Lo scontro

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La sveglia suonò e segnava le 7.00, tra un'ora sarebbe iniziata la scuola, quindi mi preparai e andai a fare colazione, salutai mia mamma e uscii di casa.
Mentre camminavo, pensavo a quella piccola chiave, che ora tenevo al collo, l'avevo legata con una piccola catenella di ferro, di una mia vecchia collana, rotta dal tempo. Arrivai a scuola e mi sedei al mio banco, la prima e la seconda ora passarono molto lentamente, ma finalmente la campanella che annunciava la pausa merenda suonò, e io senza pensarci due volte uscii dall'aula il più in fretta possibile e andai a lasciare i miei libri nell'armadietto, stavo per ritornare in aula, quando mi suonò il cellulare, era mia madre, guardai l'orologio e avevo ancora 5 minuti, le sapevo bene le regole "il cellulare si usa solo nelle pausa appena suona la campanella deve essere riposto nello zaino spento, non potrà essere utilizzato in classe, e chiunque non rispetterà questa regola gli verrà sequestrato e ridato alla fine della giornata" risposi e incominciai a parlarle, intanto mi stavo direzionando verso l'aula di francese quando dall'altra parte del corridoio apparve Clara, la ragazza nuova, vederla mi diede fastidio, ma a guardarla bene sembrava stressata anzi di fretta, cosí di fretta che mi venne a sbattere contro e i libri che teneva in mano le caddero, mi chinai per aiutarla e mentre raccoglievo i suoi  libri lei mi guardò, e disse - vedo che la tieni al collo - la guardai stupito e risposi - cosa? - lei mi guardò con un sorrisetto stampato sulla faccia - lo sai benissimo, la chiave di Clara, cosa se no ? - ero terrorizzato, lei come faceva a sapere della chiave, come faceva sapere di Clara, ma poi disse - ah tieni mi stavo quasi per dimenticare - poi mi porse un foglio piegato in tanto piccoli pezzettini e aggiunse - aprilo solo quando sarai solo - dopo questa affermazione raccolse gli ultimi suoi libri e se ne andò. Volevo seguirla ma non ci riuscii era come se il mio corpo si rifiutasse di darmi ascolto, chiusi la conversazione con mia mamma non sapendo nemmeno se avesse finito di parlarmi, e con il foglio ancora in mano tornai in classe.

La Mia Dolce ClaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora