Capitolo 20

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"Io.." iniziò a dire lui prima che una cameriera li interruppe.
"Scusate ragazzi, volete altro?"
"No grazie" risposero loro sorridendole.
"Penso che forse dovremmo andare" disse Nate.
"Oh..okay, andiamo"
Mentre tornavano a casa a Nate tornò in mente il programma dei loro genitori di fare un weekend al mare tutto insieme.
"Annie ti hanno già detto per questo weekend?" disse lui prendendola per mano.
Le farfalle le invasero lo stomaco.
"No..cosa c'è questo weekend?"
"I mei genitori vi hanno invitato a passarlo nella nostra casa a Brighton!"
"Insieme?" balbettò lei.
"Si, spero tanto che vada bene a tua madre, perché tuo padre era abbastanza propenso a venire"
"Sarebbe bellissimo passare un po' di tempo con te. Credo che a mia madre farà piacere, va molto d'accordo con la tua." disse lei prima di rientrare in casa.
"Ma cosa mi stai facendo Annie? Te l'ho detto che non posso innamorarmi di nessuno.." disse lui a voce bassa quando ormai era rimasto solo sul marciapiede davanti a casa.
A cena arrivò la grande notizia, ovvero che la proposta del weekend era stata accettata con molto gradimento da Agnes che invitò i suoi vicini da loro proprio quella sera.
Ci andò anche Nathan e quando vide che Ann non c'era rimase un po' deluso.
Dopo un po' di chiacchiere fra genitori si fece tardi e Nate era tormentato da un pensiero: dov'era Annie?
"Nate?" chiese Agnes.
"Si?" rispose lui sorridendole.
"Se stai cercando Ann è nella sua camera, stasera non si sentiva molto bene ed è rimasta lì da che è tornata. Se vuoi puoi andare da lei magari parlerete di cose più interessanti rispetto al lavoro." disse lei sorridendo.
"Va bene signora."
"Non chiamarmi signora Nate, non sono ancora così vecchia."
Dopo quelle parole tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
Nate si alzò dalla sedia e andò verso il corridoio che portava alla camera della sua Annie.
Bussò alla porta ma nessuno rispose quindi decise di aprire piano la porta e chiedere permesso.
Quando entrò, trovò Annie sdraiata sopra le coperte con un libro aperto davanti, quello di Jane Austen che avevano contemplato insieme la prima volta che si erano visti. Lei dormiva ed era bellissima tutta rannicchiata immersa nel mondo dei sogni.
A Nate sembrava quasi un angioletto con i suoi capelli lunghi sul cuscino e quell'aria serena.
Non era più tornato in quella camera ma notò subito la parete dipinta e gli parve uno spettacolo di diverse tonalità d'azzurro.
Si sedette sul letto e continuò a guardare la ragazza, gli diede un bacio delicato sulla fronte e lei non se ne accorse continuando a dormire.
Le accarezzò una guancia dicendole che era stupenda.
"Sei entrata a far parte della mia vita per caso ma ora ti chiedo di non andartene mai..ti prego.." sussurrò guardandola. Tanto non poteva sentirla perché dormiva, giusto?
Invece si stava svegliando e sentì quelle parole.
"Sto sognando?" disse piano lei incrociando lo sguardo di lui.
"No, sono qui." disse lui ridacchiando.
"Nate non me ne vado."
Lui fu sorpreso da quelle parole non credeva che le avesse sentite ma ne fu contento.
"I tuoi hanno accettato per il fine settimana"
"Davvero? Che bello Nate!" esclamò contenta lei "guardiamo un film per festeggiare?"
"Volentieri, cosa proponi?"
"Tre all'improvviso"
"Non l'ho mai visto ma guardiamolo!"
"Vedrai che ti piacerà! C'è anche l'attrice che fa Grey's anatomy"
"Non lo guardo mi dispiace, come ti senti? Tua mamma ha detto che non stavi bene..spero di non averti fatto prendere freddo oggi.."
"Nono secondo me è stata solo un po' di stanchezza, ho dormito un po' e ora sto meglio, tranquillo." sorrise lei.
Ann si alzò e prese una sedia che ripose poco lontano dal letto, ci mise sopra il computer e introdusse il dvd.
Lo fece partire e si sdraiò accanto a Nate.
Poco dopo l'inizio, qualcuno bussò alla porta.
"Nate i tuoi genitori stanno andando a casa, tu resti ancora un po'?" chiese la mamma di Ann.
"Volentieri Agnes, abbiamo iniziato un film"
Lei acconsentì, tornò in salotto e i ragazzi tornarono a guardare il film.
Le loro mani si incrociarono per prendere la coperta e Ann si accoccolò sul petto di Nate e poco dopo si addormentò di nuovo.

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