GRAZIE per aver aperto questo racconto,spero con tutto il cuore che vi possa piacere!
SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI,PARTI POCO CHIARE O INSENSATE.
STO CORREGGENDO TUTTI I CAPITOLI.Buona lettura!
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<<Tesoro, hai preso tutto il necessario?>>
<<Sì, mamma.>>rispondo stressata.<<Cerca di rilassarti: starò da zio e zia, non da un estraneo.>>continuo abbracciandola.
Mia madre è una persona molto ansiosa, soprattutto quando si tratta di me.
<<Lo so, tesoro...il fatto è che non sei mai stata via da casa per così tanto tempo e in un posto così lontano!>>
<<Si tratta di Torino!>>rispondo separandomi dall'abbraccio.
<<Lo so...
Sei proprio sicura di volerci andare?>>mi domanda.
<<Sì, poter finalmente vivere il mondo del calcio dall'interno è molto importante per me e se mi si presenta un'occasione simile devo sfuttarla al massimo.>>
<<Se tu sei felice lo sono anche io, lo sai dato che ne abbiamo già parlato. Però mi raccomando, stai attenta.>>
<<Tranquilla mamma, ti voglio tanto bene. Ti chiamo appena arrivo.>>
Parlo un po' con mio padre che poi abbraccia mia madre e mi saluta.Ci diamo un abbraccio tutti e tre assieme e mi dirigo nella direzione per fare il check-in.
Sono sempre stata molto legata alla mia famiglia.
Mia madre si chiama Giovanna, e, come ho già detto, spesso è ansiosa e agli occhi degli estranei a volte può sembrare una persona boriosa e poco cordiale, ma è l'esatto contrario.
Ha i capelli lisci e biondi, non molto lunghi e un fisico snello che ne accentua la statura, pur non essendo molto alta.Mio padre è un uomo che mette il lavoro sempre al primo posto, per lui è la cosa principale della vita, poi viene tutto il resto.
Io la penso in modo totalmente diverso, ma ora non importa.
Tornando a mio padre, cos'altro dire?
Si chiama Massimo, è abbastanza alto, ha i capelli corti e neri e gli occhi scuri e molto profondi.
È il fratello minore di Andrea Agnelli, nonchè mio zio e proprietario della mia amata Juventus.E poi ci sono io: sono Samantha e sono una semplice ragazza di diciannove anni con una passione enorme per il calcio e per la Juventus e con il desiderio di lavorare nel mondo del calcio.
Il perchè della mia partenza?
I miei zii mi hanno proposto di trascorrere un lasso di tempo con loro ed io ho subito accettato per visitare la mia adorata Torino e per capire come funzionano le cose dall'interno.La mia famiglia ed io abitavamo a Torino quando io avevo ancora pochi anni, ma poi ci siamo trasferiti a Roma per motivi di lavoro dei miei genitori.
Nonostante io sia andata a Torino varie volte, ogni volta che ci vado sono emozionantissima.Come potevo rifiutare!?
[...]
Il viaggio trascorre veramente in fretta: un po' perchè dormo e un po' perchè la distanza tra Roma e Torino non è abissale.
Mentre l'aereo plana mi perdo a guardare il panorama sottostante.
Una volta recuperati i miei bagagli, mi metto in cerca di mio zio.
Mi squilla il telefono ed è proprio quest'ultimo, il quale mi dice che all'uscita troverò il suo assistente.
Una volta lì, vedo uno uomo di alta statura ben vestito, che si guarda intorno e una volta incrociato il mio sguardo mi chiede:<<Signorina Samantha?>> io annuisco.
<<Io sono Marco, sono l'autista e l'assistente di suo zio.
Mi segua e lasci a me i bagagli.>>
Io annuisco nuovamente sorridendogli e lo seguo.
Dopo poco si ferma davanti ad una macchina bianca e carica le mie valigie nel bagagliaio.<<Entri qui.>>
Mi apre la portiera per farmi accomodare in macchina e trovo all'interno mio zio ad attendermi.<<Ciao cara Sam, pronta per questa avventura?>>mi domanda lui.
<<Ci puoi contare!>>rispondo sorridendo e abbracciandolo.
<<Scommetto che sarai felice di vivire vicino ai ragazzi.>>continua sorridendomi.
<<Ovvio.>>
Mi allaccio la cintura e mi rilasso poggiando la testa sul sedile.--------
Ciao a tutti,spero che questo capitolo introduttivo vi possa essere piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensate votando e commentando.
Grazie mille se lo farete!
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|| IF WE STAY TOGETHER ||
FanfictionLa vita delle volte è come una montagna russa, questo può spaventare sì, ma è proprio ciò che ci fa sentire l'ebrezza di essere vivi. Forse il fulcro di tutto è proprio lanciarsi di corsa sui vagoni dei treni che si presentano dinnanzi a noi e, se s...