Una giornata da dimenticare

4.2K 206 19
                                    

Mi sveglio piano sentendo leggermente caldo, la prima cosa che noto è Tom che con un braccio mi avvolge la vita.
Divento immediatamente rossa e mi scosto subito provando ad alzarmi, ma il suo braccio si stringe più forte intorno a me avvicinando i nostri corpi, provo e riprovo e niente, non riesco più a muovermi.
Alla fine mi arrendo e rimango sdraiata vicino a lui, l'occasione perfetta per osservarlo da vicino.
Un dread gli cade sul volto e senza pensarci lo sposto, facendolo riesco a guardare il suo viso rilassato. Sfioro una sua guancia come a fargli una carezza, non so che mi prende, ma in questo momento mi sembra di guardare un altra persona.
Apre gli occhi marroni di scatto e io sussulto per lo spavendo ritirando immediatamente la mano.
Mi guarda in maniera indecifrabile e poi con le voce ancora impastata dal sonno dice:

"So di far perdere la testa a tutte."

Ed ecco il solito sguardo provocatorio e quel maledetto ghigno strafottente tipico della sua faccia da schiaffi.

"Certo ora scollati."

"Sei così acida pure al mattino psicopatica, dovresti rilassarti di più"dice ridendo.

Torna ad esserci distanza tra di noi e io decido di alzarmi pronta per iniziare un altra pessima giornata.

"comunque buongiorno e ben tornato pessimo gusto"dice osservando il mio pigiama.

"Prima cosa non è un buongiorno visto che mi sono svegliata con te appiccicato e seconda non ho bisogno che qualcuno mi guardi solo perché metto un top scollato"strepito nervosa.

"Prova per una volta a vestirti decendemtene e vedrai che magari non risulterai così rivoltante" suggerisce aspro.

Mi giro e prendo dei vestiti dal armadio e mi precipito in bagno, mi appoggio alla porta una volta chiusa e guardo con attenzione quella maglia larghissima e informe che non mi dona dicerto un aspetto curato, in realtà mi fa sembrare trascurata.
Forse ha ragione lui se mi mettessi qualcosa di più adeguato forse risulterei  più gradevole....
Decido di rinunciare e di mettermi le solite cose consapevole di non aver la fisicità adatta per essere messa in mostra.
Una volta uscita dal bagno, trovo Tom ancora in mutande a curiosare tra le mie cose, cosa che mi irrita, non che io abbia niente da nascondere, ma semplicemente odio le persone troppo curiose. 

"Non ti ho detto di farti i cazzi miei e poi devi vestirti è tardi "comunico irritata.

Si gira e fa spallucce come se niente fosse.
Cammina fino ad arrivare alla sua roba gettata a terra la sera prima per poi mettersi i jeans con tutta calma, io lo sto fissando con la bocca quasi aperta.
Non ho mai guardato un ragazzo fare certe cose, insomma non che io non abbia mai avuto contatti con dei ragazzi, però lui è così dannatamente sensuale mentre lo fa.
Alza leggermente lo sguardo e mi coglie in fragrante mentre mi mordo il labbro guardandolo attentamente.

"Ripeto so di essere bello, ma non me la faccio con le psicopatiche."

Mi sento talmente umiliata in questo momento che non riesco quasi a parlare.

"Non prenderlo sul personale... anzi si."

Ok, è proprio uno stronzo, molto educatamente alzo il dito medio per poi dargli le spalle; sento dietro di me la porta del bagno chiudersi, per ciò inizio a perdere tempo e naturalmente il mio sguardo viene  catturato dal mio specchio.
Una figura minuta  pallida e insignificante è il riflesso che vedo... apparentemente una ragazza fredda, acida, sicura di se e senza emozioni, ma in realtà dietro quell'apparenza c'è solo una ragazza stanca, fragile e terrorizzata da tutti che ha in oltre diversi complessi.
Tutto ciò che vedo è una ragazza con una maschera.
Ripenso alle parole di Tom e il mio cuore perde un battito, per una volta vorrei sentirmi dire di essere carina e lo so di essere talmente strana che nessuno vorrebbe anche solo avvicinarsi a me, però mi piacerebbe essere più sicura di me e del mio nuovo corpo.
Spinta dal desiderio di essere accettata decido di cambiarmi, dall'armadio prendo una canottiera nera abbastanza scollata, una gonna che arriva fino a metà coscia fatta di balze bianche e decido di mettere delle calze velate sotto.
Mi guardo allo specchio e per una volta mi vedo addosso qualcosa di più carino rispetto a i miei soliti stracci.
Mi sento nervosa e insicura, non sono abituata a stare così, ma mi vedo notevolmente più carina.
Controllo e ricontrollo tremila volte che la gonna non sia troppo stretta e che la canottiera non faccia vedere quel grasso che i miei occhi continuano a vedere nonostante i chili persi.
Metto poi un giacchetto di jeans sopra e mi inizio a sistemare i capelli.
Cotono quella massa bianca che io definisco capelli e con il ferro mi faccio alcuni boccoli per poi sistemarli con le dita facendoli sembrare naturali; dopo metto dei bracciali e decido di indossare la mia collanina preferita.
La prendo dal cassetto, ma cade a terra, così mi abbasso notando che la maglietta di Tom è ancora sul pavimento.
La raccolgo e la porto al naso, riconosco subito quel odore di gelsomino e muschio, profumo inconfondibile anche se mischiato all' odore di vodka e fumo, il qualle mi sta dando alla testa.
Esco dalla mia camera per andare in quella di mio fratello, vedo subito che non è solo: ha due ragazze con se nel letto, ovvimante nude.
Faccio finta di niente e apro il suo armadio prendendo una sua maglietta; esco velocemente per tornare in camera mia, appena arrivata Tom mi guarda stranito così gli lancio la maglietta di mio fratello addosso.

INNAMORATA DEL BULLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora