-Scusate se vi interrompo- Leo spezzò il silenzio che si era creato.
-Posso chiedere una cosa?-
-Certo- rispose Balto.
-Ma perché Pegasus e Marin si stanno abbracciando?-
-Ops! Scusa Marin ero talmente preso dal discorso che mi ero dimenticato di lasciarti respirare ahaha- rise con gusto Pegasus e lo stesso fece Marin.In effetti era da quando erano partiti dalla Terra che stavano così, seduti nell'erbetta, appoggiati ad un albero, senza badarci, coinvolti talmente tanto nella conversazione.
Entrambi imbarazzati , si separarono, e Marin andò a sedersi tra Leo e Balto.
-Che ne dite di far fare un giro turistico a Marin nel frattempo che aspettiamo il tramonto?- Chiese Leo.
- Mi sembra un' ottima idea, ma si stancherá di camminare. O no?- chiese Pegasus.
- Per questo non c'è problema. Quando si stancherà la potrò portare sul mio dorso- Propose Balto.
-Per me va bene- disse Marin - Non vedo l'ora di visitare tutti i miei luoghi e di conoscere tutti gli abitanti-
-Ok! Però prima passiamo da casa mia: voglio prendere la merenda- disse Leo.
E così si incamminarono verso la casa di Leo.Attraversarono la radura che proponeva al naso di Marin mille profumi mai sentiti prima. Era tutto meraviglioso.
Balto le offrì una rosa di colore marrone/nero ai petali, le foglie erano marroni chiaro e lo stelo assieme alle spine erano bianche.
-Assaggia- disse- È fatta di cioccolato: fondente ai petali, al latte le foglie e bianco allo stelo e alle spine-
Sentendo queste parole, Marin fissò la rosa e poi ne assaggiò un pezzo: era il miglior cioccolato che lei avesse mai mangiato!
Mi dispiace dirlo, ma quella bellissima e dolcissima rosa venne divorata da Marin in pochissimo tempo e Balto rise.Dopo circa 5 minuti arrivarono sulla sponda di un fiume e dall'altro lato c'era una grotta poco profonda (almeno così sembrava da fuori).
Attraversarono un ponticello di legno resistente e intagliato con particolari motivi di sicuro fatti da mano esperte e arrivarono davanti all'entrata della grotta.
Entrarono, ma il loro cammino fu interrotto da una parete da cui spuntava una porta di legno intagliata con gli stessi motivi del ponte.Leo bussò e una voce simile alla sua rispose -Chi è?-
Da dentro, proveniva un forte chiasso, ma Leo rispose comunque - Zanna sono Leo. Apri che ho fame-
Un altro cucciolo di leopardo aprí - Scommetto che ti sei di nuovo dimenticato la merenda. Oh abbiamo visite! Prego prego- disse gentilmente.Leo,Balto,Marin e Pegasus entrarono in questa dimora simile a una casa arredata esclusivamente per far vivere 5-6 gatti ,infatti c'erano : ciotole di cibo dappertutto, giochi per cuccioli come gomitoli o ossi di plastica, cuscini enormi e morbidosi, sacchi di cibo (credo che siano bocconcini o croccantini).
Marin si guardò intorno, ma oltre a Leo e all'altro leopardino non vide altri abitanti. E possibile che due cuccioli facciano tanto disordine, tanto baccano e mangino sacche intere di croccantini?-Benvenuta!- disse una vocina.
Marin guardò ai suoi piedi e vide otto cuccioli : due di leopardo (tra cui Leo),due di tigre bianca,tre di cane e uno di gatto.
Marin rimase stupita di fronte a tanta dolcezza.Prese la parola Leo - Marin ti presento mio fratello Zanna Bianca- disse indicando il leopardino - Spillo e Tuaila, le due tigri, Lessie,Benjamin e Fangher i tre cagnolini e Virgola la nostra gattina- disse.
Poi continuò - Ragazzi vi presento Marin la nostra creatrice!-
-Wooow- dissero in coro e a Marin toccò accarezzarli a uno ad uno tra il chiasso che facevano con quelle vocine acute, mentre Leo correva a prendere la merenda composta da un osso. Intanto Pegasus e Balto osservavano Marin e i cuccioli divertiti.Si salutarono e i nostri amici uscirono per iniziare la visita turistica programmata, lieti di aver lasciato il caos dei cuccioli.
-Ecco perché esco a giocare fuori- disse con una risata Leo.
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Marin
FantasyNessuno crede in Marin, una ragazza determinata a realizzare i suoi sogni e che se ne frega del giudizio della gente. Un giorno, dopo l'ennesima presa in giro da parte delle sue amiche riguardo la sua passione per i cavalli e il suo sogno , lei si s...