Capitolo 19

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"Di che parlavate?" disse Ann prendendo una sedia e aggiungendosi al gruppo.
"Niente di che tesoro" rispose Tom.
In quel momento si sentì un brontolio che proveniva dalla pancia di Ann.
Tutti iniziarono a ridere, anche lei seppur un po' imbarazzata.
"Vi lasciamo mangiare" disse il papà di Nate continuando a ridere.
Lui e il figlio uscirono di casa ricordando a Tom di Brighton.
Poco dopo tornò anche la madre e tutti iniziarono a mangiare.
"Io devo andare a lavorare bamboline" disse Tom dando un bacio sulla fronte ad Ann e uno dolce a stampo alla moglie.
"Ma papà, cosa intendeva il padre di Nathan parlando di Brighton?"chiese la figlia.
"Vi spiego quando torno tesoro, ora devo andare."
Ann aiutò sua madre in cucina e dopo andò in camera sua.
Si mise ad ascoltare la musica mentre si riposava un po' stando sdraiata sul letto poi sentì vibrare il telefono.
Sullo schermo comparvye il nome di Nathan quindi lesse il messaggio che diceva 'usciamo ti prego, ho bisogno di vederti'.
'Cosa proponi?"
'Che ne dici di una cioccolata calda?'
'Sei scorretto mi prendi per la gola. ;) ci vediamo alle 16, ti aspetto fuori'
'A più tardi Annie'
Lei lesse l'ultimo messaggio e appoggiò il cellulare sul comodino tanto aveva un'ora per prepararsi e decise di andare a fare una doccia calda.
Nate era elettrizzato all'idea di rivedere la sua Annie, con lei stava bene e sentiva meno il peso dei suoi pensieri, riusciva quasi a liberare la mente del tutto.
La ragazza lo faceva sentire un po' come un bambino la mattina di Natale: felice.
Si vestì ed uscì. Mancava ancora un quarto d'ora ma decise di aspettarla fuori nonostante il freddo.
Lei non tardò di molto e i ragazzi finalmente si incontrarono, indossava un cappottino verde scuro, dei leggins neri e i dr. Martens; lui invece una giacca nera, jeans e scarponi.
"Nate!" esclamò lei, abbracciandolo forte.
"Ehi, vedo che non ero l'unico che aveva voglia di uscire insieme" disse lui con una sguardo furbetto.
"Smettila vah! Andiamo che muoio di freddo" disse lei prendendolo per un braccio.
"Andiamo da Kenny, lei fa le cioccolate migliori del mondo!"
"Affare fatto!" rispose lei sorridente.
Entrarono nel locale e si sedettero a un tavolo poi arrivò una cameriera e prese gli ordini.
I ragazzi iniziarono a ridere e scherzare insieme, sembrano proprio fatti per stare insieme, quei due.
Ann iniziò a bere la sua cioccolata e Nate altrettanto.
"Sei sporca li" affermò lui ridendo.
"Dove?" chiese lei imbarazzata.
Lui si avvicinò al suo viso fino a rimanere a qualche centimetro da lei e i loro cuori iniziarono a battere all'impazzata.
"Proprio qui.." disse Nate con una voce profonda, passando un dito sull'angolo della bocca di Ann. Lei arrossì e cercò di non farlo notare.
"Grazie" rispose timidamente.
Lui iniziò a ridacchiare "sei buffa sai?"
"Perché?"
"Sembri la tipica ragazza fine poi bevi una cioccolata come un orso mangia il miele"
Risero tutti e due come dei matti.
"Eh oh io sono una ragazza con dell'appetito" disse lei scrollando le spalle mentre continuava a ridacchiare.
"Mi piaci anche per questo" disse lui senza pensarci.
Lei diventò rossa e lo fissò.
Di certo non si aspettava quelle parole, cioè a lei non era affatto indifferente lui, anzi..però non credeva il contrario.
"Cosa?" balbettò un po' impacciata lei.
Dannazione aveva sentito, lui sperava di no. Anzi sperava di averlo solo pensato..

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