capitolo 17

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"L-Lucy?"
Chiese balbettando l'uomo che mi era mancato tantissimo.
"Sono io papà, sono io."
Dissi abbracciandolo.
"Ma tu, tu sei morta."
Affermò lui.
A quel punto Rose si presentò e spiegò tutto a mio padre.
"Papà, non siamo qui solo per farvi sapere che sono viva, ma avremmo bisogno del tuo aiuto."
Lui annuì facendomi segno di continuare.
"Come ti abbiamo spiegato prima noi siamo in guerra con la South, un'altra agenzia di agenti segreti. Quest'ultima ha distrutto il nostro quartier generale e ha messo sotto il loro controllo i demoni.
Ce' ne sono di diverso tipi, molti uccidono ma certi, creano caos, si nutrono di questo caos.
Tra cui ci sono i demoni Lux, che uccidono,facendo sparire subito il corpo della persona in questione, trasformandola in un fantasma per poi tenerli all'interno di un territorio ristretto fino a quando non lo decidono loro,per poi creare il caos facendoli circolare.
Noi avremmo bisogno di delle armi contro fantasmi e un posto dove rinchiuderli.
E insomma tu te ne intendi, hai studiato chimica ed eri il primo della classe.Ho bisogno del tuo aiuto papà."
Spiegai io.
"Demoni?Fantasmi?Ho bisogno di sedermi."
Disse lui poco dopo sedendosi sul divano.
Stemmo zitti per circa cinque minuti e poi lui parlò.
"Posso darvi una mano con la parte di chimica ma ho bisogno di un campione di fantasma e della vista, insomma io non li vedo."
Disse lui.
Tirai fuori il campione che avevo prelevato senza che nessuno se ne accorgesse da Jade e glielo porsi.
"Per la vista non è un problema, i fantasmi possono farsi vedere agli umani."
Aggiunse Rose.
"Perfetto,avete un laboratorio lì?"
Chiese lui osservando il campione.
Rose annuì.
"Ma è pericoloso che lei venga tutti i giorni,sarebbe meglio che voi veniate tutti, per un po'."
Aggiunse poi.
Loro annuirono e mia madre corse a fare le valigie.
Circa un ora dopo eravamo davanti al nostro quartier generale.
"Benvenuti al quartier generale di New York."
Esclamò Rose.
"L-Lucy?"
Chiese Nicholas.
"Ehila ragazzi!"
Sorrisi io.
"Sono i tuoi genitori?"
Mi chiese nella mente Jeremy, si avevamo sviluppato questa capacità di parlare nella mente.
"Sono loro."
Risposi io sorridendogli.
-
Verso le sette di sera io e mio padre iniziammo a fare diverse analisi ed esperimenti.
"Ho trovato!"
Esclamai io.
"Un fantasma non può oltrepassare un suo simile,quindi dobbiamo creare del metallo fatto,almeno per il 50% ,di questa sostanza."
Dissi io.
"Sei un genio Lucy."
Sbottò lui, e si mise subito al lavoro.
Lavorammo per tutta la notte e verso le cinque di mattina finimmo di creare la grande stanza,dove sarebbero rimasti i fantasmi.
Mentre mio padre aveva creato la stanza io avevo fatto qualche arma.
"Papà io devo andare a prepararmi,vieni anche tu?"
Chiesi.
"No tesoro,finisco gli ultimi ritocchi."
Annuii e dopo averli dato un bacio sulla guancia,salii le scale.
Mi diressi verso la mia camera e subito dopo essere entrata,mi buttai nel letto.
Un ora dopo,ero pronta.
"Lucy?"
Chiese una voce a me fin troppo familiare.
"Jake."
"Siete riusciti a concludere qualcosa?"
Mi chiese.
"In realtà abbiamo finito."
Dichiarai io,lui sorrise ed insieme scendemmo le scale.
Appena toccai l'ultimo scalino tutti gli occhi si fermarono su di me.
Sospirai ed aprii il borsone.
Tirai fuori le armi e le appoggiai sul tavolo.
"Ce' ne sono quattro,una per coppia,ricordatevi che appena ne catturate uno,lui in trenta secondi lo trasferisce nella stanza qui sotto,ce' un timer apposta.
Non catturatene due consecutivamente."
Dissi e tutti annuirono.
"Io non verrò con voi."
Aggiunsi poco dopo.
"E chi andrà con Jake?"
Domandò James.
"Queen."
Rispose Bianca per me.
Tutti sgranarono gli occhi, compreso Jake,che mi guardò sorpreso.
Ma nessuno aprì bocca.
Circa trenta minuti dopo scesi da mio padre con la colazione.
"Dovresti dormire papà."
Dissi io prendendo un sorso dal mio solito thè.
Lui sorrise e annuì si mise sulla sedia e chiuse gli occhi.
Finii le ultime modifiche alla stanza e chiusi la porta.
Erano quasi le nove quando vidi arrivare il primo fantasma.
Non riuscì ad uscire.
Sorrisi.

