Alone || The Maze Runner

8

Mi girai di scatto verso Minho come tutti fecero.
"Tu sei impazzito" disse Alby e il ragazzo dietro di me mi diede una pacca sulla spalla.
Dopo altre discussioni, il capo fece decidere la mia sorte.
"Frypan?"
"Due giorni in gattabuia. Poi secondo me ha ragione Minho"
"Gally"
"Come loro. Non la preferisco solo perché é mia sorella, ma anche se fosse successo a te Alby, avrei fatto lo stesso"
"Winston?"
"Non lo so... Ha comunque infranto le ragole. Di essere velocista non se ne parla novellina, io non sono d'accordo..."
"E cosa proponi di fare? Vuoi cacciarla dal labirinto?!" questa volta a parlare era Newt.
"Parla quando sarà il tuo turno faccia di caspio"
Poi tornando a Winston, disse che secondo lui avrei dovuto fare in una sola settimana tutto al posto degli altri e per di piú la notte, se riuscivo a dormire, dovevo farlo in gattabuia.

Quasi tutti gli altri intendenti votarono quello che aveva detto Minho, solo due avevano votato per Winston.
"Bene Newt. Ora tocca a te"
"Io ho già detto come la penso. Non deve avere nessuna punizione.. E se scoprirò che gliela darete, mi punirò io stesso perché é anche colpa mia che non vi ho avvisato prima di quel posto"
Ci fu una pausa e io avevo tenuto lo sguardo chino.
"Bene. Due giorni in gatabuia. Poi potrai tornare a fare le tue cose abituali. Newt, tu non avrai nessuna punizione, ne tantomeno te la darai tu stesso. Chiaro puzzone?"
"E il fatto di diventare velocista?"
"Minho, lo sai che-"

Alby fu bloccato da Minho che si era alzato.
"Non faccia di caspio, ora mi ascolti tu. Nessuno come lei ha mai ricordato tutto questo dopo una settimana. Ce ne vorrebbero migliaia di lei"
A quell'affermazione sorrisi tra me e me sempre con lo sguardo chino.
Era come un giudizio al tribunale, con il diritto peró di rimanere in silenzio.
Un silenzio snervante.
"Bene cosí. Tre giorni in gattabuia e poi inizierai il percorso da velocista" disse Alby e se ne andó sotto lo sguardo di tutti.
Velocista? Io? Pft staranni scherzando.

Se ne andarono tutti tranne Minho e Newt.
"Allora pive, ti ho salvata dalla morte é?"
"Scommetto che ora mi dici che vorresti tanto una ricompensa..."
"Nha... Ti ho salvata fin troppe volte ormai. Ci ho fatto l'abitudine"
Poi si girò verso Newt che da quando Alby era uscito aveva lo sguardo chino.
"Puzzone, riaccompagni tu la novellina in gattabuia o lo facfio io?"
Newt mi guardò e scosse la testa.
"No, penso che andró direttamente a dormire" disse uscendo.
Minho mi guardò e mi portó nella cella.

"Sai... Non dovete soffrire cosí voi due" disse ad un tratto.
"Come?"
"Newt mi ha raccontato dei suoi ricordi e della ragazza che amava e che forse non avrebbe piú rivisto. So che anche tu provi qualcosa per lui. Non negarlo"
"Come fai a sapere cosa provo se non sai nemmeno come si ama? Nessuno qui lo sa credo"
Mi chiuse la grata e si affacciò per guardarmi.
"Fidati, ne so piú di quanto pensi" disse facendomi l'occhiolino e fece per andarsene, ma si bloccò.
"Quasi dimenticavo... Questa te la manda Thomas"
Disse e mi porse una lettera.
Poi se ne andò definitivamente.

"Come darti torto, ho picchiato tuo fratello. Non ho nemmeno il coraggio di venirti a trovare per chiederti scusa. Mi manchi sai? Non ho sopportato questi giorni senza un tuo sorriso. Mi manca davvero molto. Potrai mai perdonarmi? Sul serio io pensavo volesse farti del male, volevo proteggerti. Ti rivoglio come mia amica"
Lessi per bene la lettera più di una volta.
Sul serio mi voleva bene o era tutta una messa in scena?
Sentii un rumore sopra la gattabuia e un'ombra che si spostava dal punto in cui stavo vedendo.
"Avanti vieni fuori" dissi intuendo che fosse Thomas. E ovviamente non se lo fece ripetere due volte.
"Sul serio, sono sincero"
"Lo so..."
"Quindi... Mi perdoni?"
"Mi sembra logico" dissi ridendo, non ero del tutto sicura di ciò che avevo detto, ma tenevo anche io a Thomas.
Mi abbracciò attraverso le sbarre e giuro di aver sentito correre via una persona.
Mi staccai velocemente dall'abbraccio e guardai fuori.
No, non c'era nessuno.