CAPITOLO 4

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CARRY

Non so cosa mi sia preso, ma dopo aver sentito tutte le cose belle che ha detto su di me, mi è venuto spontaneo baciarlo. Una volta esaurito il fiato gli ho fatto capire che avevo bisogno di restare da sola per un po'. Devo fare un po' di chiarezza nella mia testa e soprattutto nel mio cuore. Non è semplice affetto ciò che provo per Evan ma, allo stesso tempo, non lo definirei amore. Con Lili non ne posso parlare perchè è pur sempre suo fratello ed inoltre nell'ultimo periodo mi sembra molto assente. Le mie compagne di università invece, sono sparse per il mondo a godersi il sole ed il caldo. Beate loro che si rilassano mentre io sto qui ad arrovellarmi il cervello per cercare di risolvere i miei problemi. Ormai la casa è sistemata, mancano solo un paio di scatoloni da disfare e ciò vuol dire che mi sono ufficialmente trasferita. So che dovrebbe essere un evento da festeggiare ma non penso sia il caso dato che sarebbe l'inaugurazione del cambio della mia vita. Sto rivalutando l'inseminazione artificiale perchè mi sembra ovvio che io non possa coinvolgere Evan. Penso che un bambino complicherebbe ulteriormente la situazione tra di noi ed in questo momento non mi pare saggio. La cosa positiva è che l'estate è appena cominciata e quindi ho ancora un po' di tempo per decidere. L'università è molto importante per me, ma non posso dire che abbandonarla in questo momento mi dispiacerebbe. La mia vita è un caos che devo riorganizzare e non sono più sicura di voler diventare avvocato. Se fosse per me, con i soldi dell'eredità dei nonni paterni, con la quale potrei sopravvivere tranquillamente fino alla fine dei miei giorni, aprirei una piccola libreria in centro in modo da tenermi occupata, ma allo stesso tempo mi permetterebbe di organizzare le mie giornate a piacimento. Mi butto sul divano e sorseggio del vino. Forse mi aiuterà a rilassarmi un po'...

EVAN

"Matthew, cosa vuol dire che è tutto il pomeriggio che Carry non ti risponde?" "Proprio quello che ho detto, amico.. senti, ho detto ai miei genitori che sarei andato a controllare ma ho questa riunione con un cliente del Giappone. Potresti andare tu? Mi faresti un grosso favore.." "Fratello, ti rendi conto che mi hai fatto chiamare fuori da una riunione, vero? Dovrei lasciare tutto così e andare via? E poi da dove salta fuori questa riunione, e perchè io non ne sono stato informato?" "Perdonami ma è un caso di forza maggiore, e se le fosse successo qualcosa? E per quanto riguarda la riunione, è stata una cosa decisa così su due piedi, non ti preoccupare". Il solo pensiero che possa aver avuto un incidente mi fa ghiacciare il sangue nelle vene. "Pezzo di merda che non sei altro...va bene ma sappi che mi devi un grosso, ma veramente grosso favore.." "Anch'io ti voglio bene, grazie, ciao..".

Schizzo alla velocità della luce fuori dall'edificio dove si trovano gli edifici della Blake & White Enterprises e non appena arrivo alla macchina, guido come un pazzo per arrivare il più in fretta possibile a casa di Carry. Non sopporto l'idea che le sia successo qualcosa. Non ci posso pensare altrimenti rischio di non arrivare tutto intero. Parcheggio davanti alla villetta vittoriana e salgo di slancio gli scalini che mi separano dall'ingresso. Suono il campanello ripetutamente e quando ormai la speranza mi sta per abbandonare la porta si apre e vedo una Carry assonnata davanti a me. Senza aspettare un suo invito mi fiondo dentro e la attiro a me in un abbraccio. Non so spiegare il sollievo che provo nel vederla sana e salva tra le mie braccia. Quando la situazione comincia a farsi imbarazzante la lascio andare con riluttanza e solo ora noto il suo abbigliamento. I capelli castani sono una criniera selvaggia ed indossa solamente una camicia da notte color avorio che lascia ben poco all'immaginazione. A questa visione non solo il mio cuore ha un guizzo.

CARRY

Mi sono svegliata a causa dell'insistente suono del campanello. Apro la porta e prima di rendermi conto di cosa stia succedendo vengo avvolta da due enormi braccia massicce. Non capisco cosa stia succedendo e penso che si sia accorto del mio disagio perchè si stacca. Improvvisamente mi rendo conto del mio abbigliamento e lo sguardo di Evan mi brucia la pelle. Cerco di fuggire in camera per trovare qualcosa di più adatto da indossare ma vengo sollevata in aria al che, per non cadere, mi aggrappo con braccia e gambe al corpo possente di Evan. Ci ritroviamo così in una posizione alquanto compromettente e, il mio viso va in fiamme quando sento qualcosa di duro contro il mio interno coscia. Involontariamente comincio a struscicarmi su di lui e dalla sua gola esce un basso suono grutturale. Prende a lasciarmi caldi baci umidi lungo il collo, scendendo giù giù fino ad arrivare al seno. Mi fa appoggiare alla parete e con una mano comincia ad accarezzarmi attraverso la stoffa della camicia il capezzolo, che al suo tocco subito si tende. Sono tutte emozioni nuove e troppo forti ed il mio corpo sta andando in tilt. Improvvisamente ci stacca dalla parete e comincia a salire le scale fino alla camera da letto. Mi adagia sul letto e mi sovrasta. Si impadronisce delle mie labbra mentre mi spalanca le gambe e vi ci sistema meglio in mezzo. Le sue mani sono dappertutto sul mio corpo ed il piacere è tale che mi risulta difficile tenere gli occhi aperti. "Apri gli occhi e guardami.." dice con voce roca. Con le mani comincia a tirarmi su la camicia sulle cosce mentre io gli tolgo la cravatta e la giacca e, dopo averla sbottonata, anche la camicia.Gli tasto gli addominali mentre lo sento trattenere il respiro. E' bello sapere di avere questo effetto su di lui. Si alza dal letto per sfilarsi il resto degli indumenti che aveva addosso, rimanendo completamente esposto alla mia vista. L'unico modo per descriverlo è definirlo un Adone. Si riposiziona sopra di me e prende a spogliarmi lentamente e senza fretta. Stranamente non mi sento in imbarazzo a rimanere completamente esposta davanti al suo sguardo bruciante. "Magnifica.." sussurra sul mio collo. Prende il mio seno fra le mani mentre gli passo le dita fra i capelli. Massaggia delicatamente fino a che i capezzoli non sono duri e tesi mentre mi muovo senza controllo sotto di lui, scontrandomi con la sua intimità. La sua bocca succhia e lecca fino a farmi scoppiare in un violente orgasmo. Dopo essermi ripresa la sua mano scende giù lungo la mia pancia fino a raggiungere il mio fulcro bollente. Mi penetra lentamente con un dito mentre con il pollice disegna cerchi immaginari sul clitoride. Sento fastidio ma piano piano che il mio corpo si abitua, il disagio viene rimpiazzato dal piacere. Ed è così che un secondo intenso orgasmo mi travolge. Mi bacia dolcemente e poi dice "Non ce la faccio più ad aspettare..". Posiziona il suo membro all'entrata della mia stretta fessura a sorreggendosi sugli avambracci,  mi entra dentro centimetro dopo centimetro emettendo bassi sospiri di piacere. Il dolore è tale da far scorre lacrime silenziose sulle mie guance. Quando è entrato completamente resta immobile per darmi modo di abituarmi. Mi ricopre il viso di dolci e casti baci, mentre i suoi lineamenti si contraggono per lo sforzo di trattenersi. Una volta abituata, comincio a muovermi lentamente per dargli il via libera. Comincia con un ritmo lento e costante che va via via aumentando. Il piacere ci travolge e raggiungiamo contemporaneamente l'apice del piacere.

No One Could KnowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora