QUATTORDICI

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-La respirazione è regolare ora. Probabilmente è stato un attacco d'asma-

Luke sorrise al bambino davanti a lui, togliendosi lo stetoscopio dalle orecchie.

Si alzó dalla sedia, allungandosi sulla scrivania per prendere una caramella che gli porse gentilmente, facendolo gioire.

-Grazie davvero dottore. Io...ho pensato al peggio per un momento-

La mamma del piccolo gli strinse la mano, sorridendogli riconoscente.

-Non si preoccupi signora. È il mio lavoro-guardó il bambino che mangiucchiava in pace la sua caramella-per oggi è meglio se non si affatichi troppo...è sempre meglio non rischiare-

La donna annuì, prendendo in braccio il bambino, che salutó il ragazzo con la manina.

Luke sorrise, rispondendo al saluto, strofinandosi poi le tempie non appena uscirono dalla stanza.

-Giornata dura?-

Michael fece il suo ingresso, posando sulla scrivania un fascicolo pieno di carte.

Luke lo guardó confuso, prendendo in mano il blocco.

-Non sai quanto...cos'é?-

-Le carte per l'operazione di domani di Julian, il bambino con problemi al rene destro. Devi firmare qualche carta poiché l'hai visitato tu, consigliandoli l'operazione-

Luke annuí, prendendo una penna, appoggiandosi su un braccio mentre leggeva.

Michael lo osservava, notando le poche forze del biondo, sedendosi di fronte a lui.

-Hey Lukey ma che hai?-

Il minore alzó lo sguardo.

Posó la penna, sospirando, abbandonandosi sulla sedia.

-È solo stanchezza Mike...stanotte non ho dormito niente...ho avuto problemi di stomaco e un mal di testa assurdo. Forse ieri io e Calum abbiamo decisamente esagerato con birra e popcorn-

Michael ridacchió appena.

-Potevi prenderti il giorno libero. Almeno ti saresti ripreso completamente-

Luke scosse la testa.

-Sto bene...-

Michael innarcó un sopracciglio.

-Oh si...lo vedo-

L'altro fece per ribattere, ma il maggiore gli posó un dito sulle labbra.

-Tu, ora, vai da Katherine e le chiedi di poter andare a casa-

Fece un sorrisetto, facendo sbuffare l'altro.

-Non posso Michael. Mi mancano solo cinque ore per finire il turno...posso farcela...davvero-

Michael scosse la testa, alzandosi.

-Fidati non hai una bella cera...vai a casa. Riposati un po'. Qui ci penserà Josh-

Il minore alzò lo sguardo, intrecciandolo al suo.

Si sentiva debole.

E aveva un sonno terribile

Ma sarebbe stato troppo orgogliso per ammetterlo.

-Mike davvero...-

Il maggiore sorrise leggermente.

-Luke non fare l'orgoglioso. Rischi di peggiorare...per favore va a casa...se non vuoi farlo per te fallo per me...-

Luke sospirò, posandosi una mano sugli occhi.

Gemette piano.

Di frustrazione.

Mugulando.

-Okay Michael andró a casa...io...forse hai ragione tu-

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Ed ecco anche il secondo.

Grazie per voti, visulizzazioni e commenti.

Siete fantastici♡

Mat😎

Like A Medicine|Muke Clemmings [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora