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"Che vuoi dire?" gli chiesi e mi indicò con lo sguardo Alby.
"Voi due laggiú, avete il diritto di parlare solo se interpellati. Chiaro?"
"Si" rispose Newt che sapeva come ci si doveva comportare e mi fece segno di annuire.
"Bene. Siamo qui riuniti in questa adunanza per parlare di un fatto molto strano. Nella stanza delle Mappe é stata trovata una grande mappa attaccata al muro di un posto in cui i Velocisti non sono mai arrivati" disse Alby serio.
Io guardai in basso e accavallai le gambe. Allora l'avevano trovata...
"Ne sapete qualcosa? Sapete chi l'ha disegnata?" ci chiese Minho e Newt scosse la testa.

Tutti gli intendenti ci guardarono, anzi piú che Newt guardavano me.
"Christina, tu sai chi la ha disegnata? É davvero importante saperlo..."
"E cosa farete a chi la ha disegnata?" dissi e Newt mi fulminò.
"Abbiamo detto di rispondere solo alle nostre domande..."
"É vero, ma visto che centriamo anche noi in questa adunanza e che non fate altro che sparare fottute domande desidererei che mi rispondeste" dissi sedendomi composta e Newt mi guardò strabuzzando gli occhi.

Notai una nota di seccatura nello sguardo di Alby che si poggiò sulle sue ginocchia.
"Bene signorina, devi sapere che ai Radurai é vietato entrare nella stanza delle Mappe se non si é Velocisti" disse con la mascella serrata.
"Ma magari se quella persona ha disegnato quella mappa, vuol dire che forze c'era un motivo..." disse Gally e mi guardó.
"E vuol dire che forse é uscito nel labirinto senza il permesso" ribattè Frypan.
"O magari il permesso ce lo aveva ma vuole che l'identità rimanga segreta" dissi e mi misi seduta per bene.
Newt mi guardò alzando un sopracciglio.

"Quindi ci stai dicendo che sai chi é stato...?"
"Forse"
"Bene, diccelo allora, cosí possiamo punire lui e lasciar perdere questa cacchio di adunanza che non serve a nulla!"
Guardai tutti gli intendenti lí presenti.
Gally mi guardava e annuiva con la testa, probabilmente mi aveva vista.
"Ecco..."
In quel momento entrò correndo Thomas.
"Ragazzi scusatemi... Servono rinforzi, sono stati feriti dai dolenti quasi tutti... Aiutateli" disse con il fiatone e tutti si fiondarono fuori.
C'erano circa 10 velocisti stesi a terra che si contorcevano e tutti quanti cercavano di prenderli per portarli in infermeria. Non si lasciavano prendere e quando mi videro uscire, mi fissavano tutti.

Un Raduraio mi guardó e mi fece segno di andare da lui.
"Che succede?" chiesi e mi indicò i velocisti.
"Continuano a dire che tu ci hai mandati qui dentro"
"Cosa?"
"Già, proprio così"
"Ma... Come posso essere stata io? Io mi ricordo di cosa é successo e non sono di certo stata io!" dissi e vidi i ragazzi contorcersi.
"Cosa succede qui?" disse Alby avvicinandosi.
"Questi sono stati punti dai dolenti e continuano a dire che é successo qualcosa che riguarda la novellina"
Il ragazzo piú grande mi guardò e io alzai le spalle.

Mi prese in disparte trascinandomi per un braccio e mi fissó negli occhi.
"Chi ha fatto quella mappa?"
"Io non lo..."
"Non mentirmi" disse stringendo la presa al mio braccio.
"Non sto mentendo"
Alby guardó in aria e si mise a pochi centimetri dal mio viso.
"Quei caspio di velocisti hanno seguito quella fottuta mappa e guarda come sono ridotti" disse e mi lasciò il braccio.
"Va bene... Ma devo parlartene in privato" dissi e guardai gli altri Radurai che ci fissavano.
Mi fece segno di seguirlo e andammo nel casolare chiudendoci la porta mentre i medicali iniziavano a trasportare in infermeria i feriti per curarli.

"E ora parla senza farmi perdere la pazienza"
"D'accordo... Quella sera, quando tu ci avevi detto che saremmo dovuti andare nel labirinto... Dei ricordi sono raffiorati e ho scoperto appunto che Gally era mio fratello e altre cose personali. I creatori ci stanno studiando e testando ma non so nient'altro della vita precendente..."
"E la mappa?!"
"Un attimo! Ci sto arrivando" dissi severa e fulminandolo con lo sguardo.
Alby sbuffó e si sedette guardando il soffitto, poi mi fissò.
"Quando il giorno seguente ci hai mandato alla spedizione, dopo la sezione 5 c'era una sorta di fabbrica di dolenti. La mappa... L'ho disegnata io..."
Alby fece una faccia stralunata e confusa.
"Come scusa?!" mi chiese poi.
"Si... Ho ricordato tutto quello che avevo visto, come arrivarci. Non sono riuscita ad esplorarla però perché Newt non voleva entrare e ho fatto da sola. Dentro c'erano come tutte incubatrici piene zeppe di dolenti. Poi quando ho visto un tunnel io lo ho seguito e credo di aver visto come una porta, ma poi sono stata punta e quando sono tornata, come ho detto, ho trascritto la mappa" dissi e Alby mi stava guardando con gli occhi di fuori. Non capivo se per lo stupore di quello che avessi visto o semplicemente per la rabbia di ciò che avevo fatto.
Il ragazzo si alzò e mi venne vicino.

"Sai che é proibito entrare nella sala delle mappe senza l'autorizzazione"
"Lo so, ma visto che siete piú esperti pensavo che poteste trovare una via d'uscita"
"Dovresti essere esiliata per questo" disse ignorando ciò che avevo detto.
Guardó in alto pensieroso e poi mi guardó con lo sguardo duro.
"Due giorni in gattabuia, provvederó a farti portare i parti alle 12 e alle 21. Intanto penseró ad una punizione" disse e fece per uscire.
"La gattabuia non é già di per sé una punizione?"
"Bene... Allora facciamo 3 giorni piú la punizione"
Uscí e io mi accasciai sulla sedia.
"Bambola, é ora di andare" disse Gally alle mie spalle dopo un pò.
"Non chiamarmi cosí perfavore"
"Va bene..."
Quando mi chiuse in gattabuia mi guardò.
"Come facevi a sapere che ero stata io?" gli chiesi.
"Ti ho vista"
"Come?"
"Ero nel casolare e ti ho vista andare nella stanza e uscirne dopo circa una mezzoretta. Avevo intuito che avessi disegnato la mappa"
Mi sorrise facendomi l'occhiolino e se ne andò.

Come previsto alle 21 venne Frypan con la cena.
"Non penso che tu abbia torto" disse mentre si sedeva per farmi compagnia.
"Non hai altri Radurai da sfamare?"
"Si certo... Ma volevo farti sapere che di solito per le punizioni si apre un'altra adunanza e voglio che tu sappia che ti daró il mio appoggio. Non solo non sei una velocista, ma con tutta la mutazione sei riuscita a disegnare una mappa nei minimi particolari e per di piú con una possibile uscita" disse e rimasi ad ascoltarlo.
"Grazie Frypan" dissi e dopo avermi sorriso se ne andò.

Quella notte dopo essermi sistemata mi addormentai.
Non so che ore erano, non so se era mattina o ancora notte. So solo che una persona aprí la gattabuia e si sedetta accanto a me.

Alone || The Maze RunnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora