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Adrian

«Noire!!! Aspetta!» urlai prima che scompaia. Yoake si avvicinò a me, lentamente e con timore.
«..Adrian...»
«GRRR! PERCHÉ SE NE SCAPPA SEMPRE? Dovevo risolvere questa situazione in cui mi ritrovo e invece lei non mi lascia nemmeno sapere la verità.. TUTTO QUESTO È PER COLPA TUA!!» le urlo in faccia e ripresi le stampelle.
«Adrian, smettila di urlare. Quella...» tentò di toccarmi ma al minimo movimento, la allontanai.
«STAI ZITTA! MI SONO STUFATO DI TE! VUOI STARMI SEMPRE VICINA, PERÒ QUANDO C'È LEI ROVINI SEMPRE TUTTO!»
Urlai per la rabbia.
Ho bisogno di sfogarmi.. Non può continuare così questa troia.
«Ma... io lo faccio per proteggerti...» piagnucolò.
«Ah, si? E da cosa?»
«Adrian! Tu non la conosci da molto... io si! E ti dico che la vera Noire non se ne sarebbe andata!» Mi strilla.
Io invece sbuffai.
«Lo vuoi capire Adrian? Quella lì è una falsa! La vera Noire è dolce, ingenua, timida e non farebbe mai del male a nessuno! Questa qua invece è tutta un'altra storia!» mi continuò a ripetere.
« SEI OTTO ANNI RIPETENDO LA STESSA BUGIA. ORMAI NON TI CREDE PIÙ NESSUNO. » le dissi.
Mi allontanai prima che quella inizi i suoi capricci da bambina piccola.
«GRRR...Non capisco come tu faccia ad amare quella stupida. Cioè, da quando è arrivata in questa dimensione ha tutti ai suoi piedi.» sbuffò furiosa e se ne andò via.
Camminare per la spiaggia mi ricorda i vecchi tempi e soprattutto quel giorno.. Quel giono che non dimenticherò mai..
Ormai sono già passati 8 anni da quando è arrivata nella nostra città.

+flashback+

Eravamo solamente io, Yoake e Nicolas sopra la scogliera, stavamo parlando e all'improvviso si aprí una specie di buco nel cielo.
Nez: «RAGAZZI! S-SI È APERTO UN B-BUCO NEL CIELO!?!?!» lo indicò terrorizzato.
Yoake rimase immobile e balbettava dal terrore.
All'improvviso si vide qualcosa precipitare sulla spiaggia, cadeva troppo velocemente per  vederne una forma definita.
Yoake:«A-Andiamocene d- da q-qui!».
Nez: «S-Sarà... Sarà il caso di controllare??» balbettava mente guardevamo la nube di sabbia alzata da quell'oggetto sconosciuto.
Adrian: «Non lo so.. Ma in ogni caso, sono curioso di vedere che cos'è quell'oggetto.»
Mi misi a correre verso la spiaggia per controllare che cos'era. Nez e Yoake mi seguirono, nonostante fossero terrorizzati. Arrivammo alla spiaggia con il fiatone. La nube di sabbia era quasi scomparsa e oltre ad essa si notava una specie di fossetto con qualcosa di strano al'interno.

Nez: «Adrian.... »
Mi avvicinai per controllare.
All'interno vi era una ragazzina dai capelli tra il bianco e  il grigio, aveva le orecchiaie e le lentiggini. La pelle era quasi tutta ricoperta da tagli, graffi e sangue. Indossava un vestito molto particolare e delle ballerine nere. 
"Doveva aver passato una brutta esperienza quella piccolina.. "
La provai a svegliare.
Adrian: «ehy... stai bene?» Le domandai dolcemente.
???: «...mamma... papà...»disse con una vocina molto debole e molto acuta.
Yoake: «Adrian! Lasciala qui e andiamo via. E se ci attaccasse?»
???: «...salvatemi da questo incubo...»
Adrian: «Non c'è tempo da perdere...Ha delle ferite gravissime e se non la curiamo potrebbe morire.» Le ringhiai.
Yoake:«Peggio per lei! Nez andiamocene...»
Nez: «Yoake smettila di essere così acida! Andiamo Adrian...»

"...E da quel momento yoake divenne più acida e possessiva di prima... per il suo arrivo."

La portammo subito in ospedale e quando i medici la videro, si spaventarono per le condizioni e portarono subito in sala operatoria.

