Non avrei dovuto

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Lui avanza verso di me, sale le scale velocemente e mi raggiunge. Mi fissa negli occhi, i suoi sono diventati molto scuri, fanno paura.
Cerco di allungare una mano verso di lui, voglio fargli capire il mio dispiacere attraverso il contatto fisico visto che non ho parole, ma
lui si allontana. Inizia a scendere le scale per allontanarsi da me, ma poi ritorna indietro più rabbioso che mai.
Chiudo gli occhi, perché non so cosa aspettarmi da lui.Per la prima volta ho paura di lui.

Mi siedo sulle scale con la testa sulle gambe.

"Io mi fidavo di te!" sbraita contro di me.
Alzo la testa e vedo Liam e Tom che lo trattengono e lo spingono via da me.
Piango per la sua espressione di disgusto.

"Io non volevo" dico tra le lacrime che subito scaccio via. Sembro mia madre e non voglio essere debole come lei.

"Non avvicinarti più a me!" Urla.
Zack si siede vicino a me e mi abbraccia.

"Dovevi stragli lontana" mi ricorda.
Lo guardo che si dimena per arrivare a me.
Hilary si avvicina e mi tende la mano decisa a portarmi di sopra.

Una volta salite in camera, chiude la porta  e inizia a prendere dei vestiti .
"Vestiti altrimenti faremo tardi!" Mi ricorda.

"Perchè hai preso il diario di Beth?"
Perchè?Non lo so con sicurezza.
Lui mi incuriosiva, era un ragazzo fuori dal normale, la sua ombra mi attirava e forse  mi ricorda quella parte di me che io ho sepolto nell'oscurità. Volevo aiutarlo. Volevo dimostrare a tutti che lui fosse buono.

"Ero curiosa" mento.

"Curiosa?" Dice arrabbiata "Potresti essere meno curiosa?"dice ironicamente "Allison sono cose complicate."continua.

"Per definirle così complicate significa che tu sai" si siede sul bordo del letto vicino a me e annuisce.
"È meglio se ne resti fuori"
"Perchè?"

"Nate vorrebbe così" afferma "Vuole che tu lo veda ancora come il ragazzo tenebroso che ha il buono dentro di sè e non come l'assassino di Beth e dell sua famiglia come tutti gli altri"

"Nate è innocente" lo difendo.
Si alza e va verso la porta.
"Muoviti altrimenti faremo tardi!" cammina verso la porta mettendo fine a questa discussione.

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Sono in macchina con Zack, davanti con lui c'è Hilary. Lui la guarda sott'occhio mentre lei fa finta di non percepire il suo sguardo, forse lui prova qualcosa per lei e lei ricambia.Stanno insieme? Questo spiegherebbe perchè stavano insieme in quel pub ma è impossibile, Hilary me l'avrebbe detto.

Appoggio la testa sul finestrino.
Mi arriva un messaggio ed è di Liam.

Dobbiamo parlare. Devi sapere tutto

Ok. Dove? Rispondo

A casa mia. Ti vengo a prendere dopo scuola

Ok

Liam mi dirà tutto quello e la sensazione di felicità, perché sto per arrivare ad una conclusione, mi eccita molto ma adesso mi tocca restare a scuola e andare alla lezione d'arte.

Esco dalla macchina e ringrazio Zack, invece la mia migliore amica lo fulmina solo con lo sguardo.
Cammina al mio fianco dirigendoci entrambe verso il nostro corso, anche lei ha arte adesso.

"Non trattarlo così" la rimprovero ricordando il volto di Zack, sembrava un cucciolo maltrattato.
"Chi?" fa la finta tonta non volendo arrivare a quell'argomento.

"Fai la finta tonta? Si vede che ci tiene Zack. Dagli una possibilità" le consiglio.

"Si certo! Darò una possibilità al migliore amico dello psicopatico della scuola che stava per aggredirti!" Dice ironicamente.

