28. Crudeltà

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Sentì la voce di Fabio riecheggiare nella sua testa più forte, la incitava "Gambe!Gambe!Gambe!" stava a dire accellera. Bracciata dopo bracciata era già arrivata a metà corsia. Nuotava come se non ci fosse un domani. I vestiti, che di certo non erano come il suo costume da piscina, la rallentavano. Per fortuna non aveva l' impiccio dei capelli lunghi: i suoi erano corti.

La voce di Fabio gridava dai ricordi terrestri "allunga la bracciata! Dai Marin l'ultimo sprint! Ci sei quasi!" Marin era stremata. Non aveva mai nuotato con i vestiti sopra, la rallentavano e la facevano faticare il doppio.
La voce dell'istruttore scomparse dai suoi pensieri, quando vide il muro della fine della corsa,ora era solo lei e il traguado.
Anche se era stremata e stava sforzando di brutto il cuore, voleva per forza arrivare a quel muro.
"Posso farcela" pensò "Devo farcela!".
"1,2,3" contò le ultime bracciate e poi... Ecco il muro del traguardo!

Alec cominciò a far oscillare il trampolino. Il tempo impiegato da Marin era stato 16 secondi. Due secondi in meno.
Per questo Alec, si slanciò verso l'alto, poi nei 3 secondi mentre cadeva ,fece una capriola ed entrò di testa nell'acqua esattamente a 18 secondi.

Ce l'avevano fatta!

Pegasus, Fuego, Rosy e Krusmy, con questa performance avevano accumulato troppa ansia a causa dei tempi. Così quando videro che la prova era andata a buon termine, gridarono di gioia.

Intanto Alec e Marin si diedero delle pacche sulle spalle. Erano completamente inzuppati. Poi Alec le cinse un braccio sulla spalla ma Marin dovette smettere di toccare la sua pelle perché ogni volta ,gli veniva un brivido di freddo.
-Sei ghiacciato!- rise Marin per l'affermazione stupida che aveva fatto.
- Davvero? Pensavo che i vampiri fossero caldi sai!- Fece finta di stupirsi Alec scoppiando a ridere.

Si avvicinarono di nuovo allo stregone che disse - Complimenti avete superato la seconda prova. Il "pallido" se l'è cavata: è riuscito a non affogarsi. Prendete quei vasetti di sabbia e gettateveli addosso, servono per asciugarvi-
Alec fece una smorfia.
Presero la sabbia e se la buttarono addosso. Questa assorbì tutta l'acqua dei vestiti, della pelle e anche dei capelli e scomparí nel nulla, lasciandoli asciutti.
Caio offrì a Marin un'altra bacca d'energia per affrontare l'ultima prova.

-"bassotto" è il tuo turno- disse Caio riferendosi a Krusmi, che si avvicinò, guardando con un'occhiataccia quel leone antipatico.
Krusmy estrasse l'ultimo bigliettino dalla boccia di cristallo e lo lesse ad alta voce, mentre Marin ritornava al centro dell'arena:

"Fare un percorso di salto ostacoli con un cavallo senza poteri magici. Completarlo in meno di 1 minuto e 10."

"Perfetto. Devo solo stare attenta" pensò Marin.
-Questa è la terza e ultima sfida. Invito "il bassotto" a far fare la ricognizione del percorso a Marin. Nel frattempo vado a prendere il cavallo- disse Caio che si incamminò per andar a prendere il destriero.

Intanto, uscí un campo gara, davanti a loro.
Marin iniziò la ricognizione seguendo i consigli di Krusmy che, naturalmente, sapeva anche andare a cavallo e saltare.
Il percorso era formato da 9 ostacoli di 60cm e 1 di 2m circa : due verticali, tre oxer, una gabbia, una spezzata e l'ultimo che era un muro altissimo: Marin non aveva mai saltato così in alto.
Krusmy li fece ripetere il percorso 4-5 volte ad alta voce: Marin lo sapeva a memoria.

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