Fai parte di me

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Una settimana.
Una settimana che non esco dalla mia stanza.

Mia madre mi porta spesso qualcosa da mangiare, lascia tutti fuori dalla porta perché sa che non l'aprirò.Sono seduta sul davanzale interno della mia finestra.Perché non piove?
Adesso avrei bisogno della pioggia più che mai.

Il mio sguardo è fisso sempre su quell'albero, quello che Nate scavalcò la prima volta per entrare qui in camera mia.Dove tutto ebbe inizio. Alzo lo sguardo sull'orologio appeso al muro. È ora.

Mia madre bussa come sempre alla stessa ora per portarmi da mangiare.

"Allison ti ho portato qualcosa da mangiare. Puoi aprire?" Aspetta sempre che io le risponda.Vorrei rispoderle ma il problema è che non ci riesco.Non ricordo neanche più il suono della mia voce.Le lacrime sono finite dopo i primi due giorni per dare spazio alle urla, finché anche la voce mi ha abbandonato.

"Allison ti prego" mi scongiura mia madre ma non le do retta. Penso. Sono io che rovino i rapporti che ho con le persone.Mia madre sta cambiando. È diventata più forte per me e se piange per Ben lo fa in silenzio.

"Ok Allison" Sento che posa il vassoio a terra.
Corro verso la porta e quando la apro le sta per scendere il primo gradino di quelle scale che tanto odio.

"Mamma" dico con un fil di voce. Ho la voce rauca e a tratti come se fosse stata consumata dal tempo.Lei si gira e mi guarda.Corro tra le sue braccia che mi circondano e mi danno conforto.Inizio a piangere dopo tanto tempo.
Devo fidarmi di lei. Lei puo' aiutarmi.

"Ehi" prende il mio viso tra le sue mani.

"Si risolve sempre tutto piccola" mi consola e io annuisco " basta piangere adesso ok?" Continua e io annuisco di nuovo.

Dopo essermi asciugata le lacrime e aver fatto un bagno dopo tanto tempo mi sento un po' meglio.Scendo giù in cucina dove mia madre sta bevendo un tè.Quando mi vede posa la tazza che aveva tra le mani.

"Prendi lo zaino. Ho parlato con i tuoi professori e per farti recuperare queste ore di assenza puoi dare una mano in biblioteca" Annuisco.

Quando entro in macchina mi appoggio al finestrino.

"Invece di pensare a cose che non meritano il tuo interesse dovresti pensare alla tua festa dei 18 anni" mi ricorda.

"Non ho intenzione di festeggiare niente"

"Ah no. Sai che tuo padre e io aspettavo questo giorno da tempo. Rivedremo tutta la nostra famiglia al completo" dichiara sorridente.

"Certo. Tutti tranne Ben" dico a bassa voce.

Quando mi giro per vedere il suo viso mi accorgo che quel sorriso luminoso si sta spegnendo.Mi raddrizzo sul sedile.
Lei si ferma e capisco che sono arrivata a scuola.

"Mamma mi ... "

"Siamo arrivate. Ci vediamo stasera e discuteremo dei dettagli" Sospiro e annuisco.

Scendo dall'auto e chiudo la portiera. Ahh perché sono così mostruosa con le persone che mi amano? Cammino per andare in biblioteca dove trovo il gruppo dei ragazzi impegnati ad aggiustare i vari libri e aiutare gli insegnanti.
Chi per avere crediti extra, chi per recuperare come me e chi cerca di fare di tutto per non essere bocciati.

Fermo una ragazza con vari fogli tra le mani.

"Scusa posso chiedere a te per l'organizzazione e per dirmi cosa devo fare?"

"Mi dispiace. Devi chiedere a lei" mi indica una ragazza di spalle.La ringrazio e mi dirigo verso l'altra ragazza.

"Ehi mi hanno detto che sei tu ad assegnare i compiti qui" dico disinvolta.

"Si certo" la ragazza si gira.

Hilary. Lei sembra cercare qualcosa con lo sguardo altrove.