"Non l'avrebbe mai fatto Nate"
"Voglio dirtelo. Quello che ha fatto davanti a tuo padre ha dato conferma un po' di più alla polizia per l'indagine sulla storia di Beth" mi confessa e saperlo mi distrugge completamente.

Entriamo in aula e ci sediamo ai nostri posti.
Immaginazione è quello che ci ha chiesto il professore. Vuole che disegnamo ciò che c'è nella nostra mente. Inizio ad appoggiare la matita sul foglio, due occhi arrabbiati e feroci disegno, non sono degli occhi qualunque ma sono i suoi.

Ben.

Chiedo il permesso di andare in bagno e un volta avuto il permesso fuggo via dagli occhi di tutti. Arrivo subito in bagno con il fiatone, un attacco di ansia causato da Ben, è arrabbiato perché ho deluso anche Nate. Ho ferito anche lui come ho fatto con mio fratello, anche lui si fidava di me.

L'immagine di Nate arrabbiato si fa spazio nella mia mente insieme al volto disgustato di mio fratello per aver preso quel diario.

Urlo contro lo specchio per rimproverarmi.
"Non avrei dovuto... Lo so! Sono una persona orribile. Volevo solo aiutarlo ma forse il problema non sono le persone ma sono io. Io sono il problema delle sofferenze dei miei genitori. Forse Nate sarebbe calmo e non sarebbe un valido sospettato adesso per la morte dei suoi familiari. Forse hilary darebbe una possibilità a Zack . Sono io il problema"

Asciugo le lacrime e vado via.
Cammino nei corridoio per arrivare nell'aula di arte prima che suoni la campanella e tutti gli sguardi degli alunni siano puntati su di me.

Vengo sbattuta contro gli armadietti, degli occhi sono puntati su di me. Abbasso la testa riconoscendo quello sguardo.

"Guardami!"Mi ordina.
Questa volta è lui che cerca i miei occhi.
Lo guardo perchè il dolore che mi sta provocando è davvero molto, la pressione sui miei polsi mi sta uccidendo.
"Cosa vedi?" Mi chiede con voce flebile.
Lo gurdo negli occhi
"Rabbia e paura"

Il suo respiro irregolare si calma.

"Nate lo so che non avrei dovuto ma mi dispiace. Volevo conoscerti meglio. Volevo sapere perchè ti comporti come la persona che non sei."

"Perchè non potevi farti gli affari tuoi?!" Mi chiede arrabbiato facendo sempre più forza sui miei polsi.
Fa male. Il dolore è allucinante ma so che lui non lo sta facendo con tutta la sua intenzione. Non riesce a controllare la rabbia.

Cerco di divincolarmi, ma fa ancora più pressione. So che mi rimarrà il segno e mi costrige a guardarlo negli occhi

"Rispondimi!" Mi ordina urlando e io lo faccio.

"Perchè volevo capire cosa mi avessi spinto ad innamorarmi di te" dico urlando più di lui.

La campanella suona e lui mi lascia i polsi.
Analizzo i miei polsi, segni viola ... lo sapevo, Li tocco e fanno davvero male, allungo le maniche della mia maglia perché Hilary non deve vederli, darebbe la colpa a Zack e lui ne soffrirebbe. La conosco perfettamente e so che ne sarebbe capace, ma alla fine la colpa sarebbe sempre la mia.

I ragazzi escono dalle loro aule, in tanto Nate si allontana con lo sguardo perso.

"Hey" dice Hilary da lontano avvicinandosi a me con passo svelto, mentre io guardo Nate che scompare tra la folla, non prima di avermi dato un ultima occhiata.

Cerco di raggiungerlo ma la voce di Hilary che mi cerca, mi richiama. Mi prende per mano e inizia a parlare ma io non le do ascolto, sono troppo impegnata a ricordare l'immagine di Nate che si allontana da me.
Potrei giurare di aver visto per la prima volta un vero sorriso sul suo volto.

Nate ha sorriso!

L'incubo che ho desiderato ~•~ 1 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora