Delusione. Questa era l'unica cosa che Gerard riusciva a provare, oltre alla rabbia ovviamente. Non ci poteva davvero credere. Da una parte si sentiva come tradito da Frank, ma dall'altra pensava di essere stato un vero idiota a pensare che avrebbe potuto funzionare. Era pur sempre un ragazzo di strada! Che si aspettava? Era ovvio che alla prima occasione avrebbe cercato di approfittare della situazione. Ma no, Gerard non ci aveva pensato, aveva davvero creduto che suo padre si sbagliasse e che Frank fosse in fondo... un bravo ragazzo. Ma a quanto pare si era sbagliato.
E ora se ne stava tornando a casa con Lizzy sotto braccio. Ma non era felice, non lo era affatto. Aveva qualcosa dentro che continuava a dimenarsi e che gli ricordava costantemente l'accaduto, impedendogli di pensare ad altro.
I suoi genitori erano rimasti sconvolti dal furto; non avevano mai subito rapine, quella era la prima volta. Oltretutto nessuno riusciva a capire come il ladro fosse riuscito a entrare in casa senza forzare la porta e senza rompere nessuna finestra. Gerard aveva cercato di rimanere il più lontano possibile da quella faccenda perché non era sicuro che sarebbe riuscito a non tradire il suo segreto. Mikey poi non sapeva ancora niente, perché da quando se ne era andato il pomeriggio in cui Frank aveva svaligiato la casa non era ancora tornato.
"Senti Lizzy, io devo andare a casa dai miei genitori, sai per la faccenda del furto sono tutti ancora molto..."
"Ma che hai in questo periodo Gerard?" Lo interruppe Lizzy. "Non fai che dare scuse per tornartene a casa... e quando ti si parla sei distratto, svogliato! Che ti prende?" Chiese la donna con tono piuttosto polemico. Evidentemente era stufa di star dietro a Gerard, che da parte sua non l'aveva degnata di uno sguardo nell'ultimo periodo. Aveva altro per la testa e quella sera aveva accettato di accompagnarla fino a casa solo per distrarsi un po', ma era già da tempo che non pensava più a Lizzy.
Gerard la guardò in modo piatto e inespressivo. Lei si mise le mani sui fianchi, aspettandosi una spiegazione, ma visto che quella non arrivava riprese a camminare urlando dietro a Gerard: "Io non corro dietro a nessuno. Se avrai voglia di parlarmi, fatti vivo"
Gerard si girò e se ne andò verso casa come se non fosse successo niente, dopo qualche passo aveva già smesso di pensare a quella faccenda.
Quando arrivò stava per affacciarsi alla finestra del garage per dare un'occhiata a Frank, ma poi si ricordò. Ridendo quasi di sé stesso, aprì la porta ed entrò, salì le scale e si diresse velocemente nella sua camera, non aveva voglia di parlare con nessuno. Ma quando aprì la porta vide suo fratello disteso sul suo letto con le braccia incrociate dietro la testa. Era ancora in divisa militare, evidentemente era appena tornato e lo stava aspettando.
"Ciao Mikey. Già di ritorno?" Disse con voce annoiata buttando la sua valigetta sulla scrivania.
"Sono stato via due giorni. Ma probabilmente partirò di nuovo. Le cose in Europa si stanno mettendo male e credo che ci invieranno laggiù"
"Ma come? Non puoi andare, non tu. E noi che deridevamo papà quando ci diceva che saremmo entrati in guerra..." Gerard era scioccato dalla notizia, Mikey era pur sempre il suo fratellino.
"Hei hei, calma Gee, è il mio lavoro!"
Gerard fece una smorfia di disapprovazione.
"Comunque, parlando di cose serie. Papà e mamma mi hanno detto quello che è successo. È andata come credo?" Chiese mettendosi seduto.
Gerard sbuffò. "Sì. Sì certo. Ho sbagliato a fidarmi di lui. Alla fine si è rivelato essere solo un ladro traditore" affermò sedendosi accanto al fratello.
"Eddai Gee! Non essere così duro!"
"Duro?! Mikey! Lui ha aspettato che fossimo tutti fuori casa apposta per derubarci"

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SCAR
Fanfiction(((FRERARD))) Frank e Gerard, due ragazzi dalle vite completamente opposte che si incontreranno, o meglio scontreranno all'improvviso, negli anni '40 del XX secolo. Il primo in cerca di indipendenza e di un posto nel mondo, il secondo plagiato da un...