Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)

19.Non tutti sono affidabili.

ELENA

Salii su in camera per andare a cambiarmi dato che volevano fare un giro in bicicletta per la seconda volta e questo non mi dispiaceva affatto anche perché amavo questa città.A pranzo era stato abbastanza imbarazzante con tutti quelli del gruppo per via della serata precedente.Mi tornava in mente il ricordo di ieri sera con Lio e del nostro bellissimo appuntamento al McDonald.Indossai i vestiti del giorno precedente quando ero andata in bicicletta per la prima volta e mi legai i capelli in una coda alta di cavallo.Infilai il necessario nella sacca e scesi le scale per raggiungere le mie amiche.Erano come al solito in ritardo e avevo notato che gli altri avevano già finito di sparecchiare tavola.Le mie amiche erano arrivate per fortuna e prima di uscire avevo visto che Lio e Mattia stavano parlando.Da una parte ero curiosa di sapere che cosa si stessero dicendo, ma ormai dovevo uscire.

«Vieni Ele, andiamo.»mi chiamò Azzu.

Io annuii e le raggiunsi per uscire sul retro come la mattina precedente.Dovevamo raggiungere il solito negozio che affittava le biciclette e decidere che giro fare, probabilmente Emma voleva fare il giro dalla parte opposta dove ieri erano andati Mattia e Rebecca.Ci incamminammo per raggiungere il solito negozio e prendendo tre biciclette per cominciare il giro.All'inizio non la smettevo di pensare alla serata precedente con Lio e il modo in cui mi ero sentita, dopo invece stavo pensando così tanto a cosa indossare questa sera all'uscita con Carola.Lei ed Emma si erano organizzate per questa uscita e sinceramente avevo paura perché Emma sapeva essere anche frivola.Non avevo idea di che cosa indossare...qualcosa di elegante avevano accennato.

Ripresi il controllo dei miei pensieri prima di potermi scontrare contro qualcuno in strada e secondo le indicazioni di Emma seguimmo la strada che andava nella direzione opposta a dove ieri mattina eravamo passate.Seguivamo la strada dalla parte opposta vedendo attorno a noi tantissimi altri hotel, camping, case o altro.La parte più interessante era stato vedere un palazzo abbastanza alto completamente realizzato in vetro di alcune tonalità diverse di azzurro che contrastavano tra di loro.Questa zona era verso la fine della città quindi non si trovavano tantissimi negozi come nella zona centrale.Si trovavano camping vastissimi pieni di gente e poi si trovava la strada che portava ad un paese lì vicino.Un paese dove eravamo passati in macchina prima di arrivare qui.Mattia e Rebecca ci avevano già spiegato com'era e in effetti era ancora più bello di come lo avevano descritto loro due.

Ci eravamo fermate in una piccola piazzola poco dopo il ponte per riposarci e riprendere fiato.Il giro seppur non lunghissimo come quello del giorno precedente era stato pur sempre bello poiché avevo visitato una parte nuova della città e un paesino nuovo.«Allora patata...racconta dell'appuntamento.»sputò Emma.Ed ecco che lei e il suo tatto tornavano qui.Azzurra aveva riso sistemandosi delle ciocche ribelli della crocchia e si era appoggiata ad un albero.Noi invece ci eravamo sedute su una panchina lì vicino alle bici.«Ma...mh...niente di che.»dissi solamente.Lei si voltò verso di me velocemente assumendo un'espressione contrariata.«Avete tutti e due deciso di rispondere con 'niente di che'?»Qui l'unica persona che si stava divertendo era la mora che non la smetteva di ridere per i modi di Emma, che sembrava una pazza.

«Eh...mi ha portata al McDonald...e...sulla ruota panoramica...e poi in spiaggia.»non scesi nei dettagli.

«Oh, senti patata...ti devo estrapolare tutto con la forza.Purtroppo non posso condizionarti come fa Damon Salvatore o gli altri vampiri...ma ci riuscirò a farti parlare.Suvvia, sono la tua super migliore amica del cuore...so che non vuoi che io sia contro di te perché non mi racconti di quel fantomatico appuntamento...quindi...parla...grazie.»sorrise come un angioletto, quando in realtà non lo era.