Powerless

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Niall stava tornando con l'esigenza di coricarsi nel suo morbido e bianco letto. Aveva da poco riaccompagnato Marie Belle a casa, avevano passato insieme la serata al cinema, tra risate e tanti, tantissimi pop-corn.

Un sorriso leggero aleggiava sulle sue labbra rosa, anche quando attraversò la soglia della porta di legno chiaro che stava all'ingresso di casa sua. Non si percepiva alcun tipo di rumore, sembrava non esserci nessuno. Ipotizzò che il padre fosse in giro per vari locali cittadini ad ubriacarsi con quanto più alcool poteva, come una vecchia spugna, oppure stava già dormendo circondato, in ogni caso, da le solite bottiglie di vetro verdognolo.

Fece per salire i primi scalini che portavano al piano superiore, dove si trovava la propria stanza, quando una risata roca raggiunse le sue orecchie. Si spaventò inizialmente, ma poi si accorse che c'era suo padre seduto in cucina, con solo il buio a circondarlo. Sospirò, ma il sollievo durò veramente poco quando vide l'uomo alzarsi e avvicinarsi al suo corpo in modo più che veloce. Non fece caso inizialmente a ciò che teneva stretto tra le mani, se ne rese conto solo quando sentì un dolore lancinante allo stomaco, talmente insopportabile che gli risultò impossibile urlare per il male che il coltello gli aveva procurato.

Aveva gli occhi sbarrati e la sua pelle iniziò a sudare freddo; Il sangue continuava a fuoriuscire copioso, impregnando la maglia bianca e nera del giovane. Rilasciò dei gemiti solo quando, con estrema lentezza, crollò al suolo inerme. Suo padre lo guardò impassibile, dall'alto, per alcuni secondi prima di scagliare altri colpi su tutto il corpo del ragazzo con l'arma tagliente, sprigionando tutta la sua rabbia.

E' così che ci si sente, quando si viene uccisi? Impotenti? Si domandò mentalmente non trovando abbastanza forze per cercare di difendersi, di salvarsi, di allontanare quell'uomo che credeva di potergli togliere la vita più velocemente di quanto, anni prima, gliel'aveva data. E pianse, Niall, in silenzio, uno di quelli apparenti però, che in realtà creano spazio a un'infinità di domande senza risposta, al caos più totale. Lasciò scivolare giù dai suoi occhi azzurri tutte le lacrime salate che aveva, ascoltando tutto il rumore che nella sua testa si stava creando senza sosta.

Fu in quegli istanti che tornò a pensarla per l'ennesima volta; fu proprio in quel momento, mentre la morte lo guardava da fin troppo vicino, che si accorse di un particolare: si era innamorato di lei troppo tardi e stava per perdere la possibilità di realizzare i propri sogni. Stava perdendo la possibilità di essere felice. Stava perdendo la possibilità di amarla. Niall stava perdendo.

Non voleva morire così, no di certo, lui non voleva morire affatto.

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