Il freddo , quella stanza , quei giorni ... tutto mi sarebbe mancato , ma quella mattina oramai era arrivata . Avevo davvero troppe cose da fare per rimanere ancora un po' di tempo tra le braccia di quel comodo piumone. Inoltre non ero particolarmente di buonumore quella mattinata , altro che .Così mi strinsi per un ultima volta nel caldo letto che non avrei dimenticato facilemente e poi feci un bel sospiro e prese tutte le mie forze mi alzai dal letto . Quando capii di essere in piedi stirai tutti i muscoli delle braccia inoltre feci un enorme sbadiglio. Ero ancora stanca nonostante avessi dormito le ore necessarie ; si , forse era il caso di ritornare alla mia vita quotidiana dato che ero diventata troppo stanca di quella . La differenza però era che avrei portato con me qualcosa in più ; tutti i ricordi di quei giorni. Poi mi girai per vedere il resto della stanza e notai la faccia stanca di Harold ancora immersa nel cuscino bianco del letto . Si stava svegliando lentamente anche lui aprendo molto faticosamente gli occhi subito dopo però con voce impastata farfugliò qualcosa:
"Buongiorno!" Disse mentre guardavo anche lui stirarsi i muscoli delle braccia e delle gambe . Contemporaneamente, un po ' a mia sorpresa, sbadigliò come avevo fatto appena io ; pensai allora che forse era l'ora un po' per tutti di ritornare nella propria casa e alla propria vita di sempre . Poi mi sedetti sul letto e sfilai da un cassetto del comodino un paio di calzini pesanti.
"Già " Sussurrai mentre mi infilai i calzini dato che i miei piedi stavano gelando come ghiaccioli nel freezer.
"Non sembri molto convinta .." Fece uscire le parole tra un'altro sbadiglio.
"Perchè tu lo sei ? Insomma ... non mi sembra un buon giorno dato che è appena sorta l'alba della fine del camposcuola ..." Dissi anche un po' malinconica pensado molto velocemente a ogni momento bello di quei giorni passati .
"Aspetta Susi , cosa sono tutti questi giochi di parole ? ... Poi di prima mattina ..." Farfugliò con un sorriso sulla bocca probabilmente dato che non lo potevo vedere in faccia mentre mi finivo di mettere i calzini . Poi mi rigirai portandomi una gamba piegata sul letto e lo vidi cercare di riprendere sonno con gli occhi chiusi e il viso rilassato stranamente allora gli domandai un po' indecisa se disturbarlo oppure no ; ma non ci diedi tanta importanza , ero solita fare quello che l'istinto mi portava a fare .
"Perchè tu invece sei felice o come ti pare a te?" Chiesi e a quelle parole notai il suo viso lentamente svagliarsi da tutta la nube di sonnolenza che lo aveva pervaso . Poi girò la testa e con le sopraciglia agrottate mi rispose .
"Ovvio che no .. lasciare questo albergo e tutto il camposcuola è come lasciare una possibilità per me di viviere un parte di vita con te che non potermo vivere in altro modo ; nel senso , secondo te ci potrà mai ricapitare di dormire o conviviere insieme per alcuni giorni prima che tu compia diciotto anni , cioè tra un anno , o comunque sia prima che tu decida di lasciare i tuoi e la tua famiglia? Non penso ... fuori di qui tutto si fa più complicato .. Cavolo! Stiamo per ritornare alla nostra vita ! " Disse svegliandosi completamente. Io rimasi molto sorpresa da quelle parole e anche felice; non pensavo che davvero gli sarebbe mancato così tanto tutto questo . Lo guardai di sbieco e poi feci una strana smorfia con la bocca ; non so perché quella reazione. Feci il tutto mentre sentivo il caldo delle lenzuola sotto le mie mani appoggiate sul letto. Lui sosteneva il mio sguardo sempre più intenso mentre incoscentemente entrambi ci avvicinavamo ; il movimento fu così imprevisto e veloce che dopo pochi secondi sentii il suo respiro rimbalzare sul mio viso. Eravamo troppo vicino per essere ancora così lontani: perciò presi da quel movente chiamato passione le nostre bocche iniziarono a sfiorarsi finché non finirono in un lungo bacio. Non capii più niente per qualche minuto credo , o meglio per tutto il tempo in cui il mio corpo era investito su di lui . Alla fine però ricordo che mentre avevo una mano sul suo petto e l'altra sulla sua schiena e lui al contrario mi avvolgeva nelle sue braccia stringendomi i fianchi sentii uno strano rumore provenire dalla ma pancia; il mio stomaco brontolò. Era prima mattina quindi era anche logico che avevessi fame, senza dimenticare che stavo andando un attimo in ansia perchè non sapevo che ore fossero e alle 9.00 avevamo appuntamento con il pulman che ci avrebbe riportato a Roma dopo un lungo viaggio . Allora mi staccai da lui e mi accorsi che stavamo ancora mezzi seduti o quasi sdraiati sul letto e presi dal comodino il cellulare che era ancora da accendere . Intanto vidi lui iniziarsi ad alzare molto lentamente e dirigersi verso la porta dove c'erano le sue scarpe . Io lo guardai attentamente mentre aspettavo che il mio telefonino si accendesse e poi notai che iniziò a mettersi le scarpe senza dire una parole e il mio telefono indicare le 7 e un quarto . Dopo ciò lasciai scivolare il cellulare nella tasca della felpa che mi ero appena messa e a mia volta iniaziai a mettermi le scarpe ma lui già aveva finito e mi stava aspettando probabilmente sull'uscio della porta . Mentre finivo di allacciarmi i lacci notai che stava appoggiato sulla porta aperta con le braccia incrociate e il peso tutto da un lato, era quasi sicura che non mi avesse visto mentre lo guardavo eppure dopo qualche istante farfugliò ; " Hai fatto?" .
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Teenage Dream I
RomantizmA quel punto sia Emma che lui si lanciarono uno sguardo da compiaciuti, era ovvio: avrebbero dormito insieme! Da quel poco che avevo sentito e capito.La prof. continuava a camminare verso l'albergo, probabilmente si era accorta della complicità tra...