Giorno 11 - Una fine sicura

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Forse quella mattina mi dovevo svegliare o forse no lasciandomi scivolare un'altra giornata addosso come tante altre . Si , probabilmente una parte di me avrebbe voluto dormire fino a che qualcuno gilelo avrebbe permesso mentre la parte migliore di me mi fece svegliare quella mattina. Per me quella era una mattina normalissima mentre magari per qualcun'altro quella mattina sarebbe stata una speciale o magari qualcun'altro nemmeno l'avrebbe vista quella mattina come non avrebbe visto le altre. Per un attimo mi strinsi nel piumone caldo in cui ero avvolta sospirando leggermente; era davvero comodo e confortevole. Poi mi rigirai per alzarmi finalmente ma dato che era abbastanza presto mi girai dalla parte sbaliata del letto . Sentii il mio naso strusciare contro qualcosa che a primo impatto non avrei mai saputo dire di che cosa si tratasse così aprii lentamente gli occhi mettendo gradualemente a fuoco la vista . Inizialmente non capii bene che cosa fosse così alzai la testa di poco per vedere bene tutta la situazione e mi accorsi che avevo sbattuto il viso rigirandomi contro la spalla di Harold .Poi rituffai la testa nel morbido cuscino guardando sempre verso il mio conquilino che iniziò a muoversi lentamente come uno scoiattolo appena svegliato iniziando anche a fare qualche rumore gutturale da appena sveglio. Non so perchè ma rimasi a guardarlo nonostante sapessi che mi avrebbe visto da lì a poco mentre lo fissavo ma d'altronde avevo aspettato fin troppo secondo me per guardarlo dato che la sera precedente non ne ebbi l'occassione. Lui così aprì gli occhi poi probabilemente sentendosi osservato girò lo sguardo verso di me e allora lì vidi i suoi occhi verdi marroncino riflessi nei miei . A mia sorpresa non disse niente riguardo il fatto che lo stessi fissando anzi mi guardò per qualche secondo anche lui con un aria strana debole e innocente ben diversa da quella che aveva lui solitamente . In fine la "magia" di quel momento finì e lui rigirò il viso guardando il soffitto mentre io come una stupida rimasi come ero.

"Se continui a guardarmi così finirai con il consumarmi..." Disse abbozzando un sorriso come era suo solito. Io quella mattina probabilmente ero abbastanza rimbambita tanto che non risposi nemmeno, mi auguro sperare che stessi ancora dormendo . L'unica reazione che ebbi fu quella di mettermi le mani sotto la guancia continuando a guardare il suo profilo caratterizzato da quello splendido sorriso . Successivamente forse pensando che mi ero addormentata o qualcosa del genere dato che non rispondevo rigirò nuovamente la testa verso di me aggrottando le sopraciglia.

"Susanna stai ancora dormendo?" Chiese, oramai la sua voce non ricordava neppure lontanamente la voce causata dalla sonnolenza e dall'aver dormito per troppo tempo; era calda e rauca. Io scossi leggermente la testa per rispondere a quella domanda poi inziai a rigirarmi dalla parte giusta del letto iniziando dalle gambe . Non feci in tempo a girarmi completamente che il mio viso incontrò molto delicatamente un cuscino che mi venne sbattuto in faccia. In quel momento ebbi un attimo di confusione poi quando mi ripresi capii immediatamente che quella cuscinata non era stata casuale ma che la causa era solo Harold. Rigirai subito lo sguardo abbbastanza irritato verso di lui che come mi aspettavo aveva un belissimo sorriso stampato in bocca e un cuscino tra le mani.

"E da dove esce fuori quel cuscino?" Chiesi mantenendo la voce calma anche perchè era ancora un po' impastata dal sonno. Lui come gli riusciva meglio sorrise di nuovo mostrando tutti e trentadue denti .

"Credo da sotto il letto ... " Disse divertito dalla situazione .

"Allora immagino che sia pulito " Dissi ironica anche se alla fine quella che si era beccata la cuscinata impolverata ero io . Il fatto che non andai subito sui nervi era strano , forse perchè era appena mattina oppure perchè stranamente Harold mi era mancato quindi un mio giramento di nervi non era l'ideale per stare un po' di tempo con lui . Dopo ciò lui sodisfatto di essersi fatto una risata riposò il cuscino sotto il letto. Allora io colsi l'occasione del fatto che fosse distratto per saltargli adosso , più e o meno , e dargli fastidio anche se ero sicura che per lui quello sarebbe stato tutto tranne che fastidio. Così appoggiai la gamba opposta a quella vicino a lui leggermente sopra le sue gambe poi mi impegnai con tutta me stessa a fargli il solletico o a morderlo per vendicarmi in qualche modo . Lui appena si accorse del mio attacco improvviso lasciò immediatamente perdere il cuscino ma iniziò a dimenarsi delicatamente per non farmi male; anzi più che dimenare lo sentii che cercava di staccarmi da lui o per le braccia o per i fianchi ma inutilemnte. Evidentemente da un lato gli stavo dando fastidio e procurando allo stesso tempo irritazione mentre dall'altro si stava divertendo . Aveva un espressione un po ' contraddittoria e più tardi capii anche il motivo. Difatti proprio mentre gli stavo mordicchiando la maglietta bianca proprio nel punto della spalla sentii vagamente un profumo buono diverso da quello che lui usava di solito ma non ci diedi molta importanza poiché ero avvolta nella confusione. Lui probabilmente notò che mi ero accorta di qualcosa di strano e così provò a staccarmi da lui per i fianchi sussurrando a bassa voce un "no". Io continuai a scherzare e a giocare ma ad un tratto, quando gli stavo per mordere il collo mi accorsi di due segni di labbra rossi fuoco sopra la sua pelle. Cos' erano? Subito alzai la testa con una smorfia indecifrabile sul viso poi mi ributtai dalla mia parte di letto. Nella mia testa nacquero così tante domande che non riuscii a capire nulla. Lui appena si accorse della mia reazione la collegò subito al fatto che avevo visto quello che non avrei dovuto vedere sul suo collo così si sistemò la maglietta dalla parte della spalla coinvolta.
" Suz? " Disse subito dopo.
" Che c'è? " Il mio sguardo era ormai rivolto al bianco del soffitto, imbambolato.
" Posso parlare al riguardo? "
" Cosa? ... Riguardo cosa? " Chiesi accennando leggermente un tono di interesse.
"Riguardo il bacio..."
" Fai come vuoi!"
" Era uno scherzo. Cioè ieri sera Emma per scherzare mi ha dato un bacio sul collo esagerando come suo solito." Disse il più sinceramente possibile. Io non risposi ma continuai a fissare il soffitto sopra di me.
" Che c'è? Sei arrabbiata per caso? " Chiese aspettandosi con molta probabilità una risposta da parte mia ma io stetti in silenzio. Fissavo il soffitto con l'immagine di quelle labbra sul suo collo e una leggera irritazione di prima mattina. " Se sei arrabbiata o gelosa ti capisco benissimo: pensa a tutte le volte tra te e Dylan io come potevo stare... la cosa che non capisco è il perché te la prendi così tanto. A me sembra che non reagivo così." Disse e a quelle parole mi sentii scoppiare; non sapeva proprio quello che stava dicendo. Dentro di me la frustrazione ribolliva e non riuscivo più a trattenerla così staccai il mio sguardo dal muro e lo rigirai verso di lui. " Cosa? È la stessa cosa? A me non sembra che Dylan mi abbia mai lasciato un segno di un bacio sul collo o sia mai venuto in camera mia per chissà che cosa... non ti stai rendendo proprio conto..." Dissi aspramente. Lui fu un po ' sorpreso dalla mia reazione infatti rispose dopo un po '.
" Non sarà pure così ma almeno sai che vuol dire essere gelosi e soffrire: credi che sapere che non stai con me per stare con quell'imbecille sia una cosa tanto meglio? " Chiese provocandomi e oramai ci eravamo entrambi seduti sul letto dato il coinvolgimento nella discussione accesa.
" Infatti non si tratta di stare con lui... anzi ... e comunque non sai di cosa stai parlando come tuo solito. Questa volta hai esagerato se mi volevi far saltare i nervi di prima mattina ci sei riuscito! "
" No? E allora di chi si tratta? " Chiese provocandomi Ulteriormente . A quel punto non capii molto ma fui accecata dalla irritazione di quel momento.
"Di Cleo! " Dissi rendendomi subito conto che in effetti avevo detto troppo, così mi alzai dal letto mentre lui rimase per qualche tempo un po ' confuso con un'espressione indecifrabile sul viso.
" Cleo? E che cosa c'entra adesso lei tra noi due?" Chiese sorpreso con la voce da innocente.

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