capitolo 13

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"Luc,Luc svegliati."
Disse una voce sussurrando.
Jake?
Aprii piano gli occhi e subito mi portai le mani alla testa per il gran dolore.
"Luc grazie a dio!"
Esclamò sussurrando Jake dandomi una mano ad alzarmi.
"Che è successo?"
Chiesi,avevo ricordi sfocati di ciò che è accaduto poco prima.
"Sei andata a vedere se c'erano dei demoni,ma non sei più tornata allora sono venuto a cercarti ma loro mi hanno preso alle spalle e ci hanno buttati qui."
Disse lui indicando la stanza 'anti-shadowhunters' dato che era ricoperta da uno strato di ferro molto particolare.
Non c'era via d'uscita.
Mi toccai la spalla per vedere se c'era l'arco.
"Non ce' li hanno tolti,probabilmente non se ne sono accorti."
Mi disse lui intuendo ciò che stavo facendo.
Il bracciale.
Controllai il polso,era lì.
Sorrisi,eravamo salvi.
Attivai uno dei bottoni del bracciale ed inviai una richiesta d'aiuto ai ragazzi,poi ne schiacciai un altro e attivai la lama di metallo.
Mi avvicinai alla porta e inizia a fare il contorno di quel grande pezzo di ferro.
"Che stai facendo?"
Mi chiese Jake vedendomi in contro.
"Questo posto è immune ai nostri poteri da shadowhunter."
Aggiunse poco dopo.
"Si ma non a quello che sappiamo fare da semplici umani."
Gli dissi io,poi finii il contorno e tirai un calcio alla porta.
Cadde a terra.
Jake sgranó gli occhi.
Poi venne verso di me e mise le sue mani sulle mie spalle.
"Sei fantastica."
Disse guardandomi negli occhi sorridendo.
Arrossi di botto ma lui non sembrò notarlo,e uscì dalla stanza.
Mi ripresi velocemente e uscii anchio.
Percorremmo un lungo corridoio fino ad arrivare ad una grande stanza,quella che avevo visto prima.
Era vuota.
Entrammo nella stanza cautamente, schiena contro schiena, e ci guardammo intorno.
Non eravamo soli.
Presi una freccia e il mio arco e lo tesi.
Lui fece lo stesso con le sue 'asce angeliche'.
Poco dopo venimmo attaccati da circa dieci demoni.
Iniziammo a combattere, ma erano davvero forti.
Vidi un demone attaccare Jake alle spalle e prima che potesse fare qualcosa lo colpii alle spalle un una freccia avvelenata.
Cadde a terra e Jake si girò.
Mi ringraziò sorridendomi ed io annuii e mi girai colpendo un demone d'alto rango.
Lo colpii alla gamba ma non cadde,poi lui fece un passo verso di me e non mi lasciò via d'uscita.
Poi si sgretolò davanti a me.
"Non credo di essere mai stata così felice di vederti James."
Dissi sorridendoli.
Lui mi fece l'occhiolino e stese l'ultimo demone.
"Dobbiamo andarcene,ce' ne sono altri."
Dissi zoppicando verso l'uscita.
Poi il mio braccio fu sollevato da Jake che lo mise sulle sue spalle.
"Posso farcela anche da sola."
Gli dissi io cercando di sorridere,ma il dolore alla caviglia lo feve sembrare più una smorfia.
Ma lui non mi ascoltò e continuò ad aiutarmi.
Arrivammo all'uscita e mi fece sedere sulla sua moto.
Poi salì lui e io mi aggrappai al suo busto appena partì a massima velocità.
"Ma la mia moto?"
Gli chiesi urlando.
"Andrew è venuto con la macchina la caricherá dietro."
Mi disse lui.
Appoggiai la testa sulla sua schiena e poco dopo chiusi gli occhi,beandomi sentendo il suo adore.
-
Aprii leggermente gli occhi ma li richiusi appena sentii la luce colpirli.
