Smile 1

5

Noire

Non può essere lui...  Come ha fatto a trovarmi?!?!?
Illus era un ragazzo su una trentina d'anni, diventato dottore per conoscere i segreti degli esseri viventi, dice di provenire da una dimensione parallela, chiamata "Lightend". Quelle poche volte in cui ci siamo parlati mi chiamava Noire.. Fino a qualche anno fa non capivo perché mi chiamava così ma poi, grazie ad una delle mie strane visioni, capì che forse quello era il mio vero nome.
Comunque, bando alle ciance, Illus è un ragazzo alto 1,72 circa , con i capelli sparati all'indietro di un color bianco, tipo gli scienziati pazzi, occhiali che lo rendono più misterioso, con camicia hawaiana e con degli ai piedi e dei guanti che li coprono le mani, abbigliamento che fa pensare che sia andato in vacanza..
"MA COME TI VESTI?!?!!"
Dico sempre appena lo vedo. Ha il potere di creare illusioni  e, grazie al suo tocco, può uccidere all'istante.
Il suo sguardo...scommetto che ha qualcosa da dirmi...
«Finalmente dopo 8 anni posso rivederti.» cercò di avvicinarsi a me.
«Stammi lontano! » gli dissi indietreggiando.
«Non posso fino a quando non tornerai a casa, ti aspetta qualcosa di speciale per te, mia cara...» disse son quel suo sorrisetto da maniaco.
«Mai e poi mai!» mi allontanai da lui.
«Non mi lasci altra scelta. Ma prima...» lanciò di fronte a me un braccialetto e  un coltello.
«E questi che cosa sono?» gli chiesi rivolgendoli uno sguardo perplesso.
Questi oggetti...
«Mi hanno detto di darteli prima di lasciarti.»
Guardai quei due oggetti per qualche secondo.
«...mamma...papà...Liv... Non possono essere...». Dissi senza rendermene conto.
«Purtroppo è così. Nel momento in cui sei sparita, i tuoi genitori e tua sorella hanno "accidentalmente" avuto un incidente...AHAHAH! Quanto mi dispiace.».
«NON TI CREDO!» gli urlai.
Ma che mi prende!?!?
«.. Allora lascia che ti faccia vedere cosa è successo» ridacchiò.
Creò una sfera di energia e all'interno si vidi una scena orribile.
Mi ritornarono in mente alcune visioni che avevo visto certe volte ma non capivo mai a che cosa si riferissero.
«MAMMA! PAPÀ! LIV NOO!»
"LQuelli.. I miei genitori... Mia sorella...Che cosa  ho fatto!?!?!
  Iniziai a piangere, lentamente mi inginocchiai a terra e mi misi a urlare con disperazione e incredulità.
Illus invece mostrava il suo sorrisetto di merda e ridacchiava.
«Inutile che tu pianga piccola sciocca! Se mi avessi obbedito quella volta...»
Sentii una strana voce.
«Mia cara, lascia che me ne occupi io.»
Una voce? Ma da dove proviene?
«Non preoccuparti per me, lascia che sistemi io questo stronzo.»
Perplessa, feci cenno di si.
Il mio corpo iniziò a muoversi da solo. Mi alzai e lo guardai negli occhi con tutta la rabbia che avevo.
«.. tu... hai ucciso i miei genitori... mia sorella... e tutti gli abitanti di Snowland... » inziai a parlare senza la mia volontà.
«Verissimo mia cara. Finalmente ti sei ricordata di tutto! Eh?!?!?» mi guardò con quel ghigno.
«Ce la pagherai... per tutto... Noi ti uccideremo e creeremo un mondo perfetto...»  dissi.
Un mondo perfetto?!?! Ma che stai... Ma che stò dicendo!?!?!
«Che cosa credi di fare? Picchiarmi?» «... anche di peggio.»
... devo vendicarmi di quello che ha fatto...
Inizai a ridere pensando a come avrei potuto ucciderlo. Presi il coltello di mia madre e una luce nera mi circondò. La mia pelle divenne più bianca del normale, sulla mia testa comparvero delle corna, i vestiti cambiano forma e assunsero l'aspetto di un abito con la gonna corta. Delle calze trasparenti nere coprivano gran parte delle cicatrici, delle scarpe eleganti con la zeppa sono coperte in parte da sangue, rimpiazzando gli stivali che avevo prima e, come tocco finale, le cicatrici si riaprono mostrando ogni ferita e  delle catene e dei collari bloccano quasi ogni mia parte del corpo. Il mio sguardo era carico di odio, i miei occhi color verde chiaro divennero un rosso come il sangue che risplndevano sotto la luce della luna ,appena scoperta dalle nuvole. La bocca si aprì  più del normale e fà un sorriso di quelli veramente inquietanti. Il sangue iniziò scendere da ogni cicatrice del mio corpo.