Le cose con Thomas erano chiarite, ma Newt in questi giorni non mi era venuto per niente a salutare.
"Allora non mi ricordavo male che eri una dormigliona sorellina" disse Gally affacciandosi alla grata.
"Su avanti, apri questa porta"
Gally aprí la gattabuia e mi aiutò ad uscire.
Mi abbracció forte.
"Bentornata nel mondo reale" disse e ci staccammo dall'abbraccio.
"Hey novellina!" mi fece una voce d dietro
"Minho!"
"Pronta?"
"Super pronta"
Salutai Gally e raggiunsi Minho nella sala delle mappe."Bene, oggi esploreremo per bene il luogo da te cartografato. Non importa se resteremo anche di notte. Dobbiamo trovare una via d'uscita"
"Oh, ora si che sembri davvero un bel capo" dissi ridendo.
Rise anche lui e poi tornò serio.
"So che non dovrei parlarne... Ma hai chiarito con Newt?" disse cambiando argomento.
"Non lo vedo da quando mi hai portata in gattabuia" dissi sinera, sentivo di potermi fidare di lui.
Restò un attimo in silenzio e poi mi guardò.
"Non sta molto bene. Quel giorno dell'adunanza é tornato piangendo. Ha detto che non ce la faceva piú ad averti lontana e a vederti con gli altri radurai"
"Che vuoi dire?"
"Ti ha vista con Thomas e si é risentito. É da quel giorno che non si schioda dal letto. Se lo fa é solo per andare in bagno"Guardai Minho e ci capimmo al volo.
"Dai vai. Non dirò nulla ad Alby, puzzona che non sei altro" disse ridendo.
Sorrisi e lo ringraziai. Poi mi diressi dove sapevo che dormiva Newt.
Mi affacciai piano piano e vidi che era rivolto di spalle alla porta, non sembrava sveglio.
Bussai comunque alla porta e lo vidi smuoversi ma rimanemdo sempre di spalle.
"Minho te l'ho già detto testa di caspio. Vai via"
Sorrisi mentalmente per il suo solito atteggiamento da raduraio e mi avvicinai al letto.
"Per favore amico ti ho già-" si girò e appena mi vide si immobilizzò.
"Posso?"
"Si... vieni" si mise seduto facendomi spazio e mi sedetti sotto lo sguardo curioso e forse arrabbiato del ragazzo.
Gli presi la mano e gli sorrisi.
"A quanto pare Minho non sa tenere la bocca chiusa vedo.." disse e mi sorrise a sua volta.
"Diciamo che lo ho un pò costretto io a parlare"
"Come mai?"
"Non c'eri" dissi e lo guardai negli occhi.Sembrò arrigidirsi e ripensai ai ricordi di quando ci separavano.
"Non son potuto rimanere a guardare"
"Io e Thomas ci stavamo solo abbracciando" dissi sorridendo
"Si, ma non sopporto di vederti con altri ragazzi. Infondo prima del labirinto, io e te stavamo cosí bene insieme, come amici ovviamente.."
Mi guardò e notai che aveva gli occhi lucidi. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, così fece anche lui.
"Devi andare?"
"No. Minho ha detto che inizieremo domani"
"Quindi... Resti?"
"Si"
Mi fece spazio e ci sdraiammo proprio come la prima sera che dormimmo insieme.
"Newt?"
"Si?"
"Stanotte ti ho sognato. Anzi, ho ricordato"
Mi guardò e mi sorrise.
"Anche io"
"Eri piccolo nel mio sogno però, giocavi con Gally e io vi lavavo le magliette. Proprio come ora piú o meno"
"Ti va di raccontarmelo?"
"Non ho molto da raccontare. Eravamo in una stanza buia, solo una finesta. C'era un pallone lí e tu e mio fratello giocavate. Poi ogni volta che vi sporcavate vi pulivo con uno straccio bagnato e dell'acqua per quando lo straccio si asciugava"
Sorrise arricciando il naso proprio come ricordavo che mi piacesse."Senti... Io non voglio perdere quello che avevamo" dissi ad un tratto.
"Ma...?"
"Ma... Ci hanno cancellato la memoria e tutti i sentimenti che sentiamo potrebbero essere sbagliati"
Lui sorrise e sospirò.
"Per adesso amici, okay?" mi chiese
"Anche migliori se vuoi"
Sorrise nuovamente e mi abbracciò.
"Ce l'avete fatta finalmente" disse Gally da un angolo insieme a Minho.
Io e Newt ci mettemmo subito a sedere e ci staccammo dall'abbraccio.
"Da quanto siete qui?" chiesi imbarazzata.
"Da quando Minho mi ha detto che non sarebbe più uscito con mia sorella" sorrisero e ci alzammo.Il giorno era passato molto velocente e Minho mi aveva spiegato tutte le cose che fanno i velocisti molto rapidamente.
"Quindi, quando finiamo le scorte, un solo velocista può tornare indietro per riprenderle. Chiaro?"
"Signor si capitano"
Rise e si mise seduto.
"Se la tua mappa non é sbagliata, potremmo seriamente trovare una via d'uscita"
"E se mi stessi sbagliando? Insomma dico... Se la mappa portasse solo nella tana dei dolenti e niente piú?"
"Non ti preoccupare ora, va bene?"
"Okay"
Bussarono alla porta e uno per uno entrarono i velocisti.
Dopo aver disegnato altre mappe, si rivolsero a Minho.
"Abbiamo cercato tutto intorno alla tana e abbiamo trovato una porta da aprire con un codice a 4 cifre. Dentro non siamo ancora riusciti ad entrare"
"Per paura o per il poco tempo?" chiesi e uno di loro mi fulminò con lo sguardo.
"Senti signorina, noi sappiamo fare questo lavoro meglio di te perciò f-"
"E apposta perché lo sapete fare meglio di me dovevate provare ad entrare. Io sono stata mandata lí fuori senza sapere a momenti cosa c'era e sono entrata senza indugi mentre mi stai facendo capire che voi vi siete fatti addosso della sploff solo per dei cavolo di Dolenti?" dissi alzandomi e mettendomi faccia a faccia con il velocista che mi aveva parlato.Minho rise di gusto e applaudí.
"Colpito e affondato pive! Complimenti Chris, su forza, tutti a mangiare" disse e non mi mossi fino a quando non lo fece lui.
A cena mi misi al tavolo con Minho, Thomas, Alby, Newt e altri Radurai.
"Oggi la scatola con le scorte non é ancora arrivata. É strano perché arriva sempre nello stesso momento" disse Thomas.
"Magari si é solo inceppata"
"Come puoi saperlo? Quei pive lí decidono loro quando farci morire di fame e quando no"
La cena era ottima e Frypan era contento che ci fosse piaciuta. Newt non disse una parola per tutta la cena, solo quando sentimmo una sirena, allora parlò.
"Ma che caspio..."
"Che succede?" chiesi
"Un novellino. Suona cosí quando arriva un altro novellino"
"Ma... Sono passate solo due settimane..." disse Alby piú a se stesso che a noi.Quando arrivammo all'apertura della scatola, non ci volle molto per capire perché tutti erano con gli occhi di fuori e la bocca spalancata.
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Alone || The Maze Runner
FanfictionPer Christina é tutto nuovo. La radura e le persone che ci abitano sono a lei sconosciute, la sua memoria passata come cancellata, il che la porta sin dal primo giorno a pensare che forse sarebbe meglio andarsene a fare compagnia ai misteriosi Dolen...