Ci riprovai e questa volta ci riuscii.
Cercai di scendere dal letto ma sentii un fprte dolore alla caviglia destra.
Era fasciata, e solo dopo feci caso alle stampelle.
Iniziarono a riaffiorarmi i ricordi della notte scorsa.
Jake deve avermi portato in infermeria e dopo in camera.
"Lu?"
Mi richiamò una voce alle mie spalle,mi girai e salutai Alexa.
"Come va la caviglia?"
Chiese poi.
"Eh potrebbe star meglio."
Le risposi io cercando di prendere confidenza con le stampelle.
"Sai che ore sono?"
Le chiesi poco dopo.
"Quasi le sette di mattina."
Mi rispose lei sorridendo, annuii e la ringraziai con un sorriso.
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Uscii dalla stanza poco dopo e mi diressi verso la sala pranzo.
Uscii poco dopo con la mia pastina e il mio thè al limone.
"Lu!"
Sentii chiamarmi,mi girai.
James mi stava venendo in contro.
"Ehila James."
"Come sta la gamba?"
Mi chiese lui abbracciandomi.
"Lei bene."
Gli dissi io.
"E tu?Tu come stai?"
Mi chiese lui, era l'unico a sapere di ciò che era successo con Jake e di ciò che avevo provato.
"Eh,io sto bene."
Gli risposi io cercando di sorridere.
"Ti va di andare a fare un giro?"
Mi chiese lui,guardandosi intorno,capii che voleva parlarmi, così, annuii e lo seguii fuori.
L'aria di settembre inoltrato mi colpì alla faccia come a ricordarmi che l'autunno era alle porte.
"Allora?Che dovevi dirmi?"
Chiesi.
"Vogliono trasferirci tutti a New York."
"Intendi tutti noi?"
Chiesi con un sorriso a trentadue denti.
"Tutti noi,così potrai stare vicino alla tua famiglia."
Disse lui sorridendo.
"SI CAZZO!NEW YORK CI VEDIAMO PRESTOO!"
Urlai facendo il balletto della vittoria, o almeno ci provai.
Sentii James scoppiare a ridere e lo seguii a ruota.
"Sapevo ti avrebbe reso felice."
Disse lui asciugandosi le finte lacrime.
Sorrisi abbracciandolo.
"Ciò di cui dobbiamo parlare ora è un po' meno bello."
Mi disse lui tornando serio.
Annuii.
"Che cosa succede fra te e Jake?"
Mi chiese lui, rimasi interdetta.
"Niente,perché?"
Gli chiesi io.
"Non sono cieco piccola Lu, e ti conosco,probabilmente meglio di chiunque altro.Vedo come lo ignori e come a volte ti trovi a fissarlo."
Disse lui,non risposi e abbassai lo sguardo.
Oh carine le mie scarpe.
"Che succede Lucy?"
Mi chiese lui poco dopo.
"Non succede nulla James!E anche se mi piacesse Jake?Anche se fosse?Non sarei neanche minimamente corrisposta,quindi si,preferisco ignorarlo che stare male per lui."
Sbottai io fra le lacrime.
Lui venne verso di me e mi abbracciò,e io scoppiai a piangere,e piansi fino a quando non finii le lacrime.
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Vorrei ricordare le ottantacinque persone morte in Siria qualche giorno fa,probabilmente in pochi lo sapranno perché i media non ne hanno parlato.
Quelle persone non erano componenti dell'Isis ecc. ma semplici civili che scappavano per vivere,tra cui bambini.
Per chi non lo sapesse la bomba è stata sganciata dagli USA, ma loro l'hanno definito un semplice errore.
Ora non so nel preciso cosa sia successo,fatto sta che sono morte persone completamente innocenti,vorrei fare un piccolo momento di silenzio per loro.
Riposate in pace piccoli angeli.
Preghiamo per il mondo.
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