capitolo 8

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Dove sei Jake?
Avevo setacciato l'intero perimetro ma niente, neanche una traccia di quel coglione.
"Oh oh ragazze guardate chi si rivede."
Mi girai di scatto ,Caroline seguita dal suo gruppo e da degli uomini che tenevano fermo Jake.
Jake.
Stava bene.
Tirai un sospiro di sollievo, ma non durò tanto.
Tirai su l'arco e lo puntai su di loro.
"Non ti conviene tesorino ,a meno che tu non voglia che i miei uomini facciano del male al tuo Jake."
Disse una della squadra pennute.
"Siamo nel mio territorio, do io gli ordini qua."
Dissi facendo scoccare la freccia sulla testa di uno degli uomini che tenevano Jake.
Tirai fuori i coltellini e colpii gli altri.
"Niente male davvero."
Disse Caroline squadrandomi.
Oh non hai ancora visto niente.
Presi delle frecce che finirono per conficcarsi nelle loro gambe facendole cadere a terra e facendole urlare per il dolore.
Corsi da Jake e lo aiutai.
Provai a tirarlo su ma era davvero pesante, poi sentii qualcuno suonare il corno, segno di ritirata ,ma non quella loro ,la nostra.
Rimasi interdetta.
"Non ce' la faremo mai Luc ,lasciami qui, tu va."
Mi disse lui con gli occhi stanchi.
"Te lo puoi proprio scordare."
Gli dissi cercando di alzarmi.
Ma senza risultati, poi vidi tutti noi correre dentro l'istituto.
"Va."
Mi disse.
"Verrò a riprenderti ,ok coglione?"
Gli dissi lasciando scorrere le lacrime sulle mie guance.
"Ci conto bellezza."
Sussurrò lui.
"Ricorda questa frase Luc:'Sono perseguitata dagli esseri umani' E ora va!"
Disse, rimasi interdetta, ma non feci in tempo a chiederli cosa significasse che dovetti iniziare a correre e lo lasciai là.
Entrai dal portone blindato poco prima che le porte di ferro si chiudessero e lo vidi là, per terra.
Mentre mi guardava, lo vidi accennare un sorriso e poi ritornai a correre salii le scale ed entrai nell'appartamento, presi un borsone e ci infilai tutto il necessario, poi corsi nella cabina armadio ,aprii lo scomparto segreto, dove si trovavano le armi ,e presi tutto il possibile.
"A TUTTI GLI AGENTE DELLA NORTH,PRENDETE I VOSTRI BRACCIALETTI 'SALVA VITA' E SCAPPATE,VI CONTATTEREMO NOI,BUONA FORTUNA AGENTI,VI SERVIRÀ."
Ormai questo annuncio mi rimbombava in testa.
Cercai di fare il più veloce possibile, e presi il libro che aveva citato Jake ,ovvero 'Storia di una ladra di libri.", non lo aprii, non c'era tempo, presi un giubbotto e me lo infilai, non sapevo quanto sarei rimasta senza un tetto, meglio prevenire.
Presi il tutto e corsi giù dalle scale ,aprii il garage e presi la moto, dato che la macchina mi avrebbe solo rallentato.
Ci salii e partii a tutto gas.
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Dopo due ore mi ritrovai davanti alla casa di una mia vecchia amica ,la quale ero sicura mi avrebbe aiutata.
Bussai con le poche forze che mi erano rimaste e la porta si spalancò subito dopo, appena Rose mi vide, mi porto dentro ,non mi chiese niente e iniziò semplicemente a medicarmi la ferita che mi ero fatta correndo su per le scale.
"Che è successo Lu?"
Mi chiese.
Le raccontai tutto, da Jake all'attacco che si era tenuto poco prima.
Anche Rose era un agente segreto, solo che lei aveva una vita al di fuori dal lavoro ,anche perché aveva circa trent'anni.
Era sposata e aveva due figli, Luke e Will, l'avevo conosciuta nei primi giorni in cui ero stata 'arruolata' mi trattò come una figlia ,e infatti la considero come una seconda mamma.
Non mi fece altre domande quella sera ,anzi mi accompagnò nella camera degli ospiti e mi mise a letto.
Poco dopo caddi in sonno profondo ,dove non dovevo preoccuparmi di nulla, dai miei genitori a Jake. E soprattutto dove non provavo dolore.
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Mi svegliai di scatto e guardai l'ora sulla sveglia erano le due di mattina ,avevo dormito davvero molto, tenendo conto che ero andata a dormire alle dieci della mattina scorsa.
Mi alzai e andai in bagno. Mi guardai allo specchio. Ero un disastro su tutta la linea ma lasciai perdere, e mi ributtai nel letto.
Mi guardai attorno.
Avevo sempre amato questa casa, era come un posto dove tornare quando ero sola.
Presi il cellulare e notai che avevo circa sette chiamate perde da Clare, la richiamai dato che l'ultima era di circa venti minuti prima.
Dopo il quarto bip rispose.
"Lu?"
Sussurrò una voce.
"Clare, stai bene?!"
Gli chiesi.
"Sto bene, e anche le ragazze, tu come stai?"
Chiese lei tirando un respiro di sollievo.
"Sto bene, sono da mamma Orsa."
Dissi, usando il nome in codice di Rose.
"Io da coniglio ,e le altre da lupo."
Mi rispose anche lei usando i nomi in codice per Lucas e per George.
Anche loro li avevamo conosciuti nei nostri primi giorni.
"Lu ascolta."
Disse poco dopo lei.
"Si tratta dei ragazzi ,sono stati presi."
Sussurrò lei prima di incominciare a piangere.
"Li troveremo Clare, fosse l'ultima cosa che faccio."
Dissi e qualche minuto dopo chiusi la chiamata.
Presi l'unico libro che avevo portato, ovvero quello di cui aveva citato la frase Jake ,e lo aprii.
Subito caddero fogli con scritti numeri e indirizzi.
Ma che cazzo?
Tolsi tutti i fogli e guardai dove si trovava il titolo del libro.
'Per Lucy ,ti aspetto piccola Luc.'
C'era scritto questo. E poi c'era la firma di Jake, riguardai gli indirizzi e i numeri, mi aveva dato degli indizi per trovarlo.

Sto arrivando Jake, sto arrivando.

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