Capitolo 24

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"Nate.." sussurrò Ann davanti alla sua bocca "io voglio che tu ne sia sicuro.."
"Annie io non so cosa mi stai facendo.." ammise lui senza allontanarsi e appoggiando le mani sui fianchi di lei senza darle modo di rompere quella magia che si era creata tra loro.
Senza pensarci un attimo di più, la tirò più vicina a se', perdendosi un bacio dolce e pieno d'amore.
Non poteva dirle che si era innamorato di lei ma in quei baci c'era racchiuso tutto quel sentimento nuovo che continuava ad aumentare ogni volta che stava con lei e per Ann di certo non era diverso. Ricambiò il bacio e sperò che non finisse più. Le faceva venire i brividi lungo la schiena e mai in vita sua aveva provato una sensazione così.
Ma come tutti i baci, che prima o poi finiscono, finì anche quello. I ragazzi si guardarono negli occhi e il primo a parlare fu Nate.
"Mi dispiace Annie.." disse lui guardando l'asfalto.
"Non è vero." disse lei ridendo.
Era sollevato che non se la fosse presa e pensò che forse aveva significato qualcosa anche per lei ed era vero, su questo non si sbagliava.
"Okay hai ragione. È stato..bello." ammise lui.
"No scusa, io non bacio da 'è stato bello', per lo meno un mio bacio merita un 'meraviglioso'" scherzò lei.
"Dai scema! È stato importante per me.."
"Anche per me Nate."
"Vieni ti porto al parco." disse prendendola per mano e lei lo seguì "venivo spesso qui quando ero più piccolo, quando ancora ci vivevo da queste parti."
Si appoggiarono allo schienale di una panchina.
"È tranquillo, non mi sembra un posto poi così brutto come dicevi" disse lei incerta.
"Ma infatti scherzavo! È tranquillissimo qui!" rise lui.
"Scherzavi eh?" disse lei iniziando a fargli il solletico.
I ragazzi risero entrambi e si divertirono un po' a immaginare le storie di vita delle persone che passeggiavano nel parco.
"Quella donna bionda col caschetto è un avvocato, ora parla al telefono perché deve ricordare al marito di portare il figlio alla lezione di nuoto." esortò Ann.
"Nono per me ti sbagli, lei fa la maestra d'asilo ed è al telefono con la sorella che si sposa fra due settimane!"
"Ah si? E credi davvero glielo direbbe per telefono?" rise lei.
"Si e il ragazzo pelato laggiù sta aspettando per provarci con lei, andranno al matrimonio insieme."
"No ma figurati lui ama la sua ragazza! Nate ma non hai freddo? Sei bagnato e siamo in inverno!"
"No ormai mi sono asciugato! Grazie che dopo un'ora te ne sei ricordata" scherzò lui "in realtà non sono un tipo molto freddoloso e qui le temperature sono più alte rispetto a Londra."
"Guarda" disse lei facendo un cenno con la testa verso una ragazza con le cuffie che correva nel parco "io penso che lei corra perché ha appena scoperto di essere incinta!"
"E secondo te una che ha appena scoperto di aspettare un bambino va a correre?" disse lui guardandola con un'espressione buffa.
"Si e comunque è femmina, sarà una bambina." affermò sicura.
"Scusi donna che prevede il futuro" rispose alzando le mani "secondo me il signore anziano col maglione grigio si siede lì perché ci veniva spesso con la moglie, magari lei è dal parrucchiere."
"Se è stata dal parrucchiere non lo so ma credo che sia quella che sta arrivando." rispose Ann con uno sguardo sognante "sai, amo vedere le coppie di anziani che dopo così tanto tempo si amano ancora. Loro sono la prova che il vero amore esiste, non credi?" concluse guardando Nathan.
"Si, hai ragione Annie. Sono davvero belli insieme."
"Io non so come fai a non avere freddo ma io sto iniziando a gelare, torniamo a casa?"
"Si andiamo Annie, domani ti porto al mare."
I ragazzi tornarono a casa e nel pomeriggio fecero un giro nella piccola città.

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