Un vecchio amico

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Rimango paralizzata quando i miei occhi vedono la figura di Sam Evans.

Sam era il mio peggior incubo fino a qualche tempo fa, prima di Tom era lui che mi tormentava.
Per colpa sua ho versato un infinità di lacrime amare.
Tom non é nient'altro che un ragazzo spiritoso se paragonato a lui.

Mi tiro indietro spaventata tremando in maniera incontrollata, sono davvero terrorizzata.

"Ciao Alissa"dice sorridendo in modo inquietante.

"Co_cosa v_vuo_vuoi?"balbetto.

"Te, ovviamente"

Quelle sue parole escono così dure che mettono i brividi solo a sentirle.

"Non ti mancano i bei momenti passati insieme ?"dice beffardo.

"Quali bei ricordi dovrei avere di te?!
Quelli di quando mi picchiavi ed insultavi o quelli dove provavi a molestarmi?" dico profondamente arrabbiata.

Ho pianto e sono scappata troppe volte a causa sua, ho cercato di farla finita principalmente perché lui mi tormentava costantemente, non dimenticherò mai tutte le cose orribili che mi ha fatto.
Come potrei d'altronde sono ricordi indelebili che mi hanno segnato profondamente.

"Tutti e due "dice facendo un sorriso.

Cerco con tutta me stessa di non far vedere la mia angoscia, voglio che se ne vada e l'unico modo è essere sicura di me stessa.

"Ah però, Alissa sei cambiata parecchio.
Peccato che con quell'inutile asciugamano addosso non riesco a vederti bene, perché non lo togli"dice avvicinandosi pericolosamente.

"Perché non te ne vai a fanculo, hai già visto abbastanza" alzo la voce nella speranza che desista dall'avvicinarsi.

Non so dove sto trovando la forza di rispondere con così tanta sicurezza anche perché mi stanno letteralmente per cedere le gambe.

Scuote testa in modo negativo

"A malincuore noto che non sei più quella ragazzina ubbidiente e remissiva".

"Vorresti dire quella ragazzina sottomessa al tuo volere da trattatre come il tuo zerbino".

"Come la metti la metti, sei diversa.
Non ti preoccupare però perché io non ti lascerò mai".

Indietreggio spaventata fino ad arrivare al muro delle docce dove il mio corpo sembra mimetizzarsi con le piastrelle.

Si avventa su di me e inizi a farsi strada con le mani su tutto il mio corpo.
Grido cercando di allontanarlo, mi togliel'asciugamano con forza e inizi a sfiorarmi in modo velenoso.

Fortunatamente si ferma di colpo, fissa con amarezza i segni che ho sul collo.
Stringe i pugni e serra la mascella, é visibilmente arrabbiato cosa che non aiuta i nervi.
Non so se essere felice che Tom abbia fatto quello che ha fatto oppure odiarlo per avermi solo peggiorato la giornata.

"Puttana" sputa acido sferrandomi un sonoro ceffone.

Mi tengo la guancia che brucia come il fuoco.
So cosa succede quando lui si arrabbia e ne sono spaventata.

Mi strattona colpendomi mentre io rimango inerme a subire questa violenza gratuita.

Vorrei reagire ma non ci riesco, ma sento un dolore lancinante che mi attraversa tutte le ossa.
Mi prende a calci anche se ormai sono stesa a tessa.

Il sangue macchia le mie dita, le percosse incessanti mi fanno ricordare tutto ciò che avevo cercato di cancellare.

Inizio flashback

INNAMORATA DEL BULLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora