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Pov. Camila
Mio padre aveva ricevuto l'ennesimo trasferimento. Questo portò all'ennesimo trasloco, l'ennesima iscrizione ad una nuova scuola e l'ennesimo primo giorno senza amici. Ero già timida di mio e ogni volta che riuscivo a trovare qualche amico... boom. Nuovo trasloco.

Ero sdraiata sul letto nella mia nuova camera. Mancavano ancora dieci minuti prima che la sveglia suonasse. Mi coprì il viso con il cuscino. Non potevo credere che avrei dovuto affrontare un'altro 'primo giorno' , con i soliti imbarazzi e brutte figure. Per smorzare la tensione mi alzai e andai a farmi una doccia. Purtroppo calcolai male il tempo e ci rimasi troppo, quando uscii impiegai troppo tempo per asciugare e sistemare i capelli. Indossai un paio di jeans chiari, un maglione color vaniglia e le vans per poi uscire di casa velocemente. La scuola non era molto distante da casa e potevo arrivarci a piedi, ma nonostante tutto quando arrivai capii che la campanella era già suonata. Guardai il giardino della scuola che ormai era vuoto, poi spostò lo sguardo sull'edificio. Era enorme, non avrei mai trovato la segreteria.. mi guardai attorno sperando di trovare qualcuno che potesse accompagnarmi ma non c'era nessuno. Quando ormai mi ero rassegnata all'idea di dover girare tutto l'edificio,sentii delle voci provenire da un angolo del giardino. Guardando bene notai un gruppo di ragazzi e ragazze seduti sui muretti del parco, in un angolo abbastanza nascosto. Non sembravano preoccupati dal fatto che le lezioni fossero iniziate e continuavano a parlare tra loro. Lentamente mi avvicinai e quando fui piu vicina vidi che quasi tutti fumavano sigarette e anche alcune canne, e che quasi tutti erano ricoperti di tatuaggi e pearcing. Senza farmi notare provai ad allontanarmi velocemente ma ero arrivata troppo vicino a loro e sentii un ragazzo chiamarmi -ehi ragazzina, che ci fai qui? Ti sei persa piccolina?- lo sentì ridere e mi girai lentamente. -ehm.. io.. no scusate.. devo andare..- balbettai continuando ad allontanarmi ma una mano afferrò il mio braccio e mi tirò indietro. Mi ritrovai con la schiena contro il muro dell'edificio e circondata da quei tipi.. -che ci fa una ragazzina piccola come te in questo posto? Non ti hanno detto che quest'angolo è privato?- disse il ragazzo che l'aveva chiamata prima. Mi guardai intorno e vidi che si erano avvicinati tutti. Tutti tranne una ragazza. Era seduta ancora sul muretto intenta a fumare la sua sigaretta. Era girata di profilo, quindi non riuscì a vederla in volto. Spostai di nuovo l'attenzione sul ragazzo -io..- provai a tenere la voce ferma - sono nuova.. mi dispiace.. non volevo disturbare- tutti risero appena finii di parlare, spostai lo sguardo di nuovo sulla ragazza seduta sul muretto. Non si era mossa ma sembrava piu attenta alla conversazione. Il ragazzo di prima si avvicinò di piu -bene bene, penso sia il caso di farti vedere cosa succede a chi si mette in mezzo a cose che non la riguardano- lo guardai terrorizzata ma una voce lo fermò prima che potesse fare qualcosa -Austin lasciala stare.- mi girai verso la voce. Si erano avvicinate due ragazze e ora guardavano male il tipo che a quanto pare si chiamava Austin. Il ragazzo rise guardando la ragazza piu bassa, quella che aveva parlato. -ma guarda, Ally la santa e Dinah la schizzata. Come mai qui? Non avete bambini poveri da sfamare?- alcuni ragazzi del gruppo risero alle parole di Austin. - Austin lasciala in pace.- disse la ragazza piu alta, Dinah penso. Il ragazzo rise ancora di piu.- scordatelo. Andatevene prima di fare la sua stessa fine. Vi siete salvate molte volte ma adesso finite male- disse in tono minaccioso. Ma le due non sembravano intimorite affatto. Ally si girò per guardare la ragazza sul muretto. -Lauren.- la sua voce era calma e il suo sguardo puntato sulla ragazza non lasciava trasparire emozioni. Lauren alzò lo sguardo su Ally. Rimase cosi un po' , poi si alzò e buttò la sigaretta ormai finita ai piedi di Austin per poi andare verso l'edificio senza dire nulla. Anche se non avevo capito molto pensai che fossimo finite tutte e tre. Ma Austin alzò lo sguardo infuriato su di me -non finisce qui ragazzina- sibilò minaccioso e si allontanò insieme agli altri. Ero ancora shoccata quando le due ragazze si avvicinarono a me. -stai bene?- chiese Ally poggiando la mano sulla mia spalla. La guardai. Era tranquilla ma allo stesso tempo sembrava a pezzi. -io.. si... grazie, davvero- dissi ad entrambe. Mi sorrisero e Dinah mi prese la mano. -vieni, ti portiamo in segreteria-.
Le due ragazze mi aiutarono a ricevere il mio orario delle lezioni e a trovare la mia classe. Prima di andarsene mi sorrisero - spero di rivederti in giro- disse Ally sorridendo -attenta, chiaro?- era veramente simpatica e da quando si erano allontanate da quel gruppo entrambe le ragazze sembravano più rilassate . Sorrisi e le salutai entrando in aula. Il professore non era ancora arrivato e mi sistemai in un banco pensando a quanto odiassi i primi giorni

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