Si aprirono le porte d'uscita della Sala dell'equipaggiamento.
Fecero il primo passo fuori tutti insieme, quando si trovarono davanti la regina.I nostri amici furono sorpresi nel vederla: di cosa doveva avvisarli ancora?
Si rivolse Pegasus con tutta la sua grazia - Pegasus, ho dimenticato di dirti una cosa-
Mentre parlava si affiancarono a lei Rossetta (il famoso rossetto truccatrice) e il suo staff di parrucchieri.
-Ehm... Cosa esattamente?- chiese Pegasus perplesso alla vista di quel buffo staff composto da tre piccoli scimpanzé al comando di un rossetto.
-Il tuo collega Pegasus, dei Cavalieri dello Zodiaco, ha un compito importante da svolgere nella Galassia Fantastica : si tratta di sconfiggere alcuni loro nemici.
Siccome tu sei il suo sosia e siccome i suoi nemici ti potrebbero scambiare per lui e attaccare te, ti chiedo gentilmente di cambiare il look dei tuoi capelli, in modo da essere un po' diverso da lui- spiegò la regina.Come avrete già capito da voi, il nostro Pegasus, era il sosia di quello vero che combatteva con gli altri cavalieri. Lui era il Pegasus di Marin, quello creato da lei.
-Ah certamente! Non vedevo l'ora. Senza offesa Marin, ma a volte mi scocciavo ad essere sempre scambiato per l'altro Pegasus- rispose lui scusandosi con Marin, pensando che se la sarebbe presa.
-Non ti preuccupare! D'altronde non mi sono mai piaciute le copie- rispose Marin facendogli un'occhiolino.Pegasus rassicurato dalle parole della sua umana ,si inginocchiò davanti allo staff di parrucchieri e Rossetta iniziò a dirigere il lavoro.
Rosy e Marin alla vista del rasoio si spaventarono : non volevano vedere un Pegasus privo della sua bellissima chioma castana ( visto che fino a quel giorno gli aveva portati sempre di media lunghezza).
Dopo circa 3 minuti Pegasus si rialzò: aveva sempre la sua solita chioma castana (fortunatente) ma rasata da un lato.
La rasatura partiva dall'inizio della fronte e si abbassava fino ad arrivare alla nuca ed era decorata da un fulmine. Il resto dei capelli era rimasto uguale con le ciocche medie.Pegasus si guardò in uno specchietto e chiese -Come sto?-
-Benissimo- rispose in coro il resto della compagnia.
-Grazie alla regina e anche a questo staff- ringraziò Pegasus.
-Di niente. Buona missione ragazzi. Mi raccomando Pegasus: prenditi cura di Marin. E tu sta'attenta- disse la regina indicando col muso la ragazza.Detto questo la regina scomparve alla sinistra dei nostri amici con tutto lo staff.
Si avviarono tutti e sei verso al cancello del castello. Sorpassarono la soglia e in lontananza cominciarono ad avvistare due sagome :una alta quanto un tavolo e l'altra bassa.
Marin aguzzò la vista e, riconoscendo le due sagome, corse ad abbracciarle: erano Balto e Leo passati di lí per salutare lei e Pegasus che si unì all'abbraccio poco dopo.-Cercate di sopravvivere- disse Balto una volta sciolto l'abbraccio.
-Marin stai attenta- disse Leo piangendo.
-Tranquilli amici, io e Pagasus ritorneremo insieme agli altri sani e salvi. Ve lo promettiamo- Li consolò Marin.
-Leo, Balto sappiate che vi abbiamo voluto sempre bene e, quando torneremo ,feremo tutti insieme una corsa nella radura e porteremo Marin nel campo di rose di cioccolato- disse Pegasus.
-Bell'idea- disse Marin.Con le lacrime agli occhi, si diedero un ultimo abbraccio tutti insieme.
Poi Marin, Pegasus e tutta la compagnia partirono, lasciando definitivamente la Capitale dei Sogni, senza sapere se sarebbero tornati tutti e sei, insieme.Ormai lontani dal castello e dalla Capitale, si fermarono e dissero a Pegasus di srotolare la pergamena che gli aveva consegnato la regina e su cui c'era scritto i nomi dei Regni e i corrispondenti Stregoni.
Pegasus iniziò a leggere:Questi sono i stregoni e i regni in cui dovrete andare:
1.Stregone Dominique: Regno della barca gialla.
2.Stregone Caio: Regno dei sogni nel cassetto.
3.Stregone Strenger : Regno malefico.Quando Pegasus lesse l'ultimo stregone e l'ultimo regno, tutti trasalirono e cominciarono a protestare.
-Cosa?! Ma perché non ce l'ha detto subito che dovevamo metter zoccolo nel territorio dei nostri nemici?!- protestò Rosy battendo uno zoccolo a terra , riferendosi alla regina.
-Ecco perché tutto questa preparazione!- disse Alec.
-Ora capisco il perché di tanta preoccupazione per la sicurezza di Marin! Io pensavo che dovavamo andare in regni amici e superare piccole prove!- ribattè Pegasus.
-Oddio ci ridurranno in polpette per mostri, così!- disse Fuego.
-Ragazzi c'era d'aspettarselo! In fondo sembrava troppo semplice. Ora accettiamo questa sfida e partiamo- disse Marin.
- Ha ragione. Dobbiamo ritrovare i pezzi e distruggere Strenger e le sue creature- disse Krusmi.-Si, infatti- assecondò Alec.
-Solo che...- riprese Pegasus rileggendo la pergamena- il primo regno è quello della Barca Gialla-
-E quindi?- chiese Fuego cauto.
Pegasus rispose guardandolo negli occhi - Il suo confine si trova dall'altra parte del regno-Krusmi intanto prese il suo zaino e ne tirò fuori una cartina di Zurisya e ,dopo averla consultata ,aggiunse - In effetti Pegasus ha ragione- poi guardò le facce preoccupate -Dovremo fare tutta questa strada a piedi ?! Impiegheremo due anni prima di arrivare! Parola di gnomo- aggiunse.
Rosy si accostò a Fuego e insieme tossirono.
Krusmi gli guardò -Giusto! Abbiamo voi due! Sempre se accetterete di volare fino a domani mattina con noi sul vostro dorso-Marin,Pegasus,Alec e Krusmi guardarono speranzosi i due animali volanti poi Fuego aggiunse -Secondo la vostra intelligenza perché abbiamo accettato di indossare i paracolpi che ci consentono di volare più veloci?-
-Oh siete grandi ragazzi!- Esclamò Alec.
-Dai montate su! Abbiamo il regno della Barca gialla che ci aspetta!- disse Rosy.Alec chiese - Fuego posso venire con te ? Ho sempre desiderato salire su un drago!-
- Si Alec! Ma fammi guidare da Krusmi visto che ha la cartina a portata di mano- rise Fuego.
-Oh grazie!- ringraziò il vampiro.Decisa la rotta, Alec e Krusmi salirono in groppa a Fuego che si alzò in volo senza grandi difficoltà. Spiegò le sue enormi ali rosse e aspettò a mezz'aria.
Intanto Pegasus aiutò a far salire Marin su Rosy e poi lui, una volta salito, prese le redini e si mise alla guida.
Il sole era ormai scomparso. La luce della luna fece risplendere il manto nero e il corno dorato di Rosy che decollò senza sforzi e raggiunse Fuego e gli altri.
Le sue ali erano gigantesche.I due animali attivarono i paracolpi e accelerarono.
Regnava il silenzio di una notte tranquilla a Zurisya, mentre il paesaggio cambiava sotto i piedi dei nostri amici.Marin strinse forte le braccia attorno a Pegasus e appoggiò la testa sulla sua schiena. Riusciva a sentire il suo respiro regolare e rassicurante. Lui non disse niente, ma si limitò a guidare Rosy tenendo le redini con una mano e con l'altra, strinse le mani di lei tenendole strette contro il suo grembo come per paura di perderle.
Marin rassicurata, si godè il paesaggio mozzafiato e ogni tanto si concedeva attimi di dormiveglia. Poi arrivò l'alba...~spazio scrittrice ~
Ehilà ragazzi! Vi sta piacendo questa storia? Cosa ne pensate? Come al solito se ci va lasciate qualche stellina o un vostro parere nei commenti. Grazie di aver scelto la mia prima storia.
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Marin
FantasyNessuno crede in Marin, una ragazza determinata a realizzare i suoi sogni e che se ne frega del giudizio della gente. Un giorno, dopo l'ennesima presa in giro da parte delle sue amiche riguardo la sua passione per i cavalli e il suo sogno , lei si s...