Capitolo 41

1.8K 58 5
                                    

"Amore manca ancora molto?" chiese Ann agitata mentre Nate guidava per le trafficate vie di Londra.
"Siamo quasi arrivati"
Nate quella mattina era particolarmente felice perché avrebbe mostrato ad Ann la loro casa e insieme avrebbero firmato il contatto per acquistarla.
Appena tornati dalla vacanza avevano comunicato ai loro genitori che sarebbero andati a convivere. Fin dall'inizio ne erano stati contenti soprattutto perché la casa si trovava a mezz'ora dal loro quartiere.
"Eccoci amore! Scendiamo!" disse Nate dopo aver parcheggiato.
I ragazzi si avvicinarono a una donna sulla trentina, era l'agente immobiliare che li stava aspettando per concludere il contratto.
Si trovavano in una strada con piccole case singole e un viale alberato di fronte: un tipico quartiere famigliare di Londra.
La casa era piuttosto piccola ma molto accogliente. L'esterno era bianco panna con grandi finestre e la porta d'entrata era verde scuro mentre l'interno era un po' spoglio.
C'erano parecchi lavori da fare ma a due ragazzi giovani di certo non facevano paura.
"Amore mio.. Sono senza parole..è perfetta!" disse Ann abbracciando l'amato.
"Vi lascio discutere insieme qualche minuto" disse l'agente immobiliare uscendo a fare una telefonata.
"La prendiamo!" disse Ann rivolgendosi al fidanzato.
"Ti piace davvero Annie?"
"La adoro! Non vedo l'ora di metterci le mani!"
Qualche minuto dopo firmarono tutte le carte per l'acquisto.
"Abbiamo una casa.."
"Si piccola, una casa nostra." rispose facendo tintinnare le chiavi con lo stesso ciondolo che aveva regalato ad Ann.
"Ti amo da morire Nathan Green."
"E io amo te piccola Ann Clark." e si baciarono davanti alla porta.
Il mese dopo i ragazzi avevano già iniziato a darsi da fare nella loro casa, avevano comprato le cose essenziali come la camera e la cucina con i risparmi e un piccolo aiuto da parte dei genitori.
Il bagno aveva già l'indispensabile e lo avevano solo ridipinto. Avevano deciso che piano piano sarebbe diventata la casa dei loro sogni.
Non potevano permettersi di comprare tutto il mobilio subito, ne' di pagare a qualcuno per fare i lavori quindi si davano da fare dopo il lavoro.
Di solito Nate finiva più tardi in officina quindi Ann iniziava prima, subito dopo aver finito il turno al salone di parrucchieri.
Quel pomeriggio Ann era arrivata a casa verso le quattro e aveva iniziato a pitturare il salotto di un color cappuccino che aveva scelto con Nate qualche giorno prima.
Raccolse i suoi capelli in una cipolla spettinata sulla nuca e indossava una vecchia salopette.
"Amore sei a casa?" chiese Nate entrando dalla porta.
"Amore ciao! Sono in salotto!" rispose Ann mentre saliva sulla scala per arrivare anche nei punti più alti.
"Annie è venuto benissimo! Mi piace un sacco"
"Grazie amore, ho finito proprio ora. Se mi dai una mano a spostare la scala volevo iniziare a disegnare sulla parete della camera."
La camera l'avevano dipinta di un celeste chiaro e prima che arrivasse l'arredamento Ann voleva disegnarci una pianta rampicante blu con lo spazio per metterci le foto.
"Io avrei in mente un'altra cosa." ammiccò Nate poi se la caricò in braccio e la portò in camera.
Iniziò a farle il solletico e risero insieme.
"Nonono Nate ti prego" quasi pianse dal ridere.
"Come no? Un po' di sano solletico!"
"Ti prego amore, il solletico no"
Risero sonoramente per diversi minuti poi Nathan iniziò a riempirla di baci ovunque.
"Mi sei mancata piccola"
"Ma ora siamo insieme"
"Oh si e questa è la prima sera nella nostra casa"
Quella notte fecero l'amore dolcemente inaugurando così casa loro nel modo più tenero che conoscevano.
Il mattino dopo Ann si girò e lui era ancora lì e dormiva tranquillo come un bambino.
I suoi timori sparirono e lei si rese conto davvero che non poteva esserci una fine al loro amore.
Capì che finalmente aveva trovato ciò che cercava e lo avrebbe amato, protetto e accudito come si fa con le cose preziose.
Nathan si mise su un fianco girandosi delicatamente, anche mentre dormiva era bellissimo.
I suoi lineamenti, illuminati dalla debole luce che entrava dalla finestra, risultavano duri ma erano addolciti da quelle delicate lentiggini che coprivano il naso e parte delle guance.
Il suo incarnato chiaro si abbinava perfettamente ai capelli biondo cenere.
"Annie" disse dolcemente il ragazzo accennando un sorriso prima di stringere a se' la ragazza.
"Avevo paura che te ne andassi" ammise lei abbassando lo sguardo.
Nathan le posò due dita sotto il mento facendo in modo di guardarla negli occhi.
"Io non me ne andrò mai più. Ora che finalmente ho capito cosa provo per te, non voglio altro che passare ogni singolo giorno insieme a quella meravigliosa creatura che sei."
E allora non ci fu più bisogno di parole.
Ann sollevò il viso e posò le sue labbra a quelle dell'amato lasciandogli un dolce bacio.
"Mi dispiace di averlo pensato, so che sei cambiato"
"Piccola è tutto okay, non temere più. Voglio passare il resto della mia vita con te. Okay?"
"Okay amore mio, ti amo"
E anche quella mattina iniziò nel migliore dei modi: con un bacio e tanto amore.

 Okay?""Okay amore mio, ti amo"E anche quella mattina iniziò nel migliore dei modi: con un bacio e tanto amore

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
SorprendimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora