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Noire

La festa a sorpresa per il mio diciannovesimo compleanno, fu un grande successo e mi sono divetrita un casino. Ho passato tutta la notte con i miei amici e poi anche con... Lui.
Sono passati  due giorni eppure, mi sembra ancora ieri da quando mi fecero una festa così tanto bella.
Questa sera, invece di uscire in giro e incontre "accidentalmente" o lui oppure quello psicopatico, ho deciso di andare a letto e provare a dormire "decentemente".
Sognare era uno dei problemi che mi impediscono di stare tranquilla perché ogni volta immagino tutte le mie paure più grandi e anche le persone a cui tengo che tentano di parlarmi. Stranamente, oggi sognai anche lui. Solo che... Mi ignorava per tutto il tempo e all'improvviso, svanì. Il paesaggio cambiava velocemente, da uno con un tramonto, ad uno con distruzione, fuoco ovunque . La sagoma del mio arcinemico che rideva di fronte ai resti dei cadaveri non era un bello spettacolo. Gli incubi peggioravano quando vedevo ogni persona a cui sono molto legata, che mi ridono alle spalle, sparlando di me e cercando di uccidermi ogni volta in un modo diverso.Anche se piangevano, continuavano a pregarmi di non ucciderli e di non lasciarli nelle mani di una stranan creatura che li stava manipolando per farmi diventare quella mia parte oscura.
???: «Il demone.. Sta arrivando.. Scappa! Non farti convincere da lui! Salvati almeno te!» mi urlano degli spettri e dei demoni.
Noire: «Che intendete!?!! .»
Un'ombra nere mi colpì ed ebbi la sensazione di cadere nel nulla.
Mi svegliai urlando in preda al panico e piangendo. Ero terrorizzata, tremavo dalla paura e sentocome la sensazione di essere osservata. I miei fratelli sentendo le mie urla, si precipitarono subito nella mia stanza preoccupati.
«Noire, che succede?»
Cercai di raccontargli l'incubo ma tutto quello che si riuscii a sentire dalla mia bocca era solo una serie di lettere messe a casaccio mischiate con i miei singhiozzi.
Jeff si avvicinò e mi abbracci ò, strofinando delicatamente la sua mano sulla mia schiena per tranquillizzarmi.
«shh... ora calmati.. è tutto finito.» mi ripeva dolcemente Jeff.
«...il demone.. Il demone... Verrà e... e...» continuavo a dire come se avessi appena viesto un fantasma.
Jeff mi strinse più forte a lui, come non aveva più fatto.
Ho paura... Ho paura di quello che posso fare, che potrei dire... come potrei reagire... tutto mi spaventa. Ho paura... Se farò anche un solo errore.. Verrà...

La mattina seguente, più tranquilla, decisi di andare a fare una passeggiata per rilassarmi dai tormenti dei miei incubi. Sentì la palpebra del mio occhio destro improvvisamente  muoversi.
Fantastico... ho come una specie di suspertizione, ovvero che quando sento la palpebra dell'occhio destro muoversi, significa che sta per accadere qualcosa di brutto; mentre se sento "muoversi" quella dell'altro occhio, significa che accadrà qualcosa di bello.
«Spero che non accada nulla di brutto oggi....» mi ripetevo tra me e me, mentre strofinavi delicatamente il palmo della mano sull'occhio destro.
Indossai la mia felpa nera con delle alette simile a quelle degli angeli, un paio di pantaloncini corti e le mie scarpe alte bianche  e , di nascosto, prensi la mia pistola. Non si sà mai a cosa si va incontro con la mia "superstizione".
Uscì dalla mia camera e andai verso la porta. Mentre la aprì, sentì come la sensazione che qualcuno mi stesse chiamando. Mi volto verso la voce ma  non vedendo nessuno. Mi fermo a rifflettere per qualche secondo.
L'avrò immaginata..
Esco di casa e mi copro la testa con il cappuccio della felpa. Camminando e con le cuffiette alle orecchie, incontrai molte persone che mi guardavano male.
«NOIREEEEEEEEE!» vidi tutto nero e sento il tocco delle mani di qualcuno che mi copriva gli occhi.
«CHI SEI?!?!» Urlai e cercando di liberarmi.
«Finalmente sei uscita fuori dal tuo "strano mondo"» ridacchia una voce femminile molto familiare.
«... Che cosa vuoi da me?»
«Mi servi per una cosetta.» la sentì ridacchiare nuovamente.
«Lasciami e fatti vedere, codarda.»
La ragazza levò le sue mani dalla mia faccia e mi guardò con uno sguardo da vittoriosa.
«ma che... » dissi confusa nel vederla.
Un gruppetto di ragazzi mi circondava e stanamente mi sembrò averli già conosciuti.
«Ben ritornata nell'inferno.» Mi disse uno dei ragazzi con un berretto che oscura il suo volto, sogghignando.
«Da quanti anni che non ci si vede, piagnucolona.»  si avvicinò uno con una mazza da baseball con dei chiodi all'estremità.
«Non vedo l'ora di sistemarti per le feste. Da quando hai distrutto la città, abbiamo giurato di trovarti e di vendicarci.»
Si avvicinò un'altro ragazzo minaccioso e con delle catene.
«M-Ma di che cosa state parlando?» indietreggiai intimorita.
Un ragazzo si avvicinò a me, mi solleva da terra afferrandomi per il cappuccio della felpa e iniziò ad urlandomi in faccia bestemmie.
Per la rabbia inizio ad agitarmi, cercando di colpire la faccia del malintenzionato, inutilmente.
«GUARDATE RAGAZZI! MOSTRO! MOSTRO! IL MOSTRO STA PIANGENDO!» rise e gli altri lo seguirono.
Le loro risate mi rimbombano nella testa e nel frattempo me la sentii esplodere sia dalla paura che dalla rabbia.
Mi sembra di aver già vissuto questa stessa situazione...
«SMETTETELA! IO NON SONO UN MOSTRO!!!E NON STO NEMMENO PIANGENDO STRONZI DI MERDA!!» Urlai a pieni polmoni.
Quelli mi guardarono un po' sorpresi per la mia reazione.
«E ora mettetemi giù!» gli ordinai.
«Perchè dovrei ascoltare ad una come te?»
«Fallo e non ti capiterà nulla di male.» Gli sorrido.
«Altrimenti che fai? Ci graffi?» fa un sorrisetto di quelli stronzi.
«State attenti, quel mostro farà di tutto per uccidervi! » disse la ragazza  battendo il tacco della scarpa che indossa sul marciapiede.
«GIUSTO!»
Mi sputarono in faccia e risero.
«Ah-ah. Sputare in faccia ad una povera ragazza indifesa non sembra un gesto da bravi ragazzi. Ora vi dico un segreto, che non è più tanto segreto per voi. Ora scomparirò e non avrete più modo di vendicarvi~» ridacchiai.
«PRENDETELA, ORA!!!» ordinò la ragazza dai capelli rossi.
I cinque ragazzi provano a colpirmi uno ad uno, inultimente.
Uno di loro, con una mossa molto agile, mi bloccò le braccia e un'altro usa un fazzoletto per soffocarmi. Improvvisamente vidi tutto sfuocato e l'ultima scena che vidi, fu il sorriso di un gruppetto di stronzi.