Primo catturato.
-L.

E lo inviai a Jake, che avrebbe avvisato gli altri.
Mio padre si svegliò poco dopo e mi diede il cambio.
Dormii fino a mezzogiorno e appena mi svegliai notai che i fantasmi erano aumentati.
"Quanti sono?"
Chiesi io alzandomi.
"Una trentina."
"Bhe sono cinquatadue quindi non manca molto."
Dissi io sorridendo.

Per oggi può bastare.
-L.

Questa volta lo inviai a Clare e subito dopo mi disse che stavano tornando a casa.
"Che cosa farete quando tutti saranno qui?"
Mi domandò mio padre.
"Penso che dopo avergli detto tutto come sta, verranno liberati."
Dissi io.
"Non volete fare esperimenti su di loro?"
Chiese fissando la grande porta.
"Non siamo quel genere di persone papà,se poi loro vogliono coalizzarsi con noi, non glielo impediremo."
Dissi io.
"Pensi di combattere?"
Lo guardai.
"Devo farlo."
Sussurrai io.
"E se morirai?"
Chiese girandosi verso di me.
"È la cosa che ci fa meno paura la morte papà."
Dissi io rigirandomi.
"Perché?"
"È più difficile vivere,che morire."
-
Passai l'intero pomeriggio nella mia stanza a leggere,non scesi per salutare nessuno quando li sentii rientrare,ma la cosa non sembrò importare a nessuno.
Non scesi a mangiare neanche quella sera.
"Posso?"
Disse Clare entrando,sorrisi ed annuii.
"Come mai non sei scesa oggi?"
Mi chiese sedendosi sul letto.
Alzai le spalle.
"Ascolta...come mai oggi non sei venuta con noi?"
Chiese poco dopo.
"Dovevo aiutare mio padre."
Risposi semplicemente.
"Cazzate Luc,perché non vuoi più stare con Jake?E non provare a mentire,ce ne siamo accorti tutti."
Sbottò lei.
"Non so di cosa  stai parlando."
Dissi non guardandola.
"Provi qualcosa per lui,vero?"
Chiese.
"Cosa vuoi che ti dica eh?Che non mi piace?Eh?Cosa vuoi sapere esattamente?Vuoi sentirmi dire che provo qualcosa per lui?Bhe è così,provo qualcosa per lui!Contenta?"
Sbottai io e sentii le lacrime accumularsi nei miei occhi.
Non disse nulla,mi abbracciò e basta.
"Ha mollato Queen."
Sussurrò poco dopo.
Mi staccai e la guardai negli occhi.
"Cosa?"
Chiesi confusa.
"Si è mollato con Queen oggi."
"Perché?"
Chiesi.
"Non lo sa nessuno."
Rispose semplicemente.
Annuii.
"Ascolta io ora devo andare,domani ne riparliamo ok?"
Annuii e lei uscì dalla stanza.
Sospirai.
"Cosa mi stai facendo Evans?"
-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 09, 2016 ⏰

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