CARRY
Io ed Evan siamo seduti vicini sul divano, mentre mia madre si è seduta sulla poltrona di fronte a noi. Quando Evan mi è venuto a svegliare, era talmente bianco che avevo paura svenisse. A me è quasi venuto un colpo quando mi ha detto che di sotto c'è mia madre. "Allora ragazzi, dovrei essere informata di qualcosa?". Evan tiene la testa bassa e da quanto è teso, sembra essere diventato una statua. "Mamma, no..sai che ti voglio bene, ma in questa storia non centri niente, mi dispiace. Decideremo noi due come e se portare avanti questa storia tra noi due. Prima abbiamo qualcosa di più importante a cui pensare". Ho scoperto ieri di essere incinta, questa ora è la mia priorità. Mi sento talmente stupida per non essermi accorta del mio stato, eppure i sintomi c'erano tutti: nausee, malesseri ecc. "E cosa mai potrebbe essere più importante?". "Quando sarà il momento sarai una delle prime persone a saperlo, non temere". "Vuoi forse dirmi che sei incinta Carry?". Oddio, va sempre peggio! Ho capito che sono sua figlia e che mi conosce come le sue tasche, però che diamine! "Da come hai reagito presumo di si. E presumo anche che Evan sia il padre..nuovamente non necessito di una risposta". "Si e si mamma! Contenta?!". "Dimmi figlia mia, hai usato questo ragazzo come mezzo per raggiungere il tuo scopo?". Ammutolisco. "Come prego?!". Non sono io a urlarlo, bensì il ragazzo che mi è seduto di fianco. "Questo bambino, nostro figlio.." mi prende una mano e continua "..non è stato programmato, questo si..ma è stato concepito con sentimento!". "Immagino che non ci saranno problemi di sorta per l'organizzazione del matrimonio in tal caso". Cosa? Ma..ma..matrimonio?! Mi sento svenire. Penso che Evan se ne sia accorto perchè si alza alla velocità della luce e con altrettanta rapidità torna con un bicchier d'acqua in mano. "Bevi.." mi sussurra. Bevo tutta l'acqua in un sorso. "Madre!". Lo urlo..forte. Così forte da far sobbalzare la mia procreatrice. "Nessun matrimonio mamma! Nessuno! E non hai il diritto di andarlo a spiattellare ai quattro venti, tutta questa situazione riguarda solo noi due. Ti prometto che in qualsiasi modo vadano le cose tra me ed Evan, non si creeranno disagi tra le nostre famiglie. Questo bambino inevitabilmente ci lega e spero che tu, come gli altri siate capaci di accettarlo. Perchè diventerai nonna, mamma". "Ok...penso che siamo meglio che ci calmiamo tutti e proseguiamo il discorso un'altro giorno. Abbiamo scoperto appena ieri sera questa bella notizia, vorremmo crogiolarci ancora un po' nella nostra felicità in solitudine" aggiunge Evan. "Mi sento quasi come se mi steste scacciando, ma lo accetto..ammetto di aver esagerato. Nonostante l'impressione negativa che vi abbia potuto trasmettere, sono molto felice di diventare nonna e non vi preoccupate, terrò la bocca cucita". "Grazie, mamma". Ci stritola in un forte abbraccio e poi se ne va. "E' andata meglio di quanto mi aspettassi.." dico facendo un sorriso forzato. "Bene, ora che ne dici di chiamare la ginecologa?".
EVAN
Penso di aver sudato sette camicie oggi. Non solo per <<l'incontro>> con Elisabeth, ma anche perchè dopo che questa se ne è andata, Carry ha chiamato la dottoressa Leen, che in seguito all'aver appreso la situazione, ci ha dato appuntamento per oggi stesso. Ed è qui che ci troviamo adesso, nella sala d'aspetto dell'ambulatorio medico. Sono emozionato come un bambino il giorno di Natale, ma allo stesso tempo ho un nodo in gola. Diventerò padre! Non è decisamente cosa da niente..Carry invece mi sembra totalmente rilassata e in verità non so proprio come faccia. Se ne sta comodamente seduta a sfogliare una rivista che parla di cerimonie per cani. Se sto seduto altri due minuti penso di diventar matto. Fortunatamente, forse percependo la mia esasperazione, chiamano i nostri nomi. Io quasi mi ci fiondo dentro, ricevendo un'alzata di sopracciglio da parte della dottoressa. "Salve Carry, sei magnifica. Si vede proprio che sei incinta". "Oh buon per lei averlo capito.." risponde con lieve imbarazzo. "Questo è Evan Blake, il padre del bambino". "Molto piacere, dottoressa". "Piacere mio, caro". Dopo un lungo interrogatorio iniziale, durante il quale sia io che Carry abbiamo dovuto rispondere ad una marea di domande, la fa accomodare su un lettino con me al suo fianco. Le nostre mani si cercano e intreccio le mie dita con le sue. "Ora faremo un'ecografia per capire meglio di quante settimane sei e per vedere se la gravidanza procede adeguatamente" ci spiega. Le fa alzare la maglietta e le spalma un gel blu sul ventre. "E' freddo" dice Carry rabbrividendo. Poi con una sonda comincia a percorrere in lungo e in largo la pancia. "Oh ecco..ora si vede bene". Non ci dice altro e noi non abbiamo il coraggio di chiedere spiegazioni. "Ecco i bambini e questi sono i loro cuoricini che battono.." dice indicandoci delle macchioline scure in corrispondenza della parte sinistra del petto. Successivamente ci indica le altre parti dei corpicini di entrambi. Sento Carry scoppiare a piangere e coprirsi la bocca con la mano per trattenere i singhiozzi. Io mi sento come se fossi ubriaco invece. Non solo diventerò padre, ma di ben due bambini! Roba da non credersi...E sentire i battiti dei loro cuori, lo fa diventare ancora più reale.
CARRY
"Non posso ancora crederci" dico guardando le immagini dei nostri due bambini. DUE! E pensare che mi hanno detto che ho problemi di sterilità! Quando ho sentito il battito dei loro cuori sono scoppiata a piangere. Non pensavo fosse un momento così emozionante! E' stato un po' strano condividere questo momento con Evan, ma è stato anche molto bello..vederlo lì che fissava con gli occhi a cuore lo schermo è stato esilarante, tenendomi inoltre, la mano per tutto il tempo durante il quale è durata l'ecografia. "Carry, so che lo sappiamo da nemmeno due giorni, ma penso sia importante farlo sapere anche alle nostre famiglie...". "Lo so Evan. Ormai si può dire che il periodo critico è passato, penso che si possa fare. Possiamo sempre dirglielo durante il pranzo domenicale, che ne dici?". "Si, sono totalmente d'accordo. E parlando di cibo..è ora di fare merenda. E non fare quella faccia! Hai sentito cosa ha detto la dottoressa..sei sottopeso, ora devi pensare innanzitutto ai nostri figli". So che ha ragione perciò eseguo senza fare storie. Fa strano parlare di <<nostri figli>>, beh..dovrò farci l'abitudine."Hmmm, non so se ti piaccia come idea, ma pensavo che per comunicare la notizia della gravidanza, potevamo andare in un negozio per bambini e comprare delle scarpette o altro, penso sarebbe una cosa carina" propone Evan. "Te l'ho mai detto che quando vuoi sai essere molto dolce? E comunque si, penso sia una bellissima idea. Potremmo anche andare adesso, non è troppo tardi".
EVAN
Fino a poco tempo fa non avrei mai pensato che sarebbe arrivato così presto il momento di passeggiare per negozi di bambini con la mia compagna incinta, tenendoci per mano come una coppia qualsiasi. E mai avrei pensato che potesse essere Carry! Sebbene lo sperassi..Abbiamo deciso di comune accordo di non comprare carrozzine o altro fino al momento nel quale scopriremo i sessi dei bambini. Entrambi speriamo che siano un maschio e una femmina, ma l'importante è che continuino a crescere sani. E' tutto così nuovo, che se me lo permettesse, comprerei l'intero negozio. Tuttavia siamo qui da più di un'ora e non riusciamo a trovare niente che ci piaccia per il pranzo di domenica. Dovrà essere qualcosa di memorabile! Devo ricordarmi di preparare la videocamera per poter immortalare le loro reazioni. "Vedi qualcosa che ti piace?" chiedo a Carry. "Purtroppo ancora no..e la commessa non è stata decisamente d'aiuto" dice facendo un'adorabile smorfia. "Ma come? Se l'hai mandata via subito!". "Certo, ti sbavava addosso e flirtava, e tu ci stavi pure!". Scoppio a ridere per la sua gelosia, ma nonostante tutto devo ammettere che mi faccia piacere. "Dire <<ciao>> e sorridere io non lo chiamo flirtare". Le do un bacio a fior di labbra che le fa tornare il buon'umore. Oh si..sono completamento cotto di questa magnifica ragazza. Quando ci stacchiamo, i nostri occhi si posano su qualcosa che è di nostro gradimento. Ci scambiamo un'occhiata, ma già sappiamo di essere d'accordo. Scegliamo quelli che più fanno al caso nostro e ci dirigiamo alla cassa. "Prendiamo questi!".
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No One Could Know
ChickLitUna ragazza con un sogno: formare una grande famiglia. Ma se il destino la costringerà a fare una scelta immediata? E lei..cosa sceglierà? A 19 anni è una grande responsabilità, ma se un ragazzo alto, muscoloso, occhi verdi e capelli biondi la aiuta...