Harry pov's
Lo stomaco doleva ancora per via del forte pugno incassato una decina di minuti prima. Il mio respiro era tremulo e ormai l'acqua arrivava alle caviglie. Il freddo era insopportabile e sentivo i brividi partirmi dalla punta dei piedi e arrivare violenti fino alla nuca.
Iniziai a tirare con le braccia le manette a cui ero incatenato nella speranza che quelle o il palo a cui erano fissate cedessero. Ci misi tutta la forza che avevo in corpo puntando i piedi sulla parete ma niente, nessun segno di cedimento, neanche uno scricchiolio.
Mentre tiravo con forza iniziai a sentire un rumore in lontananza. Una voce, sempre più distinguibile.
-Malfoy?- sussurrai fra me e me.
-Harry!- continuò ad urlare lui.
-Draco! Draco sono qui!- urlai a squarcia gola agitando le manette contro il tubo per farmi sentire ancora di più.
-Harry!- urlò ancora. Il suo tono però era diverso, mi aveva sentito, sapeva che ero lì. -Sono qui! Draco!- continuai ad agitarmi. Sentii un tonfo sordo e la porta si spalancò.
-Oh Harry!- disse lui venendomi in contro. Prima di dire altro premette le sue labbra sulle mie per dare origine ad un bacio disordinato e disperato.
-Draco, cosa ci fai qui?- chiesi mentre il mio cuore faceva i salti di gioia.
Lui mi sorrise esasperato.
-sai com'è, fuori c'era freddo e volevo venire a riscaldarmi nelle celle per malviventi dei sottoufficiali.- disse lui con sarcasmo.
Io sorrisi, nonostante la situazione lui aveva ancora voglia di scherzare.
-sei un cretino Potter.- disse baciandomi un altra volta. -dov'è la chiave?- chiese poi guardandosi in giro.
-li, dietro di te, in quella bacheca, è piccola e argentata.- dissi con foga, le acque gelide dell'oceano continuavano a infiltrarsi malignamente nella nave.
Draco iniziò a cercare alla rinfusa.
-non c'è! Sono tutte d'ottone qui!- disse nel panico.
-Ehi! Ehi guardami!- dissi cercando un tono fermo e allo stesso tempo dolce. Lui si girò verso di me. Gli occhi erano gonfi arrossati ai lati e stanchi, la pelle bianco porcellana iniziava ad assumente una sfumatura violacea per via del gelo che ci circondava. Continuava a tremare e fu la visione peggiore a cui i miei occhi avessero mai assistito.-calmati, va tutto bene, andrà tutto bene, ora, va a cercare aiuto.- dissi calmo.
Lui annuì agitato e mi baciò in altra volta prima di lasciarmi solo nella stanza.
-ti aspetto qui!- dissi con una lieve punta di sarcasmo per attenuare la tensione.
Mi guardai in giro per vedere se ci fosse qualcosa di utile per liberarmi, ma niente. Iniziai a tirare come avevo fatto prima nella buona speranza di riuscire a scappare. Qualche minuto dopo l'acqua era salita ancora di livello e ora arrivava alle cosce, salii sulla scrivania per evitare di stare dentro quelle acque infide.
Un'altra manciata di minuti dopo Draco fece il suo ritorno con un accetta in mano.
-può andare?- chiese impugnandola alla meno peggio.
Lo fissai per qualche istante per poi rispondere:
-lo scopriremo subito, avanti!- dissi distanziando le mani. Poi lo guardai mentre si preparava a colpire. Mi fidavo di lui ma era troppo scosso per dare un colpo decente.
-aspetta!- urlai.
-che c'è?- chiese lui paralizzandosi.
-prova qualche colpo su quel mobile.- dissi.
Lui annuì e si girò verso un vecchio mobile in legno. Colpì la prima volta con forza.
-molto bene ora prova a ricoprire lo stesso punto.- lo invitai.
Lui colpì in altra volta.
Mancò il punto di venti centimetri buoni.
Lo guardai perplesso.
E lui ricambiò il mio sguardo.-non importa, andrà bene dai!- dissi ridi stanziando le mani.
-Malfoy, serve un colpo forte e deciso.- dissi chiaro.
Lui annuì ancora senza parlare.
-distanzia di più le mani- spiegai.
-così?- chiese lui spostano una mano verso l'impugnatura e l'altra verso la lama.
-si così vai.- dissi io. Mi girai dall'altra parte e chiusi gli occhi. Sentii un tonfo metallico e il palo a cui ero impiglio tanto vibrare.
Aprii gli occhi.
-c'è l'hai fatta!- urlai di gioia.
Gli gettai le braccia al collo e lo baciai con amore. Lui ricambiò stringendomi a se.
-ora andiamo su!- dissi prendendolo per mano e uscendo dalla stanza.
-è gelida!- dissi rabbrividendo. L'acqua ormai arrivava allo stomaco.
Draco si guardò intorno. Una parte del corridoio era ormai praticamente sommersa.
-l'uscita è di là!- constatò tremando.
-ne troveremo un altra forza!- dissi tirandomela dietro mentre correvo, o meglio nuotavo in quell'corridoio. Continuai a tenere la sua mano mentre con foga ci dirigevamo verso le scale.
-su sali!- disse Draco dietro di me. Lo feci passare avanti e lo guardai mentre saliva. I vestiti bagnati ci appesantivano mentre cercavano una via d'uscita.Riconobbi il corridoio da cui sbucammo. Se avessimo svoltato a destra e successivamente a sinistra saremmo arrivati al mio alloggio e quello di Ron.
Sentii delle grida.
-di qua forza.- invita Draco. Continuammo a correre fino a che non trovammo tutti i passeggeri. Tutti riuniti dietro delle sbarre come topi in trappola senza via di fuga ma che non riescono ad abbandonare la speranza.
Intravidi una testa rossa qualche gradino più in su.
-Ron! Ron!- gridai. Il rosso si girò verso di me e il suo sguardo si illuminò, notai che vicino a lui c'erano anche tutti gli altri ragazzi che avevo conosciuto sulla nave; Hermione, Ginny, Luna, Dean e Seamus.
Ron si fece largo fra la folla e mi raggiunse.-Harry, dove sei stato? Niente da fare di qui non si passa!- disse nervosamente indicando i marinai che urlavano di mantenere la calma e rimanere in ordine.
-Allora troviamo in altra via di fuga!- dissi.
Ron chiamò gli altri e iniziammo a camminare con passo spedito per il corridoio.
-Di lì Harry!- disse Draco andando ad infilarsi in un corridoio secondario.
Anche lì c'era la porta sbarrata, solo alcune persone però erano lì ad urlare contro i marinai di farle uscire.
Mi feci avanti.
-brutti figli di puttana aprite subito!- ringhiai guardando fisso il ragazzo con le chiavi.
-scusi signore ma dobbiamo aspettare che...-
-apri questo maledettissimo coso!- sbraitai ancora. Quello non si mosse e cercò di riprendere il discorso che avevo interrotto.
-Al diavolo!- urlai tornando indietro.
Draco mi guardò preoccupato e io sentivo il cuore battere forte nella gabbia toracica.
-La panchina Harry!- squittì Hermione che cercava di non farsi prendere dal panico. Dean capì subito cosa intendeva là ragazza e iniziò a tirare la panchina per sradicarla.
-su aiutiamolo!- disse Ron unendosi a lui. Io, Draco e Samus facemmo lo stesso e iniziammo a tirare con più forza che potemmo. Finalmente la panchina si staccò dal pavimento lacerandolo.
-Spostatevi!- urlò Ginny cercando di far aprire un varco per sfondare le inferiate.
Le persone lì intorno ci fecero largo.
-Ehi! Fermi! Mettetela giù! Cosa credete di fare!- urlò un marinaio.
-Al tre! Uno... Due... Tre!- urlai e con tutta la forza che avevo in corpo spinsi la panchina contro la barriera che ci separava dalla salvezza.
Quella di incrinò ma non cedette.
-Ancora!- urlò Seamus a sua volta. Spingemmo ancora e le inferiate cedettero creando un varco.
-Andiamo!- dissi scavalcando la panchina e aiutando Draco a fare lo stesso.
-Non potete! Che diamine pensate di fare!- sbottò un ometto in divisa, mi girai per rispondere ma vidi che Ron ci aveva già pensato assestandogli un perfetto pugno in pieno volto.
E iniziammo a correre, per cercare di salvarci, scappando da quel buco che ci teneva prigionieri, le mie dita rimanevano intrecciate a quelle di Draco per ora volevo solo metterlo in salvo.
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Ecco qui il diciannovesimo capitolo! Spero vi piaccia anche se non è granché, lasciatemi un opinione e accendete la stellina. Vi adoro. 😘
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Titanic-Drarry
FanfictionSe Harry fosse un orfano che con una mano fortunata di poker riesce a ottenere due biglietti per il Titanic, la nave dei sogni? Se invece Draco fosse figlio di un'uomo ricco in rovina costretto a sposarsi con una donna che non ama? Se i due si incon...