CAPITOLO 21

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Guardo la sveglia, sono le 8:00. A breve dovrebbe tornare Gioia. Non sono pronta psicologicamente a riaccoglierla qua, almeno non ora.

Tra l'altro questa sera c'è una partita importante, Brasile-Colombia. Sono quasi sicura che Neymar giocherà, andrò a vederlo, anche se tra la folla lui non mi scorgerà mai.

Ad un tratto mi accorgo di non aver fatto colazione e a dir la verità ho una certa fame. Dato che fanno servizio in camera, decido di ordinarla tramite il fisso che c'è qua accanto al letto.
"Buongiorno signora, cosa desidera?" mi domanda la voce di una donna, quasi meccanica oserei dire.

"Vorrei la colazione in camera, grazie", rispondo. "Bene, mi dica, cosa le porto?" "Mi fa: un caffè latte, con latte di soia se è possibile, e una brioche vuota." Dopo circa dieci minuti sento bussare alla porta.

Improvvisamente sento un vuoto allo stomaco, e se fosse Gioia? Non faccio in tempo a pensarci che la mia vocina interiore interviene dicendomi che non può essere lei dal momento che ho ordinato la colazione in camera.

Facendomi coraggio vado ad aprire la porta. Mi ritrovo davanti una donna con un vassoio e i miei dubbi si placano.

Ringrazio gentilmente per il servizio e la puntualità e mi accomodo sul letto a mangiare.

Il caffè latte è delizioso, proprio come piace a me. La brioche leggermente gommosa ma buona comunque.

Appena finisco di gustare la colazione mi vesto. Ma prima, come mia abitudine, vado verso la finestra per sentire la temperatura dell'aria e ammirare il sole splendente della mattina.

Punto gli occhi al cielo e faccio due respiri profondi ripetendomi che andrà tutto bene.

Sposto lo sguardo sulla strade già affollate di San Paolo e noto una persona che sventola la mano in segno di saluto verso di me.

Stringo gli occhi per mettere a fuoco questa figura apparentemente maschile. Neanche fosse uno scherzo del destino, è Neymar.

Colta dalla sorpresa prendo una t-shirt e dei jeans corti dall'armadio e corro fuori dalla stanza.

Scendo le scale imbalzando più volte negli scalini per la troppa velocità. Arrivo nella hall dell'hotel dove cerco di contenermi prima di passare la porta principale e arrivare all'aperto.

Scorgo Ney, comincio a corrergli incontro, e immancabilmente mi accorgo che senza di lui non posso stare neanche un giorno, infatti l'ultima volta che ci siamo visti è stata solo ieri sera.

Gli salto addosso allacciandogli le gambe al bacino e legando le braccia dietro al suo collo.

Non ci diciamo nulla, comincia a baciarmi la spalla leggermente scoperta lasciando dei punti umidi.

Ricambio lasciandogli un segno sul collo, la mia firma. Ci stacchiamo. Per un attimo interminabile mettiamo gli occhi di uno in quelli dell'altro e viceversa.

"Penso che verrò a Fortaleza questa sera, voglio vederti giocare" dico per interrompere il silenzio che si era creato.

"Mettiti in giù, abbastanza vicina al campo, se vuoi il biglietto lo offro io, a patto che quando e se farò gol, e verrò a bordo campo, tu mi bacerai." Pretenzioso il ragazzo, penso tra me e me.

"Ma le persone...cosa penseranno vedendo che ci sono io al posto di Bruna?" domando impaurita.

"Questo non è un problema che ci riguarda Jen, se ne faranno una ragione." Rimango senza parole per quanto i giocatori se ne freghino degli scoop che girano, e non hanno tutti i torti, le persone possono dire ciò che vogliono.

"Allora verrò, amore mio" lo rassicurò, e prima che io possa dire altro, lui mi assale sfogando la sua passione su di me.

A un certo punto mi accorgo che siamo comunque su un marciapiede e che la maggioranza delle persone che passa si ferma a guardarci incuriosita.

Però mi tornano in mente le parole di Neymar, fregatene, mi dico. Senza pensarci troppo infila la lingua nella mia bocca e si crea un vortice in me.

Vedendo, non so come, il mio imbarazzo Ney mi spinge contro il muro esterno dell'hotel, più riparato dagli sguardi curiosi delle persone.

In questo momento ho la schiena appoggiata e lui davanti a fare da barriera, mi sento protetta.

Mi cinge le mani ai fianchi, si sposta più indietro e sento qualcosa spingere sul basso ventre, segno che ciò che sta succedendo piace molto a Neymar.

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