Mi ritrovai su un'altalena nel parco di fronte la casa di Molly, una mia ex compagna di scuola, e stavo aspettando che arrivasse qualcuno, non mi ricordo molto bene chi, ma posso immaginare chi sia. Me ne stavo per andare quando una voce femminile urlò qualcosa alle mie spalle – ehi dove stai andando, fermati! – era la voce di Clara in lontananza – pensavo che non venissi – dissi io seccato, intanto lei arrivò si avvicinò a me e mi diede un pugno sulla spalla – se dico che vengo, devo venire per forza, e tu lo sai benissimo- già era vero un difetto di Clara era che se ti prometteva qualcosa non se ne scordava neanche per un pezzo di mondo. – perché sei arrivata così in ritardo, ci dovevamo vedere alle 16.30 e sono le 16.55- chiesi incuriosito, di solito Clara era una ragazza puntuale, e se così non fosse perlomeno si scusava, oggi non era stata ne puntuale e non si era nemmeno scusata, - ho avuto un contrattempo- disse lei cercando di cambiare discorso, ma io volevo sapere cosa fosse successo – lo sai che a me puoi dire tutto, vero? – i suoi grandi occhioni azzurri mi guardarono in segno di gratitudine, ma era ancora indecisa se dirmi la verità oppure no, alla fine sospirò e disse – oggi, sono venuti due tizi enormi, alti quasi due metri ciascuno, e hanno portato via un'altra volta mio padre - mi guardò come se stesse aspettando qualche mia reazione, -un'altra volta? Ma avevano detto che non gli serviva più – dissi io infastidito dalle parole che uscirono dalla sua bocca – lo so, ma si vede che non era così – poi una lacrima amara scese dal suo occhio destro, cercò subito di asciugarsela imbarazzata, ma poi si ricordò che c'ero solo io con lei e quindi la lasciò andare, sul suo percorso, giù sulla guancia, sul mento e poi giù a terra, l'avevo vista piangere tante volte e viceversa, non s'imbarazzava più di me ma per le altre persone, che potevano considerarla, una bambina capricciosa, piccola ma soprattutto debole, come suo padre.
Non sapevo bene che lavoro facesse il padre di Clara ma sapevo soltanto che era un uomo importante, ma debole, e che lavorava per un certo signor Amias, sapevo solamente che era un uomo estremamente intelligente ma che veniva utilizzato per azioni compromesse economicamente, per lo più sbagliate.
Poi Clara mi disse una frase che mi distolse dai miei pensieri, - mio padre si è rifiutato di andare, e loro lo hanno minacciato di prendere anche noi, a quella affermazione mio padre si è girato inorridito dal pensiero che gli passò per la mente. Thomas io non so quello che fanno a mio padre quando lo portano via, ma so che non è qualcosa di bello. E' per questo che ho deciso di seguirlo.
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La Mia Dolce Clara
SpiritualChi sono io? Questa domanda se la sono posti credo, milioni di letterati, scrittori, filosofi e forse anche scienziati, ma nessuno ha mai risposto correttamente. Chi sono io? Io sono io ma non credo che questa risposta sia sufficiente, ed ecco perc...