"Senti sono qui per recuperare e se non fosse per mia madre non sarei neanche qui. Quindi mi vuoi dire cosa devo fare?" Dico con poca pazienza.

"Lo scaffale dei gialli, ha bisogno di essere ordinato"Annuisco.
Poso la mia borsa su uno dei tavoli e inizio a mettere in ordine alfabetico alcuni libri. Trovo un romanzo rosa tra i gialli.Eh questo che ci fa qui ?Ah sospiro. Adesso mi tocca portarlo nell'altro corridoio.Inizio a camminare e quando trovo il reparto giusto lo raggiungo.
Ci sará sicuramente qualcuno ad aggiustarlo.
Sento la voce già da qui.

"Ahhh. Guarda cosa cazzo mi tocca fare. Ok lo so che posso rischire un altro anno. Ma tra tanti generi di libri proprio i romanzi rosa doveva affidarmi Hilary ?" qualcuno borbotta tra sè e sè.
Ci vogliono pochi secondi per capire chi sia. La sua voce, come non posso riconoscerla?
Devo farmi coraggio. Devo mostrare che non ho più niente a che fare con loro.

"Credo che l'abbia fatto apposta" dico.

"Lo so credo che l'abbia fatto per punirmi per le mie  ...." Non riesce a finire la frase che si gira e mi guarda.Vado verso di lui e gli porgo il libro.

"Si trovava nel settore sbagliato " dichiaro e lui annuisce.Lui abbassa la testa e inizia a raccogliere i libri che gli sono caduti prima.

"cazzate" dico continuando la sua frase.

Lui alza la testa e si rialza .

"Cazzate?"dice  "cazzate?" Ripete.

"Definiscile come vuoi ma per me sono cazzate" dico com tono neutro incrociando le braccia sotto al petto.

"Sono cazzate per te proteggere la cosa più importante della mia vita dal mio passato?Sono cazzate quello che si fa per amore?Io ti amo e tu lo sai" urla.

Le sue urla rimbombano per tutta la biblioteca e perfino nella mia testa.

"Cosa succede qui?" Chiede Hilary affiancata da Zack e gli altri.

"Niente" dico " devo andare" mi faccio spazio tra gli altri ma Liam mi trattiene.

"Allison che hai?"

Abbraccio Liam.

"Ti prego portami via da qui" gli sussuro tra le lacrime.Fa male rivederli tutti e non mi fido di nessuno.Liam è quello più onesto.Nate butta dei libri a terra.

"Smith ancora in mezzo ti metti? Quante volte ti ho detto che devi farti i cazzi tuoi?Solo perché sai tutta questa storia e tuo padre n'è dentro non significa che tu debba stare anche in mezzo tra noi due" dice arrabbiato.

"Non si sta mettendo in mezzo tra noi due" dico " non esiste un noi " puntualizzo.

Esco correndo insieme a Liam. Nate ci segue, sento i suoi passi perseguitarmi, ogni suo gesto, ogni cosa che fa riesco sempre a prevederla perché ogni parte del mio corpo subisce una scarica di adrenalina mista a piacere quando lui è nei paraggi. I loro passi.

Quando esco fuori piove. Ecco la pioggia dopo tanto tempo, adesso ne ho bisogno più che mai.

"Vieni ho la macchina" annuisco e lo seguo.

Entro in macchina e vedo Nate correre verso il mio finestrino. Bussa più volte dando tanti colpi sul vetro, ma io non gli do retta.

"Andiamo via Liam ti prego" dico con sicurezza.Lui annuisce e mette in moto.

"Allison non fare così. Tu lo sai che sei importante." Dice. Lo guardo dallo specchieto retrovisore.Stiamo lasciando la scuola ma vedo ancora la sua immagine riflessa nello specchio.
Lui è li in mezzo alla pioggia e urla.Le parole arrivano come una freccia nel mio cuore.

"Tu fai parte di me" urla.

L'incubo che ho desiderato ~•~ 1 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora