise, capendo il motivo di quel gesto, ma il colore delle sue guance in quei momenti lo faceva impazzire, perciò riportò la sua mano sotto al mento del riccio e gli alzò il volto, obbligandolo a guardarlo negli occhi.

Avrebbe voluto urlargli quanto lo amasse, ora che stavano a due centimetri di distanza, ma il biondo pensò che probabilmente non era il momento giusto, così si limitò a sorridergli e provare una scia infinita di brividi lungo la schiena quando anche Michael ricambiò debolmente il sorriso.

"Sei ancora arrabbiato con me?"

"Un po', ma se continui a guardarmi così mi passa"
Andy sorrise nuovamente.

"Cosa devo fare per farmi perdonare?"
Michael alzò le spalle, in effetti nemmeno lui lo sapeva.

"Mi dispiace Michael, vederti stare male è l'ultima cosa che voglio! E non scherzo quando dico che preferirei essere io all'ospedale piuttosto che vederti così triste e spaventato"

"Nemmeno io scherzo, non voglio vederti in ospedale."

"Voglio baciarti", disse deciso Andy.

Mika sussultò ma non disse nulla. Si limitò a pensare a quanto anche lui desiderasse le sue labbra, voleva assaporare quel bacio, ora che era consapevole del suo amore per il biondo. Andy rimase immobile, forse attendendo una qualche risposta del riccio.

"Posso baciarti?" Chiese allora, dopo interminabili attimi di silenzio. Ancora non ricevette risposta, ma questa volta si mosse. Aprì le gambe del suo ragazzo allargandole e si posizionò in mezzo ad esse, facendo passare le sue dietro la schiena del riccio, poi portò le braccia sul suo collo e gli strinse i riccioli, massaggiandogli la cute.

"Non voglio fare qualcosa che tu non vuoi, ti prego dimmi che posso baciarti" parlò nuovamente. A quel punto Michael decise di tornare nel mondo dei vivi, portò le sue mani sul petto di Andy e tirò leggermente la maglietta, stando attento a non toccargli il livido dolorante. Lo attirò a sé e lo guardò costantemente negli occhi, fino a che non fece incontrare le loro labbra nel tanto atteso bacio pacificatore. Fu più travolgente del previsto, entrambi schiusero quasi subito la bocca facendo incontrare le loro lingue. Cosa che generò una certa dose di emozioni nei due, che non smettevano di scambiarsi sospiri, pur di non far finire quella danza incomparabile. Mika sentì il suo ragazzo aprirsi in un sorriso e non poté non fare lo stesso, sentendo che una delle mani del biondo aveva appena abbandonato la sua testa, per dirigersi verso il petto e appoggiarsi direttamente sopra il cuore. Dopo secondi interminabili si staccarono, mantenendo le loro fronti attaccate e respirando affannosamente.

"Dio quanto mi sei mancato" sussurrò Andy.

"Ero solo a una porta di distanza, saresti potuto venire a svegliarmi stanotte, dato che non hai dormito molto" Staccarono le loro fronti, rimanendo però nella stessa posizione.

"Quando mi hai salutato ieri eri così arrabbiato e deluso, temevo che non mi avresti più parlato"

"Non ho mai pensato di farlo. Ma se devo essere sincero, ci sono rimasto davvero male quando ho scoperto che avevi passato la serata con qualcun altro. In quel momento ho seriamente pensato al peggio"

You'll be fighting for a heaven with hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora