Sospirando Rue si tolse le coperte di dosso e si sedette sul bordo del letto, poi guardò la sorellina e le accarezzò una guancia,nel farlo non potè non notare la loro somiglianza, infatti di tutti e sei i fratelli Deede era quella che le somigliava di più, aveva i suoi stessi occhi color nocciola,labbra carnose e corporatura esile( infatti Rue era bassa per la sua età, e misurava solo 1,42,per cui dimostrava meno dei suoi 12 anni),e come lei aveva uno spirito curioso e solare.Tutto nella compostezza e nel modo di atteggiarsi di Rue così come di Deede richiamava molto le ghiandaie imitatrici,che planavano leggiadre sui campi e per le quali lei cantava melodie che segnavano la fine dei lavori al frutteto. Esse le rispondevano con cinguettii armoniosi capaci di alleviare la fatica durante il lavoro nei campi, e che facevano dimenticare delle sofferenze e delle condizioni di sopruso e povertà in cui versavano gli abitanti dell'11,tessendo trame di melodiose sinfonie negli animi delle persone, intervallando così gli attimi in cui fatica e desolazione minacciavano di sopraffare i loro cuori. Era un canto di speranza che incoraggiava ad andare avanti e a superare le avversità che gli abitanti del distretto 11 si trovavano a fronteggiare spesso, per via del governo rigidamente verticistico imposto da Capitol e i suoi emissari , i pacificatori,maschere bianche che mantenevano l'ordine seminando un terrore implacabile capace di paralizzare le persone per renderle mansuete, tenendole schiave delle loro stesse paure. Un governo basato sulla paura," un gigante dai piedi d'argilla" pensò Rue,un sistema fragile tutto sommato,che poteva essere gettato in crisi con poco, se solo la gente avesse avuto un'opportunità per cui lottare.
"Che ne dici se scendiamo a fare colazione?"disse poi Rue cercando di far assumere alla sua voce una sfumatura di gaiezza per celare il peso che le opprimeva il cuore alla sorellina . Deede la guardò pensierosa come se morisse dalla voglia di chiederle qualcosa e non ce la facesse più a trattenersi,poi prendendo coraggio disse tutto d'un fiato:" Hai paura per la mietitura di oggi?", lo disse talmente veloce, che Rue dovette sforzarsi per capire, :"No"mentì, "Nemmeno un pochino?"incalzò Deede, ora che l'incertezza aveva lasciato posto alla curiosità" Okay, forse un po" ammise Rue "Anzi, potrei averne molta, forse potrei essere terrorizzata, ma non dirlo a Jared o mi darà della fifona" aggiunse poi nel tentativo di sdrammatizzare un po', e per far ridere sua sorella. I bordi della bocca di Deede si alzarono appena, per poi ripiegarsi in giù, come se ci fosse un magnete che li stesse attirando verso il basso. Rue vedendo che la sorellina non si tranquillizzava disse seria:" Deede, qualsiasi cosa succederà oggi non dimenticare mai che io ci sarò sempre,se le cose dovessero mettersi male , stai tranquilla non ti lascerò mai, ci sarò nel canto delle ghiandaie imitatrici che colorano le nostre giornate, mi rivedrai nei fiori di tiglio che germogliano in primavera, nel vento che ti accarezza i capelli e fa volare i tuoi aquiloni ...."detto questo la voce le morì in gola e non riuscì a proseguire, avrebbe voluto dirle molte altre cose, di quanto fosse speciale, e di come tenesse a lei e agli altri, ma le lacrime cominciarono a pungerle gli occhi, minacciando di uscire.~Deede~
Deede l'abbracciò forte, aspettando che si calmasse, in quel silenzio carico di parole sentì nel cuore tutto ciò che Rue avrebbe voluto dirle, ma che temeva di pronunciare per paura di crollare. Rue si era sempre addossata tutti i fardelli sulle sue spalle per non lasciarli ai suoi fratelli, e lo stava facendo ancora e lo avrebbe fatto fino alla fine, sempre.Rue si accorse in quel momento con sorpresa di come la sorellina le sembrasse cresciuta,si ricordava ancora di quando da piccola la faceva ridere facendo smorfie strane con la bocca, provocando quindi la comparsa di graziose fossette sulle guance, o di quando Deede le chiedeva di spingerla nell'altalena sempre più in alto;mentre ora si avviava a varcare le soglie dell'adolescenza, e nonostante la tenere età constatò che era molto matura. Rue si asciugò in fretta una lacrima che le era scesa sulla guancia con al manica del pigiama,"Non serve a niente fasciarsi la testa prima di rompersela"pensò, poi scompigliò i capelli di Deede e disse sforzandosi di far assumere alla sua voce atona una nota di allegria; "Dai andiamo a fare colazione, o non rimarrà più nulla per noi", Deede sembrò rincuorata dal cambio di umore della sorella, e ridendo disse. "La mamma ha preparato le ciambelle, ma se non scendiamo subito Jared se le mangerà tutte".

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Rue
FanficRue era solo una bambina del distretto 11,amava le ghiandaie imitatrici e stare con la sua famiglia, ma tutto questo è destinato a finire. Ho voluto dedicare questa storia ad una piccola eroina che farà di tutto per non perdere se stessa durante gli...