Passano alcune ore...

Dove sono?.
Mi fa male lo stomaco, mi sento debole, le gambe le sento come immobilizzate, stessa storia per le braccia e gli occhi mi fanno un male atroce.
Non capisco.. Che cosa mi è successo..?
«Si sta svegliando.» Disse un soldato ad un'altro.
«Che facciamo capo?» disse pronto ad usare le armi da fuoco.
«Lasciatela svegliare.»
Vidi delle sagome attorno a me, coperti da mantelli coperti di  sangue. Fucili e lanciafiamme erano puntati su di me, pronti a compiere un'unico gesto per me mortale.
Ecco alcuni dei difetti di essere un fottuto mezzo-demone... Essere una mortale e un'ottima esca per i vampiri...
«Hey piccola.» mi chiamò uno dei soldati.
«C.. Chi sei?» mi strofinai gli occhi per vedere meglio dove mi trovavo.
La stanza era poco illuminata, le pareti sono tutte grigie con alcuni graffi a forma di croce sulla parete.
«Lo saprai dopo..»
«Dimmelo subito... O ti ammazzo.» poggiai una mano sul pavimento della stanza, cercando di rialzarmi lentamente e tenendo con l'altra la vita.
  «Calmati, sono qui per- » si inginocchiò verso di me.
«Tip, smettila di parlare e portala dal capo.» disse il soldato dietro di lui.
«Un attimo, non vorrai che la principessina faccia una brutta fine prima dell'operazione Top secret, vero? »
«Spicciati.» Ritirò l'arma e se ne andò in un'altra stanza.
Il soldato si girò verso di me e si tolse  gli occhiali e la sciarpa che gli copriva la faccia. Il ragazzo aveva i capelli grigi con un ciuffo che li copriva un occhio, il colore di essi erano di un giallo, è molto identico a Scourge; ha un piercing sotto al labbro e nel sopracciglio destro e in questa "occasione" è vestito da militare.
Lo guardo attentamente per capire se lo conoscevo ma nulla.
«Non mi ricordi nessuno. Forse ti starai confondendo con qualcun'altra»
Nel tentativo di rialzarmi rischiai di cadere all'indietro.
« Stai bene?»
«Sto bene, non riesco a tenermi in equilibrio. Forse ho sbattuto la testa da qualche parte... che sbadata che sono.» ridacchiai.
«Ma che ti prende?»
«nNulla perché?» Continuai a ridere.
Il ragazzo mi guardava un po' perplesso e allo stesso tempo spaventato. Si rimise gli occhiali e la sciarpa e chiamò una guardia.
«è impazzita la ragazza.. »
«le avete fatto qualcosa vero? Dice che ha sbattuto la testa da qualche parte.»
« ehm.. »
«...siete i soliti idioti!!! »
«che hai detto? Credi di essere più intelligente di me?»
«Non siete nulla in confronto a me. »
Nel frattempo mi guardaj intorno e parlo tra me e me ridendo.
«Ragazzi mi sto annoiando a morte.. Non è che qualcuno di voi vuole giocare con me?~» domandai.
«Ma certo bellezza- » disse il soldato che stava parlando al ragazzo dai capelli grigi.
«Che vuoi fare?» mi chiese.
Ridacchiai mentre mi avvicinavo lentamente a loro, togliendomi i vestiti e rimanendo in intimo.
«Forza giochiamo~»
I due ragazzi iniziano a sbavare e, man mano che mi avvicino a loro, perdevano la testa.



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Commenta la scrittrice:

NELL'ULTIMA PARTE NON PENSATE MALE!

ORA ME NE VADO, Au revoir!!!!
*se ne scappa*

Spero vi sia piaciuto questo capitolo!

Byeeeee

~Vanyx🌸

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