Noire
Domani è il giorno del mio compleanno.
Evy entrò dentro la mia camera.
«Ciao Evy.» le dissi stiracchiandomi.
«Ciao. Senti... Domani che ne dici di uscire?»
«Preferisco annoiarmi a casa come tutti i santi giorni..» sospirai.
«Per favore! Ho bisogno che tu vada a controllare una cosa al bar!»
«Ahhhhh! Che palle che siete. Vi odio.»sbuffai e lanciai il cuscino contro il muro.
«Lo facciamo per il tuo bene cara.»
«"Lo facciamo per il tuo bene" Bleh!!» la imitai con il tono "non me ne importa nulla".
Evy andò verso la porta e la chiuse.
«Perfetto.» Mi cambiai ed uscì dalla finestra facendo un po' di parkour.
Mentre passeggiavo per il parco vidi la sagoma di un ragazzo.
È il ragazzo dell'altra volta
Ad un tratto vengo colpita da dietro le spalle da qualcuno. Sento delle risate.
«Ma bene bene.. La demone è uscita.»
Illus di mer...
Illus mi prese per il collo e cercò di strozzarmi.
«Lasciami... Stronzo! ..» dicevo con la voce tremante.
«Non prima di vederti morta.»
Qualcuno da dietro di lui lo colpì e Illus mollò la presa e io caddi a terra tossendo.
«Ti sei procurata un'altro amichetto. Che patetica che sei.» ridacchiò.
Il ragazzo gli sferrò un pugno in faccia.
«Non si picchiano le ragazze.» disse dandogli un'altra pugno.
«Io faccio quello che mi pare e piace, stronzetto.» rideva.
Il ragazzo lo continuò a picchiare.
Illus ad un tratto lo allontanò da lui.
«Me la pagherai, mostro!» e poi scomparve nelle ombre.
Il ragazzo si avvicinò a me e mi porse la mano per aiutarmi a rialzarmi.
Gli porgo la mano e mi rialzo.
«..Stai bene?» mi chiese.
«...si.»
«Chi era quello?»
«... un pazzo.» dissi e abbassai lo sguardo.
«Scusa.. Non ci siamo ancora presentati... Io sono Dadderuck, per gli amici Dadde.»
Diventai un po' rossa per l'imbarazzo. «P-piacere Dadde. Io mi chiamo Noire Eris, per gli amici solo Noire.»
«Hai proprio dei bei nomi.»
«Grazie... È un bel nome anche il tuo.» gli sorrisi.
Diventammo rossi entrambi.
«Non ti ho più vista dalla settimana scorsa.»
«..non mi piace uscire...»
«Peccato...»
Dopo un po' di silenzio passato a guardarci negli occhi.
«senti... Posso dirti una cosa?»
Io diventai rossa
PERCHÈ SONO ROSSA?!?! Aiuto... Mi sento il cuore battere forte... NOIRE ERIS, CALMATI! Non può accadere una seconda volta.
«...certo. Dimmi pure.»
«Mi piacerebbe diventare un tuo amico.»
«..m-mi piacerebbe anche a me.»
Dopo delle ore passate a passeggiare..
«Si è fatto tardi... Devo andare.» dissi.
«Ti va bene se usciamo insieme domani?»
«...ecco...» ci pensai per un po'. Da un lato potrei rimanere a casa a subire le urla di mia sorella e le sgridate di mio fratello, e da un'altro potrei passare un po' di tempo a non pensare a tutte le stronzate che faccio di solito con quella taglierina sotto al cuscino...
«..Solo come amici, stai tranquilla.»
«Va bene.»
«Allora ci vediamo domani mattina al parco.»
«Va bene, a ... A domani.»
Mi incamminai verso casa, passeggiai lentamente osservando il cielo costellato da puntini bianchi e azzurri.
Non posso... Essermi innamorata di lui... Si, è molto dolce... Ma.. Credo di non essere adatta a lui..
Entrai in camera dalla finestra. Velocemente mi misi il mio pigiama e mi misi a letto.
Domani è un'altro giorno..
Ripetei tra me e me.La sveglia suonò almeno per cinquanta volte e con il suo casino sveglia anche me.
Stranamente mi sentivo più felice del solito.
Eccomi, la pazza è Attiva!!
Mi cambiai E indossai la mia felpa nera con la scritta "Psycho", i miei leggins strappati e le mie scarpe alte con la zeppa all'interno (-le amo da impazzire-).
Mi sistemai i capelli, li arricciolai un po' per darli quell'effetto mosso e, come tocco finale, un po' di eyeliner nero e un po' di ombretto sugli occhi per coprire le mie solite occhiaie.
Scesi in cucina e mi prepare un caffè caldo.
«Buon compleanno Noire!» mi urlò appena scesi e mi abbracciò.
«Auguri sorellina.»
«Grazie». Dissi e riassumo il mio tono freddo.
Non devono sapere nulla.
«Vedo che sei già pronta ad uscire.»
«Si, ora scusatemi. Tornerò verso le sette.».
«Va bene.»
Uscì di casa e mi precipitai verso il parco. In città c'era sempre tanta gente la domenica e sempre questo traffico. Arrivai al parco, mi avvicinai ad un albero e trovai Dadde proprio dietro ad esso.
Di nascosto, mi avvicinai a lui e gli coprì gli occhi per farli uno scherzo.«Indovina chi sono~»
«Mh.. Qualcuno che conosco?» ridacchiò.
« Porbabilmente si stà confondendo con qulcun'altro~ » rido lasciandogli libero gli occhi e mi siedo affianco a lui.
«Buongiorno Noire» mi disse sorridendo
«Buongiorno» ricambiai il sorriso.
«Dormito bene?»
«Più o meno..»
«mh... » sospira dubbioso.
«Tranquillo, ci sono abituata.»
«Allora... Dato che ci conosciamo da poco... Perchè non mi racconti qualcosa su di te?»
Ad un tratto diventai rossa.
« Ho-Ho detto qualcosa che non va?» diventò un po' rosso pure lui.
Noire, Calma. Sono tutta rossa. Aiutooo!!!
«No-No» scossi la testa leggermente.
«Sempre se ti va di parlarne, non ti costringo.»
...stà accadendo... per la seconda volta... ho paura...HO SERIAMENTE PAURA DI QUELLO CHE POTREBBE ACCADERE!!!!

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Smile 1
Fantasy☢Storia Conclusa☢ Questa è la mia storia, il mio passato da buona in un mondo dove tutti ti deridono per quello che sei, ovvero "Diversa". Dopo aver perso i miei genitori e mia sorella 8 anni fa, mi ritrovo a combattere con il mio acerrimo nemico...