Alone || The Maze Runner

15

Appena fuori dal casolare, Alby mi aspettava appoggiato da un lato.
"Allora hai parlato con Newt?"
Sospirai e mi avvicinai ad Alby.
Gli altri radurai ancora festeggiavano.
"É vero quello che mi ha detto?"
"Dipende da cosa ti ha detto"
"Ha detto che mi hai fatto diventare capo perché hai paura e cose del genere"
Fece un respiro profondo.
"Si é vero, ho paura. Ma ero sincero quando ho detto che non c'era capo migliore di te"
Sorrisi mentalmente perché sapevo che, dopo tutto, quello che mi aveva detto su Newt era la cosa più vera, e dopo averlo salutato andai a riprendere Allison e Max.

"Su ragazzacci, é ora di dormire"
"Io vengo, Max si é messo d'accordo con Frypan e Gally per dormire"
"Come farei senza un'altra femmina..."
Sorrise e dopo aver dato un rapido saluto ci dileguammo.
Arrivati e sistemati ci sdraiammo.
"Lo sai che ora con il mio incarico da capo dovrò passare sempre meno tempo con voi, vero?"
"Si, lo so" mi sorrise e sospirò.
"Quello che mi preoccupa é Newt..."
"Perché?" le chiesi e si girò con la pancia all'aria.
"É strano in questi giorni"
Ripensai a quello che mi aveva detto nel casolare.
Forse era per quello, forse per altri problemi.
"Tu stai tranquilla va bene? Parlerò io con Newt"
"Va bene... "
Chiusi un attimo gli occhi e provai un senso di tranquillità, un silenzio rilassante.
Un momento.

"Perché c'é silenzio?" dissi a me stessa e mi misi seduta.
Allison dormiva, era davvero stanca.
Scesi dalla piccola dimora e andai a controllare.
La festa era finita.
Era tutto okay, solo una mia paranoia.
Andai fino all'apertura del labirinto e lí mi misi a fissarlo.
C'era qualcosa che non andava in quei muri, qualcosa di strano. Come se ci potesse essere una via d'uscita proprio lí sotto al tuo naso ma ben mascherata in modo da confonderti. Ma come avevano fatto a mettere via tutto quanto in meno di cinque minuti.
Sembra strano e folle, ma percorsi tutto il perimetro della radura osservando centimetro per centimetro il muro.
Quando tornai al punto di partenza, non trovai nulla.
"Stupido labirinto" dissi e diedi un calcio poco vicino l'apertura.
Me ne stavo andando ma sentii dei rumori proprio dietro di me.
Mi girai e rimasi un secondo a vedere cosa avevo combinato.
"Cosa caspio..." dissi e mi avvicinai al muro.

Lí proprio dove avevo dato il calcio, una parte di muro, un rettangolino, era rientrato, mentre poco piú un là, come un cassetto si era aperto.
Mi avvicinai a quel cassetto.
Era fatto tutto dello stesso materiale del labirinto, dentro c'erano due chiavi identiche, senza nessun difetto ne differenza tra di loro.
Le presi con cautela. Avevo paura che appena venivano prese, una sorta di trappola si attivasse.
Ma non fu cosí. Osservai meglio le chiavi.
Su ognuna c'era la sigla W.C.K.D. che stava per WICKED, lo sapevo perché in molti miei sogni viene menzionata questa sigla, appartiene ai ceatori.
Ma ora che me ne facevo di due chiavi identiche?!
Osservai meglio il cassettino sempre tenendo strette le chiavi.
Il cassettino interno era ricoperto di velluto blu, probabilmente e per far risaltare il colore dorato delle chiavi.
Ma qualcosa non mi convinceva.

Iniziai a tastarlo in piú punti e, proprio al centro, c'era una sorta di piccola gobba.
Cercai in tutti i modi di tagliare il tessuto, ma non ci riuscii.
Cercai un sasso appuntito e dopo un pò riuscii a tagliare una parte del tessuto.
"Bingo" dissi e lo tolsi completamente.
Dentro c'era un biglietto piegato piú volte su se stesso.
Lo presi semplicemente ma non lo aprii.
Rimisi il tessuto al suo posto e richiusi lentamente il cassetto vedendo anche il piccolo pulsante che avevo schiacciato con il piede ritornare al suo posto.
Con il sasso segnai una piccola X sul pulsante in modo che se riservisse, lo avevamo già a portata di mano.

Ripresi le chiavi e il biglietto e controllai che nessuno mi stesse guardando.
Solo il ronfare dei ragazzi si sentiva. Mi alzai e riflettei un secondo.
Minho. Minho poteva aiutarmi.
Corsi al casolare dove sapevo di poterlo trovare e infatti fu cosí.
Era steso a terra che russava.
"Minho. Minho svegliati"
Il ragazzo aprì piano gli occhi e mi guardò.
Si rese conto di essere solo in mutande, cosa della quale io non mi ero accorta, e si iniziò a coprire con la coperta leggera che aveva addosso.
"Che caspio ci fai qui?!"
"Ho trovato una cosa. Su infila maglia e pantaloni e raggiungimi nella sala delle Mappe"
Minho si stropicciò gli occhi e guardò il suo orologio.
"Cosa cavolo vuoi aver trovato alle 2 del mattino?!"
"Due chiavi e un biglietto"
"Chiavi?"
"Esatto. Ora fa come ti ho detto"
Si mise seduto di corsa e afferrò la maglia lì affianco.

Intanto mi diressi nella stanza e accesi la luce.
"Allora, spiegami tutto signorina"
"Ricorda che sono il tuo capo da oggi. E parla piano, non voglio svegliare gli altri"
Il ragazzo annuì e si mise seduto accanto a me.
"Okay, spiega tutto. Poi apriremo il bigliettino" disse vedendo che tenevo un foglio stretto in mano.
"Ero alla solita apertura, non riuscivo a capire cosa ci fosse di sbagliato in quei muri, ho dato un calcio e quando me ne stavo andando ho sentito dei rumori" dissi velocemente.
"Aspetta aspetta... Non sto capendo nulla"
"Uff... " sbuffai e gli feci segno di seguirmi.
Lo portai fino all'apertura.
"Vedi questa X? L'ho fatta io. Qui ho dato il calcio. Dandolo ho scoperto che se clicchi qui, si apre un cassetto attraverso i muri del labirinto"
Gliene diedi dimostrazione mentre mi osservava attentamente.
"Ma che cazzo..."
"Da questo cassettino ho preso le chiavi e il biglietto" glielo indicai e giuro che sembrava spiegare le cose ai bambini piccoli...

"E quindi hai trovato le chiavi..." mi chiese l'ennesima volta nella stanza.
"Si"
"E il biglietto?"
"Dobbiamo ancora aprirlo... Pronto?"
"E me lo chiedi anche?" disse e si sfregò le mani dall'eccitazione di una possibile via di fuga.
Aprimmo il biglietto e secondo anche la faccia che fece Minho, capii che nessuno dei due, al primo impatto, aveva capito qualcosa.