Era passato un mese dalla missione di salvataggio e sinceramente non era successo nulla di importante.
Io e le ragazze ci eravamo trovate un appartamento vicino a quello di Rose e i ragazzi lo stesso solo dall'altra parte della città.
Vi chiederete perché non con i nostri 'partner', bhe Alexa ha litigato con James e lì sono partiti i coltelli, Clare e Emily non sopportavano più i ragazzi per il loro disordine e io, bhe io, ero completamente stanca di Jake e delle ragazze che portava a casa la sera.
Non perché mi interessasse la sua vita privata, ma la mattina dovevo mandarle sempre via io e inoltre dovevo subirmi tutte le loro scenate da sclerate, ed infine abbiamo litigato.
"Clare, ho già detto che tuo fratello è un coglione?"
Urlò Alexa dalla sua camera.
Clare ci guardò esasperata e, io e Emily ridacchiammo.
"Circa tre miliardi di volte, perche?"
Urlò lei di rimando.
"Niente mi andava di dirlo."
Riurlò Alexa.
A quel punto Emily scoppiò a ridere.
Non avevo capito tutta la storia dei Jexa ma una cosa l'avevo capita, lui era un coglione, o almeno questo era quello che diceva sempre Alexa.
Tra me e Jake invece le cose non andavano meglio, anzi, non riuscivamo neanche a guardarci negli occhi.
"Luc! Puoi andare dai ragazzi?"
Mi chiese Alexa, appena entrai in camera sua, o meglio, nostra.
"Di che hai bisogno?"
Le chiesi guardandola.
"Credo che James abbia il mio tablet, puoi andare a riprenderlo tu? Non ho voglia di parlargli e nemmeno di vederlo sinceramente."
"Va bene magari mi fermo un po' da Rose dopo."
Le sorrisi ed uscii dalla stanza.
Mi ringraziò urlando e io le risposi allo stesso modo.
"Dove vai?"
Mi chiese Emily mentre prendevo il mio giubbotto in pelle.
"Dai ragazzi, hai bisogno di qualcosa?"
Le chiesi.
"No grazie, perché vai da loro?"
Mi chiese con una smorfia.
"Alexa ha lasciato lì il tablet, vado a recuperarlo."
Le risposi prendendo lo zaino.
"Oh bhe, buona fortuna."
Borbottò lei, prima di girarsi e continuare a guardare la tv.
Mi servirà.
-
-
Bussai più volte alla porta, e finalmente qualcuno mi aprì.
Jake, in mutande.
Mi guardò di sbiego, come se non si aspettasse la mia visita.
"Posso entrare, oppure devo marcire sulla porta?"
Gli chiesi in tono acido.
"Entra."
Disse lui alla stessa maniera.
Appena entrai vidi casino ovunque, solo ora capisco le ragazze.
Poi vidi i ragazzi che ridevano seduti sul divani, solo con i boxer.
Oh dio benedetto.
Appena si accorsero di me mi vennero subito incontro per abbracciarmi.
"Piccola Luu."
Urlò James venendomi incontro.
"Heilà orso."
Dissi ridendo prima di abbracciarlo.
"Quale buon vento ti porta qui? E aspetta, le altre? Alexa?"
Mi chiese James staccandosi dall'abbraccio.
"Le ragazze non ci sono, e fidatevi meglio così ,sono qui proprio per Alexa in realtà, ha lasciato qui il suo tablet?"
Risposi.
"Oh si certo vieni...come mai non è venuta Alexa, non che mi dispiaccia che sei venuta tu, ma perché non lei?"
Mi chiese sussurrando.
"Volevi trovarti la porta di casa sfondata? E non si sentiva di venire."
Gli risposi io.
"Oh."
Disse lui abbassando lo sguardo, poi mi fece segno di seguirlo.
"Ecco a te."
Mi disse porgendomi il tablet.
Sorrisi e lo abbracciai di nuovo.
"Ti perdonerà."
Sussurrai e lui iniziò a singhiozzare, non l'avevo mai visto piangere per una ragazza.
Lo abbracciai più forte, e gli sussurrai che andava tutto bene.
Poi si staccò e mi ringraziò assicurandosi le guance.
Era davvero distrutto.
"E tu piccola Lu? Perdonerai Jake?"
Mi chiese mentre si infilava un paio di pantaloni.
"Probabilmente fra di noi vincerà l'orgoglio."
Gli risposi cercando di sorridere ma sembrò più una smorfia.
Lui annuì e insieme uscimmo dalla stanza.
Infilai il tablet dentro lo zaino e mi girai per salutare i ragazzi.
Mi stavano fissando.
"Bhe ragazzi, meglio che vada."
Dissi e li abbracciai, tutti tranne Jake che sembrava sparito.
Poi uscii dell'appartamento.
Salii in macchina e partii a massima velocità verso la biblioteca, avevo bisogno di schiarirmi le idee.
Mi fermai davanti al bar della biblioteca ed ordinai un thè.
Poi inviai un messaggio ad Alexa per avvisarla che non sarei tornata subito.Sono in biblioteca, non aspettatemi per cena.
P.S. ho trovato il tuo tablet, e ho parlato con James.
-L.
Poi entrai nella biblioteca e salutai Lucia, la bibliotecaria.
Mi diressi direttamente verso la fine della biblioteca e presi dal mio zaino :'Storia di una ladra di libri.'
Lo aprii ed iniziai a leggerlo.
Dopo qualche ora ero a buon punto del libro ma venni interrotta da una persona vestita completamente di nero che cercò di attirare la mia attenzione.
Alzai lo sguardo e rimasi sorpresa nel vedere Bianca, la bibliotecaria della North.
"Lucy, tesoro stai bene!"
Disse venendomi incontro e abbracciandomi poco dopo.
"Bianca? Che ci fai qui?"
Dissi dopo essermi staccata dall'abbraccio.
Lei tornò seria.
"Sono qui perché ho una missione per te e per la tua squadra."
Sussurrò guardandosi intorno.
Poi mi diede un fascicolo.
"Qui c'è tutto ciò che devi sapere,
Dovete partire subito, è davvero importante."
Disse lei.
"Lo farò ma che succede?"
Le chiesi.
"Questo non posso ancora dirtelo Lucy, sta attenta."
Disse prima di sparire.
Fantastico.
-
La pioggia cadeva sul finestrino della macchina di James.
E sarebbe stata anche piuttosto rilassante se non mi trovassi in una macchina con Jake, James ed Alexa, diretti per di più in un posto di cui conosco davvero poco.
Si, eravamo già partiti ,e la destinazione era San Diego.
"L'avete finita di litigare cazzo?"
Sbotto Jake, riferendosi ad Alexa e a James.
Quest'ultimi si guardarono e risposero all'unisono :"No."
Jake fece una faccia esasperata e io lo guardai divertita.
Poi tornai alla mia musica.
Once in a While.
Adoravo quella canzone.
Mi girai di scatto e notai Jake fissarmi, alzai un sopracciglio e lui si rigirò.
Oh si, sarà proprio un lungo viaggio.
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The North Team
RomantikLei, Lucy Lightwood la ragazza alla quale venne tolta la propria adolescenza per entrare a far parte di un associazione segreta di agenti segreti. Lui, Jake Evans il suo partner:egocentrico, coraggioso ed insopportabile. "Saresti, scusa?" Risposi io...