Dopo qualche ora la ragazzina venne portata in una stanza ed io e Nez andammo a controllarla.
I medici ci dissero che grazie al nostro intervento, quella ragazzina sarebbe morta. Però ci dissero che secondo le loro ricerche quella ragazza non compariva in nessun archivio, ovvero che non possedevano nessun archivio o dato riguardante lei.
Medico:«È stanissimo, quella ragazza non ha un'identità. »
Rimanemmo un po' turbati per questa informazione.
Nez: «Q-quindi non ha un nome? Non si sà chi sia?»
Medico: «Esattamente.»
Adrian: «Possiamo andare a vederla?».
Medico: «Va bene, però state attenti e sbrigatevi, dobbiamo farle altri controlli.»
Adrian: «Ci metteremo un attimo.»
Nez: «Adrian... sei sicuro?»
Adrian: «Si, andiamo.»
Medico: «La ragazzina si trova nella stanza 106.»
Adrian: «Grazie mille»
Rangiungemmo la stanza. Bussai alla porta ed entrammo. La ragazzina era sdraiata su un letto ed era colleggata ad un macchinario.Sembrava che dormiva seneramente. I suoi capelli erano diventati di un castano molto scuro, diversi da quando l'avevamo l'avevamo presa; delle ferite riamsero solo delle piccole cicatrici.
Nez: «adesso sembra più tranquilla..» disse e accenno di andarsene.
Adrian: «parla piano, altrimenti la sveglierai.»
Nez: «...va bene...»
Dopo qualche minuto iniziò ad agitarsi e ad urlare.
???: «MAMMA! PAPÀ! NON LASCIATEMI CON LUI! VI PREGO! MAMMA!» urlava disperata e piangendo.
Nez: «forse è meglio se...»
Mi avvicinai a lei e le presi la mano dolcemente.
???: «M-Mamma... P-papà...Lui è cattivo...» singhiozzò.
In quel preciso momento lei aprì gli occhi, alzò la testa, si guardò intorno un po' stordita e spaventata, poi mi guardò.
???: «C-CHI SEI!??! NON TOCCARMI!» si liberò dalla mia mano. Aveva gli occhi diversi  uno di un verde chiaro ed uno di un rosso scuro. E in quel momento di paura intervenni io.
Adrian: «Hey Hey... Calmati..»
???: «IO NON MI CALMO FINO A QUANDO NON MI DITE DOVE MI TROVO E CHI SIETE!!» Creò dei cristalli di ghiaccio e ce li puntò addosso.
Nez: «A-Andiamocene! Questa c-ci vuole uccidere!!»
Si sentì la porta aprirsi di botto.
Dottoressa: «Che stà succedendo?»
???: «SE NON ME LO DITE FARÒ DEL MALE A QUELLA!» disse puntando i cristalli di ghiaccio contro la dottoressa, con l'aria ancora più impaurita e arrabbiata.
Dottoressa:«Piccola, adesso calmati»
Si avvicinò piano piano a lei.
???: «ALLONTANATI O TI UCCIDO! LO SO CHE MI VOLETE CONSEGNARE A LUI! VOLETE CHE MI PICCHI E CHE MI UCCIDA!»
Le strinsi la mano e le dissi con un pò di terrore.
Adrian: «Noi non vogliamo farti nulla... ti abbiamo aiutato a guarire... da quelle brutte ferite e adesso ti trovi in un'ospedale di Blaty.»
???: «Non vi credo! Non ho mai sentito dell'esistenza di questo posto!»
Adrian: «Questo mondo si chiama Lightland..»
La ragazza si guardò e vide che aveva delle cicatrici e dei punti sulle gambe, poi rivolse lo sguardo verso di me.
Adrian: «ma ora potresti dirci...come ti chiami? E sopratutto da dove provieni?»
???: «Io? ...» si guardò le mani e se le mise sopra la testa ed iniziò a tremare.
Dottoressa: «C'é qualcosa che non va..?»
???« Io... Non so chi sono...» trema e inizia a pingere.
Rimasi scioccato allo sentire la ragazzina. La dottoressa si avvicinò a lei  e cercò di consolarla ma al minimo accenno di movimento, prese un cristallo e lo puntò alla mia gola per allontanare gli altri.  La dottoressa rimase in silenzio e le prese il cristallo dalle mani.
Provavo un senso di paura verso quella ragazza...
Dottoressa:« Adesso calmati piccoletta.»
???:« Lasciatemi in pace! Non ho fatto nulla di male!» singhiozzò, «Sono innocente...»
Adrian: «Ricordi qualcosa del tuo passato..?»
???: «ricordo.. Solo che.. Mi hanno...»
Dottoressa:«Non sforzarti.. Sei ancora debole e dovresti riposarti.»le disse avvicinandosi alla ragazzina e sedendosi affianco a lei. La paziente la guarda indecisa su che cosa fare. Annuì e guardò fuori dalla finestra in cerca di qualcosa per rilassarsi.  Mi avvicinai alla ragazza e feci finta di tossire per attirare la sua attenzione su di me.
???:«Mh? Che c'è?»
Adrian:«Noi non ci siamo ancora presentati.. Piacere di conoscerti... ,
io mi chiamo Adrian Smith» le porsi la mano e lei, perplessa la guardò. Le presi delicatamente la mano e la avvicinai alla mia, «si fa così..» le strinsi la sua piccola mano e la scossi per un secondo, la guardai sorridendo.
???: «Che.. Che mi hai fatto fare? » ancora più confusa di prima.
Adrian:« È uno modo per conoscersi.».
???:«È... Strano...»
Dottoressa:« Dalla statura sembra che tu abbia...10 anni» osservò.
Nez:«Sei più piccola di noi allora!» cercò di non ridere. La ragazza lo guardò con acidità e disse:

«Non fare quella faccia da idiota! Non mi fido ancora di nessuno di voi. Quindi.. se non volete avere del ghiaccio conficcato nella gola, vi consiglio di starmi lontana...»
Nez: «Ma chi ti credi di essere!?!? Nessuno mi dice cosa devo far...» le disse rispondendole.
Adrian: «Nez zitto!» li urlai in faccia.
La piccola si alzò dal letto, si avvicinò a me e in quel momento... mi diede un bacio sulla guancia. Dopo mi disse:  «Grazie per avermi salvato».

+Fine flashback+

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Spero vi piaccia🌌

Al prossimo capitolo!

Byeee

~Vanyx🌸

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