Camille, zio ed io abbiamo appena accompagnato Andrea alla stazione ferroviaria perchè lui abita in Piemonte, però in un paesino abbastanza distante da Torino che si può raggiungere da qui solo in treno o in macchina.
Ora siamo appena tornati a casa.
Corro lungo le scale, apro al porta della mia camera e mi fiondo sul morbido letto.
Dopo un po'arriva mia cugina.
<<Sei pronta?Dobbiamo andare agli allenamenti!>>esclama lei con tono frettoloso.
<<Eccomi.>>mi alzo dal letto sbuffando.Siamo appena arrivati e già ce ne dobbiamo andare!?
Non mi posso godere neanche per qualche minuto il mio letto?<<Ti aspetto giù, muoviti!>>mi sgrida e scende al piano inferiore.
<<Addio amore!>>saluto il mio letto in modo teatrale, guardando le lenzuola bianconere.
Noi due usciamo di casa e troviamo Álvaro che ci aspetta nella sua automobile.
<<Ehi Camille.>>le stampa un bacio sulla guancia.
<<Ciao Sam.>>mi saluta nello stesso modo.Dopo una decina di minuti arriviamo a destinazione.
Mi dirigo subito nella struttura e, non trovando nessuno, mi fiondo in campo e faccio qualche palleggio alternando ginocchio e piede.
Non sono mai stata un fenomeno col pallone, però diciamo che me la cavo abbastanza.
<<Mh...sei brava.>>sento una voce rauca alle mie spalle.
Mi volto e vedo Paulo.
<<Dici?>>domando imbarazzata.
<<Sì,dico.>>conferma lui.
<<Beh...allora grazie.>>Si avvicina e poi si blocca a pochi centimetri di distanza da me.
<<Prego.>>sussurra sfiorando le mie labbra.
Sa che quando fa così mi fa impazzire.
Perchè lo fa? Lo trova divertente?Queste domande mi rimbombano nella testa.
Dopo un po' mi ricordo che non devo parlargli e spero che non mi abbia visto nessuno.
Mi volto e vedo Álvaro che ci osserva e poi inizia a fare qualche giro di corsa.
Mi rigiro e noto che alcuni dei ragazzi sono già entrati nel campo e che si stanno iniziando ad allenare.
Imbarazzata mi siedo sugli spalti e non perdo di vista Álvaro neanche per un attimo.
Ultimamente è strano...boh, sembra diverso.
Dopo l'allenamento mi faccio coraggio e scendo di corsa dagli spalti per fermare Álvaro che sta per entrare nello spogliatoio.
<<Álva...>>lo richiamo.
Non risponde.
<<Che c'è?>>chiede innocente.
<<Tu ed io dopo dobbiamo parlare.>>
Annuisce ed entra nello spogliatoio.Anche se non dovrei, resto lì fuori ad aspettarlo.
Finalmente, dopo strane occhiate da Paul e Simone, sguardi di fuoco da Paulo ed attimi incessanti, Álvaro si decide ad uscire da lì.
Sembra che lo abbia fatto apposta ad impiegare così tanto tempo per farsi la doccia e cambiarsi.
<Álvaro.>>lo chiamo.
<<Mh?>>domanda come se niente fosse.
<<Dobbiamo parlare...ricordi?>>gli chiedo.
<<Cosa devi dirmi?>>domanda lui.
<<No, tu cosa devi dirmi?
Che succede?>>domando a mia volta.
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|| IF WE STAY TOGETHER ||
FanfictionLa vita delle volte è come una montagna russa, questo può spaventare sì, ma è proprio ciò che ci fa sentire l'ebrezza di essere vivi. Forse il fulcro di tutto è proprio lanciarsi di corsa sui vagoni dei treni che si presentano dinnanzi a noi e, se s...