Niall era stato dimesso ormai da qualche mese dall'ospedale, tempo durante il quale il padre fu condannato per violenze su minore e tentato omicidio, era un soggetto pericoloso per la società. Alcuni cittadini di Mullingar con cui il biondo era sempre stato gentile, lo aiutarono testimoniando contro l'uomo e dichiarando che si aggirava sempre per le strade mezzo ubriaco. Questo, ovviamente, aggravò la sua posizione. Insomma, non l'avrebbe visto in giro per un po' e senza dubbio questo sollevava lui e chiunque nella zona.
Si era trasferito a casa di Marie Belle dopo il terribile accaduto e fu accolto come un figlio. Un'altra opzione valida per Niall era andare a vivere da Greg, ma avrebbe significato trasferirsi lontano da Mullingar e non aveva assolutamente bisogno di abbandonare tutto in quel momento, voleva restare e gli era stata data la possibilità di farlo quindi perché non sfruttarla al meglio?
Quella mattina invece? Freddo e umido, come al solito. La pioggia aveva smesso di cadere da forse mezz'ora o poco più, ma sul finestrino del bus si potevano vedere ancora le goccioline che scendevano, rincorrendosi l'una con l'altra come in una gara.
Niall era uscito di casa presto, doveva sistemare delle cose prima di farsi vedere da Marie Belle e non mancava molto al suo arrivo alla fermata.Era visibilmente teso in quel momento dentro la sua giacca nera che non teneva nemmeno tanto caldo. L'autobus si stava per fermare nel punto in cui saliva solitamente Marie e milioni di domande gli riempirono in cervello improvvisamente: era così ridicolo ciò che stava facendo per lei?
Non ebbe tempo di ripensarci, perché lei stava già salendo e uno sguardo stupito le si stampò in faccia.
"Niall? Come mai sei già qui?" Chiese per poi guardare i loro due sedili, soprattutto quello su cui sedeva lei solitamente, su cui era posato un plico di foglietti."Cosa sono?" Si sedette lentamente, lasciando lo zaino sul pavimento e appoggiando il pacchettino sulle proprie ginocchia, cercando di slegare il piccolo spago che teneva assieme il tutto.
"Devi leggere per saperlo" disse titubante il ragazzo che stava per strapparle i fogli dalle mani dall'ansia di star rovinando qualcosa, ma se l'era promesso: mai più perdere tempo. Dopo aver ricevuto uno sguardo confuso la guardò mentre apriva il primo foglietto, concentrata e incuriosita.
"15 Settembre 2015.
Cara Marie Belle,
non penso riceverai mai questa lettera, a meno che non accada un qualche strano miracolo o che io di colpo impazzisca, ma voglio ricordarti ogni giorno quanto sei bella per i miei occhi e riservarti un posto, proteggendoti da tutte quelle persone strane che salgono su questo autobus la mattina (come Jake, quanto diamine puzza? Spero che tu non ci sia mai stata vicina, per il tuo bene, o quello del tuo naso!).
-N."Sorrise e di riflesso lo fece anche lui, contagiato. Ripiegò delicatamente la breve lettera e passò alla seconda, aprendola con cautela, come se avesse capito che non era semplice carta quella tra le sue mani, ma molto di più, un piccolo tesoro.
"24 Novembre 2015
Quanto fa freddo? Troppo, veramente e giuro che pagherei per poterti scaldare con un abbraccio, e.. Dio, da quando sono così melenso? Sappi che stamattina eri così bella con il naso leggermente arrossato. Ti sei seduta al mio fianco e il tuo braccio era a contatto con il mio. Sembra stupido, ma mi sono sentito in paradiso, Marie.
-N."D'istinto si toccò il naso che anche quel giorno era rossiccio e lo guardò fisso negli occhi blu per qualche istante,
"perché fai sembrare ogni mio gesto, ogni mio essere, poesia?"
"Perché nella mia mente sei la più bella poesia mai scritta, e hai il diritto di saperlo."

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Bus stop.
FanfictionE le tenne il posto sul bus ogni mattina, facendo finta che fosse una causalità, uno strano scherzo del destino, anche se era tutto calcolato. Quello era l'unico modo per guardarla da vicino, l'unico per non amarla solo da lontano. Storia su Niall H...