CAPITOLO 9

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CARRY

Mi sento molto fortunata ad avere un fratello come Matthew. E' premuroso e protettivo quanto basta, abbastanza da farti sentire protetta ma non troppo da soffocarti. E quando alle sue cure si aggiunge l'uragano Lili, nemmeno in una spa superlussuossissima ti riservano un trattamento così speciale. Penso che insieme formerebbero una bella coppia, ma sinceramente non l'ho mai confidato a nessuno dei due, non so perchè, forse per paura che mi prendano per pazza. Siamo tutti e tre accoccolati sul mio letto a guardarci Bones. Un po' macabro forse, ma è la serie tv migliore di tutti i tempi. Devo dargli merito che da quando mio fratello mi ha riaccompagnata a casa e successivamente chiamato Lili, ad ora, non mi ha sobbarcato di domande. Tuttavia sapevo che prima o poi sarebbe successo, e il fatidico momento arriva durante una pubblicità. "Allora Pasticcino.." "Puoi non chiamarmi Pasticcino? Di solito è Evan che mi chiama così, e sai benissimo che non mi fa piacere, perciò piantala.." "Scusa, è che mi manca.." per un momento nella stanza aleggia un velo di malinconia. "Si, beh..non è morto, quindi non fate quelle facce!" esclama Lili. "Si hai ragione Lili. quindi ritornando alla domanda principale: cosa ti ha sconvolto a quel modo?". Ecco la temuta domanda. "Matthew, non so se voglio dirvelo. E' vero, siete due delle persone alle quali più tengo su questo mondo, ed è proprio per questo che penso non sia ancora il momento..si, insomma..finchè non nè saprò qualcosa in più". "Non mi far incazzare Carry! Non puoi affrontare sempre tutto da sola" "Odio dirlo ma tuo fratello ha ragione. Siamo qui per questo, insomma...ti vogliamo bene, e non c'è cosa che non faremmo per aiutarti". Comincio a singhiozzare, perchè mi hanno detto delle cose veramente importanti e come tale mi hanno fatta sentire. "Vi voglio bene anch'io ragazzi" dico abbracciandoli. Restiamo così finchè finalmente mi calmo e preso coraggio per raccontargli ciò che è successo. "Oggi avevo visita con la dottoressa Leen. Per saperne più sull-sull'inseminazione artificiale". "Quindi tu sei, hmm come dire...sicura di ehm farti ingravidare da una siringa" chiede mio fratello, al che si guadagna una gomitata nelle costole da parte di Lili. "Ehi, ma cosa ho detto?". Mio malgrado scoppio a ridere per l'assurdità della situazione "Beh se la vuoi mettere in questi termini, suona alquanto inquietante. Però in partica si, è ciò che vorrei fare". "Meglio così ci eviti di doverci inventare un qualche discorso per terrorizzare il povero ragazzo" scherza Lili. "Siete assurdi" sogghigno "è impressionante quanto bene stareste insieme" mi lascio sfuggire. Si guardano sbalorditi, ma abbassano la testa immediatamente come se gli avessi colti in fallo. Mi dovrò ricordare di interrogarli una volta che saranno separati. Per ora non mi sembra il momento adatto, perciò riprendo il mio discorso, facendo finta di non essermi accorta di niente. "In ogni caso, mi ha detto che non mi vuole allarmare, ma che nella zona dell'utero è presente un rigonfiamento.." " E ti ha spiegato di cosa potrebbe trattarsi?" domanda Lili. "Hmm no, ha detto che le cause possono essere molte, ma penso che possa trattarsi di qualcosa di, almeno parzialmente, grave". "Vedrai che si sistemerà tutto tesoro, non è vero Matthew?" "Completamente d'accordo".

EVAN

Fra qualche minuto io e Henry incontreremo Mr. Percival. Il ragazzo è talmente agitato da farmi pena. Quando vede venire verso di noi la segretaria di suo padre, balza giù dalla sedia. Gli metto una mano dietro la nuca e stringo piano. "Calmati, ci sono io con te. Ho promesso" "Si, hai promesso.." e i suoi lineamenti si rilassano. Seguiamo la donna fina alla porta dell'ufficio e una volta annunciati, entriamo. "Figliolo" trilla Mrs. Percival. Non ero a conoscenza del fatto che anche lei sarebbe stata qui, ma da come ne ha parlato il ragazzo, per lui potrebbe essere un vantaggio. Abbraccia il figlio e lo riempie di baci. "Mr. Percival" dico stringendogli la mano. "Salve, Evan. Aspettiamo una chiamata da tuo padre da un momento all'altro" "Benissimo signore". Lo vedo avvicinarsi alla moglie e al figlio. Scansa dolcemente la prima, incombendo minacciosamente sul secondo. "Messaggio recepito figlio mio.." esclama prima di stringere in un forte abbraccio Henry. Vedo dipingersi sul viso di questo, un'espressione genuinamente sbigottita. Quando il padre finalmente si scosta, noto che la mogli è in lacrime con un sorriso abbagliante che le illumina il volto. "Ma-ma tu non sei arrabbiato?" "Se sono arrabbiato? Da paura..ma non con te, con me. Ho capito troppo tardi che il tuo era un piano per ricevere più attenzioni da me. Potrai mai scusarmi per esser stato un padre così terribile? La mia unica scusante è che ho sempre lavorato come un mulo affinchè non vi mancasse niente, solo non mi ero reso conto, che i soldi, senza nessuno con cui condividerli, non danno la felicità". "Certo che ti perdono papà! Sempre a patto che le cose cambino d'ora in avanti.." "Ma certo che cambieranno, tesoro" interviene Mrs. Percival, accarezzando i capelli del figlio. Il momento viene interrotto da mio padre. "Ciao papà!" "Oh, Evan..non so dirti quando sono felice di sentirti. Per la famiglia Percival la strada è ancora lunga, ma tu puoi finalmente tornare a casa. Tua madre e tua sorella saranno felicissime.." "Mi dispiace, ma non posso tornare a casa, non ancora. Ho fatto una promessa a questo giovanotto ed intendo mantenerla" "Si, Evan ha promesso di restare al mio fianco per tutta la durata del processo" interviene Henry. "Come? Ma potrebbe durare mesi, se non anni!" "Lo so papà..ma lo devo fare. Mantengo sempre le mie promesse" strizzo l'occhio a Henry. "In tal caso non c'è altro da dire..il resto lo concorderemo la prossima volta Mr. Percival" "Grazie di tutto Jason, tuo figlio ha svolto un lavoro impeccabile" "Me ne rallegro. Ci sentiamo presto. Ti voglio bene figlio mio" "Anch'io papà. Saluta la mamma e Lili da parte mia, un bacio..".

CARRY

"Finalmente ha chiamato!" strilla Lili. "Chi?" domando. Matthew se n'è andato già da un po' ormai perchè aveva del lavoro da sbrigare siccome, ora che Evan è assente, tutta l'azienda grava sulle sue spalle. "Evan!". Ho un tuffo al cuore. E' da tempo che non penso più a ciò che è accaduto tra noi, non perchè me ne sono dimenticata, più semplicemente perchè è un ricordo dolceamaro. No, ok..non è vero che non ci penso, lo faccio continuamente. Vorrei non farlo, ma è più forte di me. Mi imbarazza dirlo, ma più di una volta mi sono masturbata immaginandomi che ad accarezzarmi fossero le sue lunghe dita esperte. "Sta per tornare?" "Mia madre ha detto che non è certo quando tornerà perchè prima ha delle questioni da risolvere". La curiosità mi rode il fegato, ma non sono intenzionata a dargliela vinta, perciò mi mordo la lingua e mi riempio la bocca di patatine. "Ce la fai a restare sola?". Mi giro verso Lili per valutare il suo grado di serietà e a quanto posso vedere è completamente seria. "Scherzi?! Non mi taglierò mica le vene!" Mi lancia un'occhiata scettica che mi fa letteralmente imbestialire "Sai cosa ti dico? Ora sono io a cacciarti..fila via. Puoi tornare domani per accertarti che sto bene, ma ora vattene. Vai ad incontrarti con il tuo spasimante segreto" "Cosa?" sobbalza. "Niente niente" sogghigno. "Simpaticona. Vado, a domani" mi saluta dandomi un bacio sulla guancia. Una volta da sola, spengo la tv e mi metto a letto. Mi rifiuto di pensare ancora ad Evan. Nonostante sia via da quasi due mesi, mi manca si..ma sento di avere un pezzetto di lui costantemente con me. E' una pazzia, ma non decidiamo noi che sensazioni percepire, e questo è ciò che sento. Nell'ultimo periodo sono diventata molto emotiva, forse perchè per la prima volta mi sono resa conto di provare un sentimento simile all'amore per qualcuno. Chissà come sarà diventare mamma..Mi rigiro sul letto fino a trovare una posizione comoda, mi avvolgo nella coperta..e mi addormento immaginando di costruire una famiglia con il ragazzo biondo che da tempo ormai invade i miei pensieri...

EVAN

Sono veramente stanco. Ritorno alla camera d'albero e mi butto sul divano. Sono contento che per Henry sia tutto sistemato con la sua famiglia. Purtroppo il percorso è ancora lungo. Ho avuto modo di confrontarmi con Egor che mi ha informato che il processo contro i vari criminali con i quali venuto a contatto Henry, comincerà già la settimana prossima. Ovviamente il ragazzo dovrà testimoniare e ciò lo mette in una posizione scomoda. Non tanto per il fatto che può risultare pericoloso per la sua incolumità, quanto per il fatto che lui stesso possa venir condannato per possesso di droga, anche se non l'ha mai spacciata nè fumata, atti di vandalismo, scasso..niente di veramente grave, ma per lui sarebbe una pena decisamente troppo elevata. Per ora le cose sono andate al meglio, e spero che così continueranno ad andare. Tutti gli avvocati coinvolti nel caso sono in fermento per trovare quante più prove, chi per condannare gli imputati, chi per sottrargli al carcere o quantomeno ridurre la pena. Le prove raccolte da noi <<investigatori>> della Blake saranno ovviamente presentate come tali in tribunale. Non resta che incrociare le dita e sperare che tutto si risolva al meglio.

No One Could KnowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora