Capitolo 17

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«Toby... aspetta!». Mi precipitai verso di lui e proprio mentre si stava voltando verso di me, lo abbracciai.

«Grazie!!».

Toby's P.O.V.

Non avevo avuto il tempo di capire quello che stava succedendo, che nel momento stesso in cui mi ero voltato, Emily... mi stava abbracciando.

Ero rimasto rigido e completamente immobile. Non me lo aspettavo!

Potevo sentire il suo corpo caldo stringersi contro il mio e da così vicino, potevo anche respirare il suo dolce profumo alla camomilla dai suoi capelli. Ogni istante che passava, sentivo il cuore aver iniziato a battere all'impazzata; ma tutto sommato, dovetti ammettere che mi sentivo anche incredibilmente bene.

Avevo sentito il mio corpo sciogliersi, i tic erano improvvisamente spariti e mentre tutte queste strane cose stavano accadendo al mio corpo, avevo iniziato a sentire il petto scaldarsi. Non era semplice calore e basta: mi sentivo, come dire... in pace.

Le mie mani si mossero da sole e avvolsero Emily. La strinsi un po' più forte contro di me; ma facendo attenzione a non stritolarla: non volevo farle del male.

Quel momento così magico, durò ancora per qualche manciata di secondi, finché lei non decise di sciogliersi dall'abbraccio e notai che sulla mia maglia aveva lasciato le sue lacrime.

«Scusami». Disse, asciugandosi gli occhi con le maniche della felpa.

«N-n-n-non è n-niente!». Risposi molto impacciato, facendomi sfuggire una stravagante risata. Lei mi aveva guardato un po' sorpresa.

Dio, perché ora mi sentivo un completo idiota? Avrei fatto bene a squagliarmela prima che la situazione diventasse imbarazzante.

In un attimo feci dietrofront e mi allontanai in direzione della foresta; mentre alcuni tic avevano preso a tormentarmi la spalla.

Emily's P.O.V.

Guardai Toby allontanarsi e lo seguii con lo sguardo finché non lo vidi scomparire dietro un gruppo di abeti e dirigersi nella stessa direzione dove avevo visto Ethan di sfuggita.

Diedi un rapido sguardo all'orario sul telefono: tra mezzora sarebbe passato l'autobus.

Sospirai e trascinai i piedi verso la panchina, dove mi sedetti ad aspettare l'arrivo dell'ultima linea che avrebbe lasciato Thur quella sera.

??? P.O.V.

Stava calando la sera.

Cancellai un'altra traccia sul fango rattrappito, spostando un cumulo di foglie secche e calpestando il terriccio bagnato del sottobosco con la scarpa.

- Dannazione Toby... non ne sai combinare una giusta, eh? - pensai con rabbia tra me e me, mentre occultavo le orme lasciate dal passaggio di quella ragazza. Se Slenderman avesse scoperto che un'umana era stata qui, sarebbero stati guai per tutti.

In fondo, il nostro compito era semplice: sorvegliare il territorio ed evitare che gli umani si avvicinassero. Se avesse scoperto che non solo un'estranea si era avvicinata così tanto al nostro rifugio; ma che Toby le aveva anche dato il permesso di prendere la sua preda... beh, non so quali conseguenze ci sarebbero state, dato che era la prima volta che accadeva qualcosa di così grave.

Io stavo solo cercando di contenere il danno, mentre Brian era andato a recuperare la preda. Lui sapeva come fare, dato che per la sua lunga fedeltà era stato premiato con un dono. Si trattava di qualcosa di simile a condizionare le menti più fragili, come quelle dei bambini e degli adolescenti. Riportare quel marmocchio qui, sarebbe stata solo questione di pochi attimi e tutto sarebbe tornato come prima.

Come sarebbe dovuto essere.

Più tardi, sarei andato da Toby a fargli un bel discorsetto da uomo a uomo.

Quando occultai anche l'ultima traccia, udii un frusciare di foglie e mi voltai verso il centro del sentiero.

Notai qualcosa muoversi in lontananza.

Toby's P.O.V.

Il buio stava calando rapidamente, a causa delle nuvole che coprivano il cielo. Male, si stava mettendo molto male. Questo significava che non sarebbe mancato molto al Suo risveglio.

Avevo deciso di stare alla larga dal sentiero e mi stavo spostando rapidamente attraversando il bosco, per seguire da lontano quel ragazzino. Hoody, probabilmente, si stava aggirando anche lui da queste parti ed ero sicuro che prima o poi, ci saremmo incrociati.

Dopotutto, era chiaro che volesse incontrarmi e avevo il sospetto che avesse già capito le mie intenzioni. Uno scontro diretto non era un'ipotesi impossibile, dato che stava aspettando questa occasione da chissà quanto tempo...

Avrete già capito che tra noi due non scorre buon sangue e comunque, ho sempre avuto l'impressione di non essergli mai andato a genio. Forse, proprio a causa del fatto che sono il suo esatto opposto. Sì, credo che la nostra antipatia sia stata alimentata dal fatto che ho risparmiato la vita a qualche vittima e che ho messo i bastoni tra le ruote a Hoody un paio di volte, e... ora che stavo aiutando Emily, le cose si sarebbero complicate ulteriormente.

Fino ad ora, abbiamo tenute nascoste le nostre antipatie, perché Lui ci aveva proibito di combattere tra di noi. Lui ci voleva tutti uniti e sottocontrollo come una specie di grande e allegra famigliola: voleva che tutti fossimo cooperativi gli uni con gli altri e che lavorassimo insieme per cercare di proteggere il segreto il più a lungo possibile.

Ma quando Slenderman non guardava... beh, era un'occasione per risolvere i problemi a modo nostro.

D'un tratto, mi accorsi che il rumore provocato dai miei passi aveva iniziato a farsi troppo 'chiassoso' per essere causato solo da un'unica persona.

Chiusi ermeticamente la mano attorno al manico dell'accetta e voltandomi indietro con un rapido scatto, la mia lama si piantò contro...

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