Capitolo 18

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LEGGETE SOTTO,È IMPORTANTISSIMO

<<Quindi hai capito tutto?>>domando a Paulo.
<<Sì,ad Álvaro piace la 'ragazza'-mima le virgolette con le dita- di Simone e noi dobbiamo organizzare questa festa per far conoscere meglio Álvaro e Clarissa?>>
<<Esatto,ma una cosa:si chiama Chiara.>>Rido di gusto.
<<È uguale,dai,allestiamo tutto.>>mi dice ed inizia ad appendere vari festoni e decorazioni colorate.

Io prendo l'aspirapolvere e la passo per tutta la casa,dopodiché allestisco il buffet.

Propongo un po'di tutto.
Metto in una ciotola le patatine fritte e in altre due,conetti di mais e noccioline.
Mentre per il dolce,metto una torta al cioccolato,una alle mele e una al limone,poi vari mini-cornetti ripieni di nutella,nocciolata e marmellata.

Come bibite,metto un cartone di succo all'arancia,varie bottigliette di ginger,acqua naturale e frizzante e vari drink alcolici.

<<Pauloooo!Io ho terminato.>>avviso l'argentino.
<<Ok,anche io.>>mi informa.
<<Vado a casa per cambiarmi.>>gli dico.
<<Ti accompagno.>>mi dice lui.
<<No,tranquillo.
Faccio una passeggiata.>>
<<Non era una domanda.
Dai,andiamo.>>

Annuisco e in men che non si dica,saliamo in auto,per poi arrivare a casa di mio zio.

Uso la mia chiave ed apro la porta.
Ci dirigiamo in camera mia.

<<È di qui la mia camera.>>lo informo.
<<Guarda che ci sono già stata in questa casa.>>ride ed io lo imito.

Percorriamo il corridoio ed entriamo nella mia stanza.

<<Cosa metto?>>domando.
<<Qualcosa fino alla caviglia.>>mi dice serio ed io scoppio a ridere.
<<Visto che ci sei,perché non con lo strascico?>>lo sfotto ridendo.

<<Questo?>>domando estraendo un abito nero,con lo scollo a cuore,attillato e lungo fin sopra il ginocchio.
<<Mh...provalo.>>mi rivolge il suo sorrisetto furbo.
<<Fuori allora.>>lo provoco.
<<Sei la mia ragazza,posso rimanere.>>afferma serio ed io scandisco bene le parole:<<Cosa non capisci della parola fuori?F-u-o-r-i?>>
<<Uff...e va bene.>>finge di sbuffare e ride.

Mi cambio velocemente ed indosso il vestito.

<<Entra.>>richiamo il mio ragazzo.
Suona molto strano chiamarlo così.
<<Mm...È troppo corto.
Un altro!>>
<<Ma se arriva sopra il ginocchio!>>ribatto io.
<<È troppo corto.>>ribatte di rimando.
<<Okay...
Ora vai fuori,grazie.>>gli sorrido e lui fa una smorfia.

Estraggo dall'armadio un altro vestito.
Questa volta è azzurro,più corto davanti e più lungo dietro.
La gonna è in tulle e il corpetto è tempestato di perline.

<<Entra.>>
Appena mi vede,sbarra gli occhi e mi sorride:<<Ti sta da dio,ma é troppo scollato.>>
<<E cosa devo mettere allora!?>>esclamo esasperata dal suo comportamento.
<<Che ne dici di una felpa e un jeans?>>domanda ed io gli rivolgo un sguardo omicida.
<<Paulo,davvero...mi sto trattenendo dal mettermi una felpa e un jeans e tu non mi aiuti.
Cerca di essere collaborativo,per favore!>>
<<Okay,scusa.>>si avvicina e mi stampa un bacio.
<<Forza,fuori Dybala!>>rido e lui fa il finto offeso.

Questa volta metto una gonna leggermente aderente,a vita alta,che arriva sotto il ginocchio e un top che arriva nel punto giusto per coprire la pancia.

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