Scommettiamo?

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Servo l'ultimo cliente. Non so come faccia Hilary ha sopportare lo stress di questo lavoro.

La mia migliore amica mi ha chiesto di sostituirla, perchè lei avrebbe dovuto sostituire la madre al ristorante dove lavora perché ha preso l'influenza.

L'avrei fatto io, se solo non fossi una frana a portare i piatti a tavola.

Jack passa davanti alla cassa e mi avverte che sta per uscire un momento. Sono sola e i clienti non ci sono, ma quando la porta emette il suo solito rumore per avvisare l'entrata di qualcuno, capisco di aver parlato troppo presto.

La persona che è entrata non è un semplice cliente; Nate è qui.
Tante domande mi frullano in testa mentre lui avanza verso di me, ma una in particolare riesce a primeggiare: cosa vuole?

"Ti starai chiedendo perchè sono qui scometto"

Rimango spiazzata dalla sua domanda. Ma che fa? Mi legge nel pensiero?

"No! Non ti leggo nel pensiero ammette!"

Rido e anche lui,ma poco dopo ritorna serio.

"Perchè sei fuggita?" domanda ad un tratto.

"Hai paura di me?" mi chiede con la testa abbassata.

Ho dato questa impressione?
"No! Eh che avrei voluto farti talmente domande, ma so che ti avrebbero solo dato fastidio e non avrei voluto"confesso.

Mi sorride e io ricambio.

"Non sapevo che lavorassi qui!"esclama.
Mi sbaglio o sta cercando di avere una conversazione civile con me?

"Non sai niente di me" gli faccio notare.Credo che non mi abbia mai notata prima dell'incidente.

"Questo è vero!"ammette.

Una suoneria di un cellulare mette a tacere questa specie di conversazione che stavamo avendo. Inizialmente penso che possa essere il mio e mi preoccupo che sia successo qualcosa ad Hilary, ma quando lo vedo estrarre il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi jeans mi rassicuro. Prima di allontanarsi mi fa cenno che deve rispondere e io annuisco.

Nate scompare dalla mia vista, mentre Jack entra e mi dice che posso andare via. Il turno di Hilary sarebbe finito adesso.

Annuisco e prendo la mia roba dirigendomi verso l'uscita. Vedo Nate fuori, ha appena staccato la chiamata, stava per tornare dentro ed è per questo che ci troviamo faccia e faccia. Occhi contro occhi.

Abbasso lo sguardo. So che non gli fa piacere.

"Io sto andando via. Ho finito di sostituire Hilary"dichiaro in imbarazzo.

"Ti stavo venendo a dire che sarei andato via"confessa sorridendomi.

"Dove vai?"chiedo per curiosità vedendolo allontanarsi da me.

"In un posto per adulti maturi"ammette con un sorriso sghembo.

"Senti chi parla quello che ha più di 20 anni ma che va ancora al liceo"lo prendo in giro.

"Stavo andando a prendere qualcosa da bere con alcuni amici"diventa serio.

"Vengo con te!" gli  annuncio seguendolo, ma lui mi ferma. Si volta verso di me e mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Non credo che venire con me, in un posto in cui si beve molto, sia da te raggio di sole" mi prende in giro

"Hai un' idea sbagliata di me come tutti!"
Ride

"Che hai da ridere?"gli domando sfidandolo.

"È divertente pensare a te che bevi alcolici"mi risponde mordendosi il suo labbro inferiore dove ha un piercing.

L'incubo che ho desiderato ~•~ 1 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora